5 - "thank you little brother"

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APPRODO DEL RE
ANNO 122 DC

AEMOND

Non so perchè quella mattina fu la più insolita fra tutte le mattine della mia vita. Per la prima volta sentì una guardia reale venirmi ad avvisare che mia madre; la regina Alicent, voleva ricevermi nelle sue stanze private per parlare dopo tanto tempo.
Quando entrai nelle stanze di mia madre, lei era seduta su una poltrona davanti al fuoco che scoppiettava ardentemente nel camino. Mia madre fece congedare le guardie e fu così che ci lasciarono soli, rinchiusi in quelle quattro mura solo io e lei.

«Perché mi avete fatto convocare madre?» gli domandai. Si alzò in piedi e venne verso di me. «Ultimamente l'arrivo di Lady Daena a corte ha scombussolato un po' tutti, ma l'altra sera a cena tu e Aegon avete avuto la brillante idea di animare la serata comportandovi da sconsiderati.» disse con un tono autoritario. «Quella donna non mi piace, madre e spero che adesso l'ho abbiate capito. Manca di disciplina ed educazione adatta a una lady del suo rango. Fa quello che vuole e risponde come vuole senza badare a niente. E noi saremo gli sconsiderati?» le dissi, dicendole ciò che pensavo di quella donna.

«Proprio perché è la figlia di Daemon ed è così va tenuta d'occhio. Suo padre è irascibile e feroce e probabilmente queste caratteristiche le avrà ereditate anche lei. Non ti sto chiedendo molto ma...» la fermai prima che potesse continuare a parlare.

«Non la spierò per voi, non intendo farlo neanche se fosse mio padre in persona a chiedermelo.» le dissi, assumendo nella mia voce un tono autoritario che non avevo mai avuto nei suoi confronti. «Non ti sto chiedendo di spiarla.» sospirò, il suo tono era stanco e lo si capiva da lontano che era stressata da quella situazione.

«Allora cosa volete da me?» le domandai. «Voglio che tu ci diventi amico o confidente. Anche se fosse identica a suo padre noi non possiamo saperlo ma tu, figlio mio, dovrai scoprire il modo di entrare in confidenza con lei e di fargli abbassare la guardia.» si avvicinò a me e mi prese entrambe le mani e iniziò ad accarezzarmele in modo dolce.
«Voi non volete che io la spii, voi volete che lei s'innamori di me. Perché, a quale scopo?» mia madre mollò i dorsi delle mie mani, iniziò a guardarmi negli occhi, il suo sguardo era serio.

«Prendilo come puro interesse personale. Io so che lei e suo padre non vanno d'accordo e che lei lo odia, se tu riuscissi a farla innamorare di te o a diventarci amico, sarebbe un ottimo vantaggio per noi.» mi disse.

«Madre è promessa.» la risposta che gli diedi la fece smettere di parlare. Voleva un'alleata, figlia di un principe ribelle, ecco la risposta. «È promessa in sposa al principe Jacaerys Velaryon. Al compimento dei diciotto anni di entrambi si sposeranno e lei diventerà una principessa, moglie dell'erede al trono.» mia madre non era una donna che si perdeva d'animo così facilmente e così fu. Non perse di certo le sue speranze e una sola cosa sapevo bene di quella donna, era una donna determinata e se voleva ottenere qualcosa l'otteneva anche al costo di spargere sangue e morti dietro di sé.

Qualcuno bussò alla porta. Mia madre distolse lo sguardo da me, rivolgendolo alla porta. «Avanti.» mormorò mia madre. La porta si aprì ed entrò Aegon. Alicent aggrottò le sopracciglia, guardando mio fratello in cagnesco. «Ti ho fatto convocare qui da un'ora e tu solo adesso ti presenti?» disse mia madre, con tono acido. Aegon scrollò le spalle con nonchalance. «Mi sono addormentato.» si giustificò.

Mia madre sospirò sonoramente e poi tornò a parlare con me. «Tu farai comunque come ti ho detto. Se non basta farla innamorare allora dovrai giacere con lei e quando sarete più in confidenza ti approfitterai di lei.» rispose allora con fermezza, mantenendo anche la sua perfida determinazione che le bruciava viva nelle pupille degli occhi.

𝐀𝐂𝐑𝐎𝐒𝐒 𝐘𝐎𝐔𝐑 𝐄𝐘𝐄𝐒 |𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora