Giusy's mind***
Le onde calde di quella mattina si fermavano a pochi passi da noi, richiudendosi in un suono soave e calmo. I primi raggi del sole ci battevano sul viso scaldandoci dopo una lunga nottata.
Io e Niccolò avevamo passato la notte in spiaggia, ed entrambi in quel momento stavamo guardando l'alba, che era stranamente, più particolare del solito. Eravamo accovacciati sulla sabbia, io in mezzo alle sue gambe, e lui che mi accarezzava i capelli dolcemente.
Non avevamo dormito quella notte. Avevamo passato il tempo tra risate e chiacchiere, ed ora, forse dalla stanchezza, o forse perchè entrambi ci volevamo godere il momento a pieno, eravamo rimasti in silenzio da qualche minuto. Ogni tanto ci lanciavamo uno sguardo, come per assicurarci che non stessimo dormendo, anche se, dai suoi occhi, Niccolò ne aveva davvero bisogno.
I miei erano lucidi. Stavo così bene in quel momento che volevo durasse in eterno. Infatti, mi affacciai leggermente sul viso del ragazzo dietro di me, ammirandolo silenziosamente. Aveva gli occhi socchiusi e si stava beando della prima brezza marina di quella mattina. Mi alzai sulle ginocchia per guardarlo meglio: i capelli gli ricadevano morbidi sul viso e le sue labbra erano leggermente schiuse. Era magnifico, ogni suo tratto lo era davvero. Ogni volta che lo guardavo finivo col pensare che lui fosse uno dei ragazzi più belli che io abbia mai visto, e lo pensavo per davvero. Delicatamente, gli misi una mano sulla guancia, come per unirmi ai suoi pensieri. Niccolò aprì lentamente gli occhi e sorrise appena guardando la scena.
Dietro di noi, le onde prendevano un nuovo colore: dal blu scuro di quella notte, ora il mare stava diventando celeste chiaro, quasi cristallino.<<Vorrei che questo momento durasse per sempre.>> dissi io in sussurro, e le miei parole erano quasi impercettibili, poiché non volevo disturbare la calma che stavamo provando entrambi in questo momento. Niccolò mi guardò di nuovo, e poco dopo rivolgendo il suo sguardo sul cielo.
Avevamo sempre amato l'alba, così come la notte stellata. Pensavamo che, proprio come essa, racchiudesse molto, come il senso della vita, oppure l'inizio di una nuova. Spettava solamente a colui che la guardava, interpretare le sue sfumature e le emozioni che suscitava.<<Ogni volta che la guardo, immagino davvero il mio altrove.>> disse lui con un tono altrettanto pacato, <<Amo l'alba perchè è come fosse solo mia, dove posso respirare la mia aria, e mi posso sentire finalmente a casa.>> continuò lui, asciugandosi gli occhi. Stava piangendo.
<<E sentiamo, qual è la tua casa?>> chiesi io, alzandomi in piedi, seguita a ruota da Niccolò.
<<La mia casa è proprio dove la mia fantasia rende pianeti i sassi, dove basta un minuto inteso per vivere sempre, per l'eternità.>> disse lui, ed io sorrisi istintivamente. Giorno dopo giorno, avevo la conferma che Niccolò fosse un sognatore ad occhi aperti. Amava fotografare con la mente tutti i suoi ricordi, per poi tramutarli in vere storie. E così facendo, lui sognava e immagina mondi diversi dal reale, dove poteva essere unico.
Il ragazzo al mio fianco mi abbracciò, ed io incastrai il mio viso nell'incavo del suo collo, aspirando il suo profumo.<<In realtà, la mia casa è la musica.>> disse lui tutt'un tratto, e ciò mi fece sussultare leggermente. Mi staccai da lui per guardandolo negli occhi. I suoi occhi erano ancora lucidi, e ciò mi creò un senso di compassione, facendo diventare anche i miei, di nuovo, lucidi.
<<Io farei di tutto per musica. Non sai quanto pagherei e suderei per salire sui grandi palchi d'Italia, urlare e cantare le mie canzoni insieme a la gente che mi acclama e che grida il mio nome. T'immagini? Ulti-mo! Ulti-mo!>> disse lui, staccandosi da me, mimando le sue parole. Sorrisi a quella scena.
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Dove Il Mare Finisce - Ultimo
Fanfiction"Con questa puoi aprire tutte le porte Wendy, sono sicuro che ci riuscirai." disse Niccolò con un velo di malinconia, tra le lacrime di Giusy. Con quelle parole, Giusy realizzò che l'unico modo per incontrare di nuovo quel ragazzo era arrivare dov...