Fenrir Greyback & Harry potter

Cap 8

Dopo essersi allontanato accuratamente dalle braccia del suo compagno addormentato quella mattina, Fenrir si ritrova di nuovo nella Foresta Proibita. Ad essere onesti, l'uomo preferirebbe essere avvolto da Harry, il mago ha l'abitudine di essere abbastanza affettuoso quando è mezzo addormentato. La confortante intimità del suo letto è una tentazione che Fenrir si costringe a negare ogni mattina a favore del suo lavoro.

Gli alberi minacciosi della Foresta Proibita sono quasi confortanti nella loro stessa familiarità.

Quasi.

Durante circa sette mesi di intenso lavoro, quasi tutta la foresta inquietante è stata mappata. La pergamena incantata degli aurore è ora quasi completamente riempita con i vari terreni e territori della Foresta Proibita. Anche gli abitanti appena scoperti e la diversa fauna della foresta sono stati debitamente catalogati e riflessi nella nuova mappa. Guardando la pergamena, gli intensi occhi azzurri di Fenrir si restringono nell'unica area della mappa rimasta vuota il sistema di caverne che ha nuove prove di essere stato abitato da un troll della foresta.

Da quella scoperta, Fenrir ha tenuto il suo gruppo lontano dalla grande creatura pesante. I troll non sono particolarmente difficili da abbattere, ma non sono nemmeno esattamente piacevoli, quindi è più facile evitarli quando possibile. In un ambiente aperto, i vantaggi della velocità, del numero e di un'ampia gamma di attacco tendono ad annullare le dimensioni e la forza di un troll. Tuttavia, questa situazione è diversa. Se il troll attacca i lupi mannari e gli aurori all'interno della grotta, gli stretti confini limitano l'efficacia di qualsiasi attacco (fisico o magico).

Tuttavia, nonostante questo ostacolo piuttosto fastidioso, la mappa della Foresta Proibita deve essere completata -(ordini del Ministero della Magia)-.

Con un forte sospiro, Fenrir ammette che devono finire l'esplorazione del sistema di grotte a forma di labirinto. Più velocemente tutto questo è finito, più velocemente lui e la sua nuova famiglia potranno tornare al loro branco e finalmente lavarsi le mani dei maghi invadenti.

-Molto bene, torniamo al sistema di grotte-, inizia il lupo alfa mentre si trova davanti alla bocca della vasta caverna. La voce profonda di Fenrir guadagna istantaneamente l'attenzione dei lupi mannari e degli aurore che lo circondano. -Mantenete alta la guardia. L'ultima volta che siamo stati qui, io e Scarlett abbiamo annusato un troll della foresta fresca. Se vedono quella cosa, non attaccarla. Non siamo qui per iniziare nulla-.

Annuendo con la testa, i lupi mannari si dividono in due gruppi. Scarlett e Derrick prendono Abigail e i suoi compagni maghi mentre Mason guida l'altra squadra di lupi beta e aurore. Mentre si riuniscono e organizzano i rifornimenti, Fenrir si avvicina a uno dei beta dell'altro team di esplorazione. L'uomo è qualche anno più vecchio dell'alfa, e il suo stesso fisico rivaleggia con l'impressionante corporatura di Fenrir.

-Espen-, dice, attirando l'attenzione dell'uomo. -Assicurati che gli aurore del tuo gruppo siano ben protetti-.

-Capito, Fenrir-, risponde il lupo più grande mentre un sorriso complice allunga il suo viso consumato. -Non vorresti disturbare il tuo piccolo amico, eh?-.

Fenrir sorride al commento mentre schiaffeggia la spalla di Espen.

-Qualcosa del genere. Se sorge qualcosa, assicurati solo che escano per primi, senza eccezioni. Noi lupi possiamo prenderci cura di noi stessi, ma non permetterò di essere incolpati di un aurore ferito. Non c'è bisogno di dare al Ministero qualcos'altro per che ci faccia-.

Con quell'ultimo ordine, Espen annuisce mentre i gruppi si separano e si dirigono di nuovo verso le grotte. Sia i lupi mannari che i maghi sono addestrati a rilevare qualsiasi odore o suono che sembra minimamente strano. Le ore passano mentre la squadra di aurore traccia meticolosamente il suo percorso attraverso le aree inesplorate della caverna. E nonostante siano tutti in vilo per un possibile avvistamento di troll, non si incrociano sulla loro strada se non alcuni pipistrelli e serpenti. È abbastanza anticlimatico, ma alla fine permette a tutti di rilassarsi un po'.