1(ragazzi)

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Jason, un 15enne con gli occhi verde scuro e i capelli marroni, un gentiluomo con la passione per il pop, si stava preparando per incontrare i suoi migliori amici: i fratelli Hamato.
Leonardo, detto Leo, era il più grande, il più maturo e il più responsabile dei 5. Aveca gli occhi blu oltremare e i capelli neri. Adora il punk.
Raffaello, detto Raf, é il secondo dei fratelli. Aveva gli occhi verdi e i capelli biondi. Adora il rock e l'hip-hop. É il più impulsivo e violento.
Donatello, detto Donnie, é il terzo dei quattro fratelli. Ha gli occhi marroni e i capelli dello stesso colore. Adora la musica classica. É molto intelligente.
Michelangelo, detto Mickey, é il più piccolo. Ha gli occhi azzurri e i capelli biondissimi. Adora il rap e l'hip-hop ed é il più allegro e solare dei 5. A renderlo ancora più simpatico sono le lentiggini.

Jason ha messo i jeans neri, le scarpe da ginnastica nere, la maglia bianca con i quadrati neri, il cappello nero in testa ed é uscito di casa.
Jason
Io e i fratelli Hamato dobbiamo incontrarci in una casa diroccata. L'idea non mi alletta più di tanto, visto che il soffitto potrebbe caderci in testa, ma vado lo stesso.
Mickey
Io e i miei fratelli usciamo di casa salutando nostro padre e ci dirigiamo alla Vecchia Casa. Scommetto che ci divertiremo da matti! Magari troviamo qualcosa di divertente laddentro!!! Tipo... tipo... skateboard, mp3 con musica rap e hip-hop, chissà! Poi ci sarà pure Jason che é simpaticissimo perché con i suoi modi da gentiluomo riesce a farci ridere come scemi! NON VEDO L'ORA!!!
Raf
Finalmente arriviamo alla Vecchia Casa, Jason ci aspetta fuori dalla porta.
J:Congratulazioni, signori, siete giunti alla meta!
L:É tanto che aspetti?
J:No... solo un quarto d'ora... cosa vuoi che sia... una bazzecola...
Io:Ah-ah-ha. Allora, entriamo?
D:Sì. Ho portato la mia chiave universale, così non c'é bisogno di sfondare la porta.
Mentre Donnie armeggia con quella chiave, io guardo la casa. Non é proprio una casa. É una villa. Solo che é molto rovinata. Nessuno di noi ha mai visto qualcuno entrarci. Chissà perché.
Finalmente Donnie ha finito e noi possiamo entrare.
Donnie
La porta cigola e le pareti hanno la muffa. Stando ai miei calcoli... sono almeno 10 anni che nessuno entra qui dentro. Non capisco perché, però. Se la casa era troppo costosa, poteva essere trasformata in un museo o in una libreria, o in una scuola... che strano. C'é qualcosa che non quadra. M:Secondo me questa casa nasconde un mistero!
L:Guardate!
R:Sono due simboli!
Jason si avvicina e guarda dove guardano Leo e Raf, cioé sul lampadario piatto. Ci avviciniamo anche io Mickey.
J:Mi dispiace contraddirla, lord, ma... quali simboli e simboli? Questa é la S scritta in coreano e questa é la O in coreano!
Infatti sono la S e la O coreane. Sono incise sul lampadario con un liquido rosso secco. Agguzzo lo sguardo e lo esamino da lontano riconoscendolo. Rabbrividisco.
É sangue... Ma non lo dico.
Se si spaventano e vogliono andarsene non riuscirò a risolvere il mistero.
Proseguiamo e andiamo in cucina. Vediamo ancora delle lettere coreane. Sempre scritte col sangue, spiccano sul pavimento.
Sopra il lampadario.
J:Sono due F.
Mhh... SO FF...
Mi viene un dubbio e corro nella prossima stanza.
Il bagno.
Sulla base della finestra leggo la lettera coreana I. Gli altri mi raggiungono. Faccio per correre ma Jason ha capito i miei pensieri e corre su. Entra nella prima camera che vede. Lo seguiamo a ruota.
Jason
O my lord. Quello era sangue! Corro subito su. Ho capito a cosa pensa Donnie, ma sembra impossibile... corro nella prima stanza e su un cuscino di raso verde, blu, rosso, arancione e viola, vedo un bullone grande quanto un occhio. Lo prendo e lo stringo nella mano. Corro nella prossima stanza e vedo che anche questa é una camera da letto. All'armadio vedo due T in coreano scritte col sangue.
Corro nella stanza affianco e vedo una A in coreano vicino ad una TV da cui pendono dei fili.
Guardo dietro di me. I fratelli Hamato sono lì.
Io:SO...
R:...FF...
D:...I...
L:..TT...
M:...A.

SOFFITTA

Tremiamo.
R:Dov'é la soffitta?
L:Raf, non ci provare!
Io:Lì.
Corro verso la soffitta e Raf mi segue.
Entriamo.
Mi si gela il sangue. No... impossibile... anche gli altri e Raf si congelano.
Sangue.
Sul lampadario.
Per terra, proprio sotto il lampadario.
Sulla base della finestra, che ha il vetro rotto.
Sull'armadio.
E su dei fili per terra.

Prendo il bullone e me lo metto davanti all'occhio destro.
A penzoloni dal lampadario, inchiodato al pavimento sotto il lampadario, alla finestra, con un vetro nella pancia, inchiodato all'armadio e per terra con i fili elettrici e appuntiti in gola, vedo i cadaveri di 5 bambine di 5 anni.

Her eyes//His eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora