Passi.
Continuava a camminare, eppure la svolta in fondo alla strada non sembrava avvicinarsi neanche di un metro. La strada era deserta, e i lampioni dalla luce giallognola allungavano la sua ombra fino a farla sparire, per poi ritracciarne i contorni dietro di lui e ripetere il giro all'infinito.
Accelerò il passo, altre ombre, eppure la svolta non si avvicinava.
Iniziò a correre e contro il suo petto si scagliò un vento rabbioso e instancabile, che cercava di rallentarlo.
La corsetta divenne una fuga disperata, ma più correva e più la svolta si allontanava come spinta dal suo tentare di avvicinarsi.
Decise di fermarsi, e insieme al suo battito si placò anche l'aria tempestosa.
Si piegò sulle ginocchia, ansimante, guardando il lastricato coperto dalla sua sagoma.
Chiuse gli occhi e contò fino a tre. Quando li riaprì la luce dei lampioni era sparita, sostituita da sparuti raggi lunari che illuminavano l'albero ai cui piedi si era addormentato. Una lacrima gli scese silenziosa dall'occhio, attraversando tutta la guancia sinistra. Prese una boccata d'aria e si alzò, infastidito da un leggero dolore alla schiena e dal terriccio umido rimasto appiccicato ai jeans slavati.
Dopo aver osservato attentamente l'albero si smosse e prese il suo bagaglio, che si premurò di lasciare aperto. Avrebbe scatenato l'inferno. Seguendo il fiume tra i fusti spogli si avviò verso la sua meta seminando dietro di lui una lunga riga maleodorante e bagnata. Arrivato al mulino tirò fuori dalla tasca un pacco di fiammiferi, e dopo due tentativi una piccola fiamma iniziava a consumare il bastoncino. Che cadde. Dopo un interminabile attimo toccò la sinuosa lingua liquida, che prese fuoco immediatamente. L'incendio divampò in poco tempo, le grandi fiamme che lambirono tutto.
Sorrise, pensò che ne era valsa la pena, e se anche gli avessero dato del piromane quell'antico bosco maledetto avrebbe pagato. Pagato per la vita del suo fratellino. Per la vita di sua madre. Entrambe strappate prima del tempo.
Mentre si allontanava però non vide il grande tronco che marmoreo si mosse, come scosso da un terremoto, che già incendiato si lanciava con rinnovato furore sulla sua nuova vittima.
La foresta maledetta bruciò, e lui con essa.
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Storie dalla Nebbia - Racconti
ParanormalUna serie di racconti brevi e inquietanti. Lasciatevi cullare dalle vostre paure, finché non alzano il coltello.