Mi svegliai accaldato a causa della coperta ancora invernale e del terribile incubo che avevo appena fatto.
Mi passai una mano sulla fronte, e mi girai verso la finestra sulla mia destra. Era aperta, e la luce dell'alba iniziava a delineare i contorni degli oggetti e un venticello estivo entrava smuovendo e facendo ondeggiare la leggi era tenda di pizzo bianco. Presi un bel respiro.
Erano state delle giornate dure, molto dure, e quel brutto sogno era l'ultima cosa che ci voleva. Un sogno così nitido è così brutale, sporco di sangue e abuso. Un sogno che sembrava reale dall'odore che circolava in quella stanza, neanche ci fosse morto qualcuno. Ma tornai a pensare all'incubo, era stata una visione o solo un sogno? Aveva avuto una tragicità che mi aveva veramente scosso. Era stato orribile ritrovarsi nella trama di un thriller massacrante come quello del mio "viaggio onirico".
Mi risdraiai confuso, e allungai una mano verso il volto della figura di fianco a me, e lo accarezzai gentilmente e con dolcezza, ma quando mi girai per baciarla vidi il manico di un pugnale ancora sporco di rosso che spuntava dal suo occhio azzurro mare.
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Storie dalla Nebbia - Racconti
ParanormalUna serie di racconti brevi e inquietanti. Lasciatevi cullare dalle vostre paure, finché non alzano il coltello.