~Too young, too dumb~

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Jo odiava il lunedì, avrebbe preferito cadere in coma per 24 ore, ma poi si sarebbe svegliata il martedì, e lei non amava nemmeno il martedì, a dire la verità non amava nessun giorno se, tale giorno, comprendeva l'obbligo di stare seduta dietro ad un banco ad ascoltare cose che poco le interessavano.
Quel lunedì mattina, la sveglia venne ancora più odiata dalla ragazza che sognava nel letto di camera sua, in una tranquilla via di Los Angeles.
La lasciò suonare per diversi minuti prima di scaraventare un cuscino addosso alla sveglia e girarsi dall'altra parte, che le importava di svegliarsi? Quel lunedì non sarebbe comunque successo nulla di particolare, sarebbe passata a prendere Valery, la sua migliore amica dai tempi del fasciatoio, avrebbe passato la mattinata a scuola e il pomeriggio con Nat, il suo fidanzato da ormai 6 mesi.
Era ormai arrivato Ottobre e ancora il caldo afoso entrava dalle finestre di casa Cooper, Jo non poté sopportare oltre le coperte che le tenevano troppo caldo di quello che poteva sopportare e cacciò i piedi giù dal letto trascinandosi il resto del corpo. Jo si ritrovò seduta per terra, con la testa appoggiata al materasso e gli occhi ancora chiusi. Il fastidioso bussare di sua madre la costrinse ad alzarsi e andare ad aprire la porta della camera.
"Oh cielo, sei finita nell'occhio del ciclone stanotte? Muoviti a prepararti che arrivi tardi a scuola" parlò la madre con voce dolce, sgusciando tra la figlia e la porta per poter aprire le finestre e far prendere aria alla stanza. Jo si trascinò fino in bagno dove si cacciò sotto la doccia per riuscire a svegliarsi. L'acqua gelida le risvegliò i muscoli e tutto il resto, poi con un asciugamano in testa e l'altro intorno al corpo corse in camera a vestirsi. Optò per delle Vans bordeaux, dei jeans strappati e una maglia grigia larga, si tolse l'asciugamano dai capelli e senza asciugarli volò in cucina a fare colazione. Le rimaneva mezz'ora per finire sistemarsi, preparare lo zaino e fuscire. Venticinque minuti dopo era in auto, con una semplice passata di mascara come trucco e il suo fidato cappellino in completo con le scarpe.
Accese il telefono e scrisse alla sua migliore amica
~Val, tra due minuti sono da te Xx~
Accese la macchina e appena si fermò davanti a casa Brown il suo telefono vibrò, pensò fosse Valery che la avvisava, stranamente, del suo ritardo, ma rimase stupita quando lesse un messaggio da Nat, lui odiava i social, non li usava mai, il buon giorno se lo davano a voce e la sera rimanevano ore a parlare prima di augurarsi la buonanotte e attaccare la chiamata.
~Oggi non sto bene, non ci sarò a scuola, ci vediamo domani. Ti amo. Xx~
- Riprenditi presto. Ti amo anche io. Xx-
🌸🌸🌸
La mattinata non poteva essere più noiosa di quella che era stata, la professoressa di italiano e quello di matematica hanno sommerso di compito gli alunni sostendo che fossero importanti per il test che si sarebbe svolto due settimane dopo. Per sua fortuna Jo aveva un piccolo genio matematico come fidanzato, e anche da malato sarebbe stato capace di aiutarlo. Dopo aver pranzato in mensa insieme a Val, Matt e Cameron si avviò verso casa di Nat per fargli una sorpresa. Durante il viaggio pensò a quanto si sentisse fortunata, a scuola era conosciuta da tutti, come del resto il suo gruppo. Matt, il fidanzato di Valery e Cam, il migliore amico di Jo, che finiva sempre in prima pagina sul giornalino scolastico a causa di qualche nuova storia d'amore iniziata il sabato sera, che tragicamente e stranamente finiva il lunedì mattina a scuola, quando la sbornia era stata smaltita. Arrivò a casa di Nat e trovò la porta aperta, varcò la soglia un po' indecisa, sembrava non ci fosse nessuno in casa, ma poi le risate civettuole di una ragazza le giunsero alle orecchie. Jo salì lentamente le scale per non far allarmare i due amanti, aprì di scatto la porta e subito le lacrime corsero a riempire i suoi occhi. Il suo fidanzato era a cavalcioni sopra la bionda ossigenava, Cristina.
Si è sempre dimostrata una ragazza facile, quella Cristina, ma mai Jo sarebbe arrivata a pensare che il suo amato Nat la tradisse con quella, tutto il contrario di lui. Le lacrime iniziarono a scendere copiosamente sulle sue guance "Sei uno stronzo" urlò prima di scappare via da quella casa, via da lui. Si sentì chiamare da Nat, la pregava di tornare indietro, di dargli la possibilità di rivolgerle la parola, mise in moto e se ne andò. Il telefono iniziò a vibrare:Nat. Lo spense e lo cacciò nello zaino, arrivò in casa e si nascose in camera sua, dove si addormentò, sfinita dalle troppe lacrime versate.
🌸🌸🌸
Si svegliò verso le quattro del pomeriggio e decise di riaccendere il telefono. Bloccò il contatto di Nat per evitare di ricevere ulteriori chiamate o messaggi che le facessero ricordare le immagini appena viste.

