Quella mattina del primo giorno di scuola, standomene in disparte, osservavo le persone intorno a me, come ero abituata a fare nella maggior parte delle situazioni.
Primini con un volto spaventato ma allo stesso tempo incuriosito per la nuova avventura che stavano per affrontare; ragazzi e ragazze più grandi con una faccia molto preoccupata per il tanto temuto anno che stava per iniziare; amiche che si correvano incontro a braccia aperte per salutarsi dopo un'estate passata senza essersi più viste; amici che raccontavano delle loro fantastiche vacanze in attesa del suono della campanella.
Entrai in classe. Feci una corsa per appropiarmi del tanto amato ultimo banco. Mi sentì subito più sollevata, per fortuna ero riuscita a conquistarmi quel posto così tranquillo e isolato, dove nessuno poteva disturbarmi o almeno così credevo, finchè all'improvviso un'allegra chiaccherona si sedette vicino a me.
Preferivo starmene da sola perchè io non ero come gli altri, non mi interessava andare a fare shopping con le amiche, non mi interessava farmi bella per farmi notare dal ragazzo più carino della scuola, non mi interessava fare tutte quelle cose che si facevano a quella età, io avevo altri pensieri per la testa, avevo problemi molto più gravi e più grandi di me.
Quando stavo con le mie amiche dovevo continuamente fingere, dovevo sorridere anche quando avrei voluto piangere, dovevo ascoltarle anche quando avrei solo voluto essere ascoltata; per questo stavo meglio da sola, nessuno poteva comprendere il mio dolore.
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UN FANTASTICO REGALO
De TodoNon arrenderti mai, perchè quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio. A volte la vita ti sorprende.
