Cerco attentamente le chiavi blu nella mia borsa sommersa da vari oggetti e, nel farlo, trovo pacchetti di fazzoletti vuoti, trucchi finiti e diversi tagliaunghie.
Come è successo tutto questo? Non ho mai infilato così tanti tipi diversi di tagliaunghie nella mia diamine di borsa.Quando le trovo nascoste sul fondo, non aspetto ulteriormente per aprire la porta di casa. La serratura è rimasta dura come sempre, quindi per riuscire ad entrare, rimango qualche secondo in più a muovere la chiave. Entro in casa e un'ondata di aria viziata, mi invade il naso.
Mamma mia, neanche la cantica della mia migliore amica puzza così tanto.Corro a ogni finestra, aprendo la serranda e facendo entrare aria in casa.
Mi volto e guardo attentamente tutto il soggiorno: i ricordi si iniziano a sommare e le figure appaiono nella stanza riportandomi a quei momenti di pura felicità. Una parte di me vorrebbe costruire altri momenti felici in questa lunga estate.Finalmente sono arrivata e posso pulire tutta la polvere e togliere tutti i teli. Non vedo l'ora di tuffarmi in piscina, guardare il cielo stellato con addosso solo il bikini e di bermi un margarita in terrazza con in mano un buon libro. Poi finalmente ho il tempo di rilassarmi e di dormire fino a pranzo.
Sospiro scoraggiata ed esco da casa per andare a prendere le mie valigie e tutte le buste della spesa, che sono riuscita a far entrare nella mia Fiat 500.
Guardo confusa una macchina sportiva parcheggiata nel cortile e mi chiedo se io l'abbia già vista prima. La macchina nera è distante e sotto alla tettoia del garage per prendere più ombra possibile.
Mi guardo intorno alla ricerca del proprietario e quando vedo un ragazzo con addosso solo vestiti neri, balzo dalla paura.
Ma che accidenti ci fa questo imbecille seduto sulla panchina davanti casa mia?! Non poteva almeno avvisarmi, suonando il campanello?«Ma che..» le mie mani sudano e quando lui alza lo sguardo verso di me, corro in casa, chiudendomi dentro.
Afferro immediatamente il mio telefono e chiamo subito mia madre. Quando lei risponde mi affretto a parlare.«Mandami tutte le foto dei coinquilini, adesso» chiudo la chiamata e mi affaccio alla finestra, notando che il ragazzo non è più seduto sulla panchina.
Spero che mia madre me le stia mandando perché sto iniziando a sudare freddo. Sento il mio telefono vibrare e, velocemente, entro nella chat condivisa con mia madre.
Guardo attentamente tutte le foto e quando arriva quella del ragazzo sento il mio petto irrigidirsi. I miei occhi scorrono su ogni dettaglio e piano piano, inizio a riconoscerlo.Tra una foto e l'altra le mi chiede se sia tutto ok e io, per tranquillizzarla, le mando degli audio.
Metto una mano sulla fronte umida e con il mio tempo torno a respirare lentamente.
Quando le persone mi chiedono perché io non riesca mai a guardare un horror, le spiego proprio queste parti della mia vita.Non posso prendere questi spaventi soprattutto se mi trovo da sola ad aspettare chi sa quali sconosciuti. Potrei rimanerci secca.
Prendo la maniglia nella mano e apro lentamente la porta, trovandomi davanti il suo corpo, appoggiato allo stipite. Lo guardo attentamente ricordando ogni minimo dettaglio della foto e quando l'ispezione è completata, lo saluto in imbarazzo.
«Posso entrare?» Chiede con la sua voce roca e con un un timbro profondo.
«Si» Mi sposto e lui entra lasciando dietro di sè una scia di profumo. Inalo questo buonissimo aroma e chiudo la porta incantata.«Come ti chiami?» Chiedo osservandolo mentre si guarda intorno. Mantiene il corpo rigido e le braccia lungo il corpo.
«Ti serve una mano per pulire?» Non sapendo bene cosa rispondergli, annuisco.
Lui raggiunge la cucina, prende uno straccio blu, lo sgrassatore e inizia a pulire il banco di lavoro.
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Ancora Innamorati by Elisa Sardone
RomanceEvelyn è una ragazza pronta a vivere una nuova avventura durante un'estate che si preannuncia speciale. Tra il fascino del mare e il mistero delle notti stellate, incontra Brandon e Alan, due ragazzi diversi come il giorno e la notte, ma che non tar...