Ore 16:15 da Best
~Gelatino? Xx~
Ore 16:16 a Best
~Non mi va~

"COME È POSSIBILE CHE JO COOPER NON ABBIA DI GELATO? SPUTA IL ROSPO CARINA!" Aveva urlato la bionda non appena Jo aveva varcato la porta di camera sua. La mora era appena uscita dalla doccia per eliminare le tracce del pianto, mai si sarebbe immaginata che la sua amica si precipitasse a casa sua solo perché non aveva voglia di gelato. 'Ok, io ho sempre amato il gelato e sentirsi dire che non voglio il gelato è strano. Ma tutto ciò mi sembra esagerato' si ritrovò a pensare mentre lanciava un'occhiataccia a Val e indossava i pantaloni del pigiama con una canotta.
"Ehi carina! Sono stata tradita,ok? Secondo te ho voglia di gelato? Non lo voglio il gelato perché la realtà non è dolce. È una favola moderna. Non c'è il lieto fine. Tutto finisce, anche io e Nat eravamo destinati a finire, prima o poi." Val non poté evitare di abbracciare l'amica. 'Deve essere distrutta, io terrò insieme i suoi pezzi', questi furono i pensieri della ragazza su cui Jo stava versando tutte le lacrime rimanenti.
🌸🌸🌸
Qualche quartiere più in là, tra i due ragazzi scoperti in atteggiamenti un po' troppo intimi per il rapporto che avevano, le urla e gli insulti erano taglienti come rasoi.
"Che cazzo ti è saltato in mente di venire da me? Ho perso la ragazza che amavo" Nat cercava in tutti i modi di mantenere la calma e non saltare addosso alla ragazza che gli stava davanti e strapparle tutti quei capelli biondo tinti ad uno a uno.
"Oh non mi sembravi molto dispiaciuto quando mi stavi letteralmente spogliando" Non poteva evitare di sorridere Cristina, aveva rovinato la coppia più bella della scuola. Voleva trasformare la vita di Jo un incubo, era diventata un'ossessione per lei quella ragazza.
Cacciata via la bionda, Nat corse in camera sbattendo la porta e picchiando successivamente il pugno sulla scrivania.
'Oh, così giovane e sciocco. Saggio Silente quando dice che noi giovani sentiamo il morso pungente dell'amore. Ma chi me lo ha fatto fare di iniziare a scoparmi la bionda?' Questi pensieri non lasciarono Nat solo per il resto della giornata, lo perseguivano ad allenamento, sotto la doccia, persino nei suoi sogni. La ragazza che tanto amava era diventato un incubo, un peso opprimente, che solo la bionda riusciva a togliergli. Decise, non si sa bene come o perché, che avrebbe trattato male Jo, forse il peso si sarebbe affievolito se gli avesse restituito il dolore che gli portava.

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Ciao a tutti fiorellini, si lo so, la cover fa cagare, quindi se riuscite ad aiutarmi in questo contesto mi fareste un enorme favore. Che ne pensate per ora della storia?
Tra quanto apparirà Louis? Uhuh
Notte gufetti ❤️

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