CAPITOLO 22: ADORABILE

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Questa fu la routine di Hermione nei successivi dodici sonni:

Svegliarsi.

Controllare le sue protezioni e aggiungerne altre se la sua ansia era alta quel giorno.

Farsi la doccia, lavarsi i denti e i capelli e cambiarsi. (La stanza sembrava mantenere i suoi vestiti in ottime condizioni, anche se Hermione usava un flagello per essere sicura.)

Prepararsi una tazza di caffè, insieme a una tradizionale colazione inglese. Quasi tutte le mattine fu così.

Leggere fino a farle male agli occhi.

Fare stretching, fare alcuni semplici esercizi per mantenersi in forma nel caso in cui fosse costretta ad andarsene.

Praticare la magia senza bacchetta fino allo sfinimento.

Farsi di nuovo la doccia.

prepararsi un pranzo semplice, e poi leggere di nuovo.

Addormentarsi accasciata accanto al caminetto o a letto circondata da pagine, cuoio e inchiostro.

Cenava raramente, soprattutto perché i suoi incubi la costringevano a vomitare.

Nonostante la sua routine, nonostante il tesoro che aveva trovato in quella stanza, quando dormiva raramente trovava riposo.

Hermione ne fu quasi contenta.

Gli incubi le ricordavano che non era al sicuro, non importava quanto fosse utile e rassicurante quella stanza.

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Hermione lesse tutti i libri sulle illusioni e gli incantesimi, ma nessuno era in linea con le BackRooms. Nessuna.

Sembrava, secondo la conoscenza del Mondo Magico, che qualcosa del genere non dovesse esistere.

Hermione continuò a leggere. Doveva esserci una risposta da qualche parte.

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Hermione chiese un calderone il tredicesimo giorno.

Un calderone, insieme a fiale di vetro vuote e piante magiche di base, erano arrivate il quattordicesimo giorno.

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Il sedicesimo giorno, Hermione aveva preparato una pozione Rimpolpa sangue, l'Essenza di Dittamo, la pozione del Sonno senza sogni e il distillato della pace.

L'indomani avrebbe chiesto di più.

La stanza sembrava quasi desiderosa di compiacerla, regalandole i suoi pasti e tè preferiti dell'infanzia, i suoi vestiti preferiti e i saponi. Si è persino svegliata il settimo giorno e ha trovato un lettore di cassette e delle cuffie accanto al cuscino, già piene delle canzoni babbane preferite sue e di sua madre.

Si rese conto che avrebbe potuto nascondersi lì per sempre, fino a quando questo miserabile gioco non fosse finito e Voldemort l'avesse finalmente uccisa.

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Malfoy arrivò il diciassettesimo giorno.

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Era ciò che Hermione considerava sera, secondo la sua abitudine.

La sua pelle era arrossata da una doccia fresca, i suoi capelli umidi raccolti in una corona intrecciata.

Hermione notò una nuova saponetta materializzarsi sul bordo della vasca mentre finiva di tirare le scarpe da ginnastica.

Strano, pensò Hermione.

When We Were Beasts - TRADUZIONE ITALIANA -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora