Ancora Innamorati by Elisa Sardone

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Faccio entrare le ultime due coinquiline in casa quando finalmente completo la mia ispezione quotidiana. Loro raggiungono il salotto con le loro enormi valigie e si presentano.

Una si chiama Madison, è bionda con occhi verdi scuri, un po' in carne ma con delle bellissime curve. L'altra si chiama Abigail, è magra con dei bellissimi capelli a caschetto neri e un paio di occhi marroni.

«Wow, che bella casa!» esclama Madison, portando lo sguardo sulle decorazioni più nascoste e sull’insieme di colori estivi nell'arredamento.

Le sorrido ammirando i dettagli ormai noiosi e ripetitivi della casa. «Grazie!»
Abigail si guarda intorno e lascia cadere lo zaino nero sulla poltrona chiara. «Siamo le prime?»

«Purtroppo, no» dico, pensando immediatamente al ragazzo ancora in camera, con la musica al massimo. Mi volto e guardo Brandon immerso nella piscina e l'acqua che brilla sotto i raggi del sole.

«Vieni qui, sono arrivate due nuove ragazze» lo informo alzando la voce per farmi sentire sopra il rumore dell'acqua. Brandon si prende il suo tempo, emergendo lentamente dalla piscina, poi afferra un asciugamano e se lo avvolge intorno alla vita.
Avanza verso di noi con un grande sorriso rilassato sul volto e con le gocce dei capelli bagnati che gli scorrono sul viso.

Nel frattempo, guardo Abigail che si sistema ,ripetutamente, i capelli dietro l'orecchio.

Lei porge la mano verso il ragazzo che l’afferra, ricambiando il sorriso. «Piacere, Abigail»
«Piacere, Brandon»
Dopo, stringe la mano anche a Madison che ricambia il suo gesto, presentandosi.

«Come è andato il viaggio?» chiede attirando l'attenzione di Abigail.
«Tutto bene. Abbiamo ascoltato ogni tipo di canzone e genere musicale»

Proprio allora, arriva Alan in salotto con una canottiera sfatta e un pantaloncino stropicciato e gli occhi di Madison brillano mentre incrociano quelli di Alan.

«Piacere, Madison» si affretta a porgergli la mano con un sorriso radioso che illumina il suo viso. Alan, visibilmente assonnato, si stropiccia gli occhi.
«Piacere mio, Alan» quando lui le stringe la mano, il suo corpo sembra sciogliersi come un ghiacciolo sotto al sole con 40° all'ombra.

Ottimo, sono già la terza incomoda e sono passati solo tre giorni. La cosa non mi dispiace, in effetti. Solo che trovo strano il fatto che lui si sia comportato male solo con me.

Quando le cose iniziano a farmi sentire a disagio, cambio argomento, cercando di attirare la loro attenzione «Sono rimaste due stanze: Una ha la cabina armadio e l'altra un  balconcino»
«Io prendo quella con la cabina armadio, se non è un problema» dice Madison entusiasta.
«Si si, a me va bene» risponde Abigail mostrando un grande sorriso.

Loro si avviano, con le loro enormi valigie, verso le scale mentre parlano animatamente del più e del meno. Io rimango dietro, ad osservare Alan che non riesce a distaccare lo sguardo da Madison.

«Alan» lo chiama la ragazza bionda, interrompendo i miei pensieri.
«Dimmi»
«Mi potresti aiutare con queste?» lui la raggiunge immediatamente, con una disponibilità che non ha mai mostrato con me.
Mi chiedo ancora come mai le dinamiche tra noi due siano già così complesse.

«Ti piacciono?» chiede Brandon quando ormai se ne sono andate via.
«Si, dai. Solo che sembrano già innamorate perse di voi due»

Ho notato i loro sguardi, i sorrisi a trentadue denti e i gesti e sono sicura che fossero troppo agitate per essere solo contente di essere in vacanza in questa casa.

«No, forse intendi di Alan»
«No, anche di te» decido di non andare oltre quando mostra la sua espressione confusa.
«Però sono carine, vero?» domando, avvicinandomi al lavello.
«Sono anche gentili e apparentemente simpatiche» aggiunge con un sorriso.
Afferro una pesca e la porto sotto il rubinetto, ma quando sto per lavarla, noto tutta la confusione sotto di esso.