6:30 del mattino,12 settembre
il penetrante suono della sveglia invase le orecchie di victoria
aprì a malapena gli occhi, cercando di rimandare la sveglia,fallendo e finendo per dover prendere in mano il telefono
controllando l'orario pensó di avere ancora un po' di tempo per dormire
riappoggiata la testa sul cuscino e tentó di tornare nella magica dimensione dei sogni, da cui era stata brutalmente strappata dal suono della sveglia
non riuscendo ad addormentarsi decide di alzarsi, già di pessimo umore
con la nocchia dell'indice alzó l'interruttore del bagno, che si illumina di una fioca luce
guardando distrattamente fuori dalla finestra si accorse che fosse ancora buglio fuori, erano addirittura ancora accesi i lampioni che illuminavano la piccola via
afferró una fascia che indossa subito dopo, aprì l''armadietto a specchio e tira fuori il detergente per il viso e lo spazzolino
si versò un po' di detergente nelle mani mischiandolo con dell'acqua prima di massaggiarsi il viso
dopo averlo sciacquato e asciugato si diresse in cucina per fare una veloce colazione.
si versó un po' di latte nella tazza lasciata da sua madre, vi inzuppó qualche biscotto e poi,appoggia la tazza sul lavandino, tornó verso camera sua
dopo essersi chiusa la porta alle spalle scelse con cura i vestiti da indossare: una maglietta leggera grigia a maniche corte,perché nonostante fosse settembre faceva ancora abbasta caldo, un paio di jeans baggy color blu slavato e una felpa rossa leggera da portarsi se avesse avuto freddo
dopo essersi vestita pensó a sistemarsi i capelli, sciogliendoli dalla treccia in cui li aveva intrecciati la sera prima, e tirandoli in una mezza coda
i suoi capelli ramati risplendevano sotto la luce che stava pian piano entrando dalla finestra alla sua sinistra.
controllando l'ora constató che mancasse ancora un po' prima di essere in ritardo, come era sempre, quindi ebbe il tempo di truccarsi un po'
ma prima di continuare a truccarsi aveva bisogno di musica
non sapendo cosa mettere in riproduzione decise di lasciare al caso riproducendo la sua playlist più varia
sulle note di "she knows" ricominció il suo rituale di bellezza.
ormai pronta per andare salutó i genitori per dirigersi verso la fermata dell'autobus che l'avrebbe portata a scuola
l'autobus la mattina é una di quelle cose che non avrebbe augurato a nessuno, ma mai come prenderlo dopo scuola con tutto il sudore e la puzza
tra canzoni e ansia a mille per il suo primo giorno di liceo finalmente si trovó di fronte al grande edificio, la cui insegna recitava "liceo linguistico Garibaldi"
in quel momento la venne la malsana idea di scappare per non tornare più,di prendere il primo treno e scappare dall'imminente tortura che avrebbe dovuto subire
poi però venne distolta dai suoi pensieri da una ragazza che le inciampò addosso
"oh scusami, non volevo..."
disse subito la ragazza scusandosi
"tranquilla, non é successo nulla"
disse victoria sorridendo, anche la ragazza le sorrise per poi presentarsi
"comunque io sono maia, questo é il mio primo anno e ho troppa paura ahahah"
disse con una faccia imbarazzata
"non mi dire anche io!"
disse entusiasta victoria
"io sono victoria"
disse sorridendo.continuarono a chiacchierare ancora per un po', poi vennero interrotte dal suono della campanella e dalla voce di alcune professoresse che iniziarono a chiamare i cognomi per le classi
scoprirono con loro grande stupore di essere nella stessa classe
"allora sediamoci vicine"
le disse entusiasta victoria, felice di essersi già fatta un'amica, alla fine non era così terribile andare in una scuola nuovala giornata trascorse tra le varie spiegazioni dei prof e le due ricreazione che si svolsero in cortile, la scuola era molto grande e tutti gli studenti potevano vedersi solo nel grande cortile
"hai visto qualche ragazzo carino??" disse vic a maia, curiosa di saperne di più su di lei
"uh non penso"
disse maia con fare annoiato, non sembrava le interessasse l'argomento
"peccato, io si!"
disse vic entusiasta
"ce ne sono così taaaaanti, alcuni davvero carini" disse indicandone alcuni con il capomaia però non sembrava particolarmente entusiasta di questo
"oddio uno ti sta fissando da dieci minuti, NON GIRARTI"
aggiunse l'ultima parte quasi in un soffio perché aveva visto l'inizio del movimento dell'amica"ma chi quello? uh é solo cody, gli piaccio da anni"
disse con nonchalance, COME SE FOSSE UNA COSA DA POCO"cooooosa?! e tu non fai nulla?? non ti piace?" disse eccitata, voleva subito saperne di più
"beh no, non mi piace, e poi é appiccicoso, mi manda sempre fiori o messaggi sdolcinati"
disse infastidita"mhh, é un peccato però, sareste molto carini insieme, disse vic dando una leggera spinta all'amica
"uhhh é tardi, meglio tornare in classe" disse cambiando discorso maia
"come ti pare" disse vic alzando le mani in segno di resa, prima di seguirla in classe.tornata a casa non avendo compiti da fare decise di cercare i suoi compagni su instagtam, giusto per conoscerli un po' meglio
dopo qualche profilo noioso, vuoto o inesistente, ne trovó uno particolarmente interessante, era di un certo giorgio
, anche se non ricordava che fosse decise di seguirlo perché postava un sacco di foto fighe e bei paesaggi, oltre a foto di luoghi abbandonati o inesplorati
passó l'intero pomeriggio a controllare e cercare tutti i profili delle persone che eveva conosciuto a scuola, non solo i suoi compagni, giusto per capire con chi aveva a che fare
arrivata la sera decise di struccarsi e mettersi il pigiama, stava per spegnere il telefono e mettersi a dormire quando ricevette un messaggio
'hey'
un messaggio apparentemente insignificante, ma non dalla persona dalla quale era stato mandato: alex...
a vedere quel nome sullo schermo si sentì mancare il fiato, non poteva essere davvero lui
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non tutto é come sembra
Chick-Litonestamente non so nemmeno io cosa sto scrivendo, mi andava di buttare giù una storia e questo é il primo capitolo, non so ancora bene di cosa parlerà ma non sarà una delle tante storie qui su wattpad. sarà probabilmente una storia d'amore ma non sa...