𝑴𝒂𝒍𝒆𝒅𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒒𝒖𝒆𝒍 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒐 ❤️‍🩹💛 𝑳𝒆𝒂𝒏𝒅𝒓𝒐 𝑷𝒂𝒓𝒆𝒅𝒆𝒔

3. La mostra fotografica

⚠️Disclaimer⚠️

Ragazze, c'è una scena di violenza (mani addosso e aggressione verbale) su donna, perciò se volete saltare quella parte, fatelo pure. Vi metterò un bollino rosso dove inizia e dove finisce, così avrete un punto di riferimento.  Ho preferito mettere il disclaimer per non urtare la sensibilità di nessuno.

Linda era entusiasta della preparazione della sua mostra fotografica, che condivideva con una sua amica, Irene, professionista del settore anche lei. Si sarebbe svolta nella sua galleria d'arte, in pieno centro città, proprio in una delle strade storiche dedicate agli artisti. Dopo aver selezionato con cura e attenzione le foto da esporre, insieme alla sua collega, stava seguendo tutto l'allestimento, per renderlo più suggestivo possibile. Il tema della mostra riguardava le architetture, la geometria e i colori. Era un progetto molto interessante, a cui entrambe, separatamente, avevano lavorato. Il bello di questa attività era proprio viaggiare e visitare posti nuovi, per trovare ispirazione. Questo aspetto della fotografia per Linda era vitale. Si allontanava dalla sua relazione tossica, perché spesso passava addirittura dei mesi lontana da casa. Poi, quando tornava, si sentiva di nuovo soffocare. Ma, sicuramente, l'imminenza della mostra riusciva a rasserenarla, facendole dimenticare temporaneamente la sua difficile situazione sentimentale e i continui interrogativi su cosa farne. Aveva anche ricevuto e visualizzato dei messaggi su instagram da Paredes, che, però, aveva totalmente ignorato. Questo fece sì che il centrocampista della Roma fosse incerto sulla sua partecipazione all'esposizione di Linda. Temeva un altro rifiuto da parte sua. Ma la realtà era che non riusciva a smettere minimamente di pensare a lei ed era proprio questo che lo spingeva ad andare a quella mostra per vederla e tentare di parlare con lei, mettendo da parte il rancore.

Era prevista parecchia affluenza per l'inaugurazione, contando anche che la galleria si trovava in una posizione strategica per il passaggio di turisti o di gente esterna agli invitati. Le ragazze erano lì, pronte, dal primo pomeriggio, a controllare che tutto fosse in ordine, compreso il banco per la vendita delle stampe fotografiche. Avevano scelto degli abiti casual, ma eleganti, per l'occasione. Linda indossava un abito nero corto, aderente, con dei motivi floreali in rilievo cuciti sul tessuto, e un paio di sandali. Irene indossava un abito azzurro lungo, con delle rose rosse disegnate sopra. L'evento cominciò alle 18.30. Cominciarono ad arrivare diverse persone, fra cui passanti, che entravano nella galleria, incuriosite. Qualcuno si fermò anche a parlare con loro dei loro lavori. Giunse in galleria anche Tommaso, il fidanzato di Linda. La salutò con un bacio sulle labbra e un abbraccio. Lei ricambiò a malapena, con un sorriso tirato, sforzandosi di essere felice della sua presenza. Mentre Linda chiacchierava con una signora, vide con la coda dell'occhio Paulo Dybala e Oriana, mano nella mano, entrare alla mostra. Andò incontro alla coppia, accogliendoli e salutandoli calorosamente. Alle spalle di Paulo, c'era Leandro. I suoi occhi verdi incontrarono quelli di Linda. Si guardarono, in silenzio e in totale imbarazzo. Lei non si aspettava di trovarlo lì, ma Oriana l'aveva convinto ad andare con loro. L'argentino era bellissimo, tutto vestito in nero. Linda, in fondo, era felice di vederlo, ma non poteva esprimere in nessun modo ciò che provava. Così si limitò soltanto a salutarlo e ad illustrargli il percorso della mostra. Insieme, si soffermarono davanti ad una fotografia. Raffigurava le architetture moderne di Berlino. 

"Questa è molto interessante." Affermò l'argentino, avvicinando gli occhi alla fotografia.

-"Grazie.. In Germania è molto frequente trovare questo tipo di cose. E poi adoro Berlino, è una delle mie città preferite."

"Davvero?"

-"Sì.. Si respira libertà, storia, c'è espressione artistica di tutti i tipi. E ci sono stata quasi due mesi per far sì che questo progetto prendesse vita. E' iniziato proprio da lì."