Capitolo 3

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Gli occhi di Shay bruciavano come la pelle di Luke la prima volta che il tatuatore iniettò l'inchiostro nel suo avambraccio.

Il bruciore gli ricordava che forse, infondo, anche lui era ancora capace di provare qualcosa al di fuori della rabbia: anche lui poteva essere vulnerabile.

Il dolore che Shay provava in quel momento invece le ricordava che era viva e nonostante tutto quello che stava passando nelle sue vene scorreva ancora sangue. E finchè il sangue scorre e il cuore batte si puó fare qualcosa, si puó migliorare.

- Perchè mi fai tutto questo? - chiese con voce flebile la ragazza, cosciente del fatto che Luke, nelle migliori delle ipotesi, avrebbe snobbato la domanda riservandole uno sguardo truce.

- Perchè te lo meriti - urlò il biondo battendo un pugno sul pavimento di legno. Alcune lacrime salate gli scendevano dagli occhi cerulei per poi bagnargli le guance.

Shay sapeva di aver sbagliato, sapeva di aver fatto del male a Luke più di quanto ne avesse fatto a sè stessa, ma non pensava che sarebbe arrivato a tanto e tutto questo la preoccupava.

-Mi troveranno comunque Luke, e tu verrai messo in carcere - urló a sua volta lei, rischiando il tutto per tutto.

Gli occhi di Luke divennero come di fuoco e, mentre si avvicinava alla ragazza per prenderle il viso tra le mani, rovesciò il secchio dell'acqua per terra

-Io sarò messo in prigione e condannato ma non mi pentirò mai di quello che ho fatto. Tu dovrai convivere con un cazzo di omicidio e i sensi di colpa ti mangeranno viva. - sputò il ragazzo.

- Mi dispiace, mi dispiace da morire ma è quello che andava fatto. Tu non capisci, se non lo avessi ucciso... - Shay venne interrotta da Luke che le tirò uno schiaffo in pieno volto.

- Se non lo avessi ucciso cosa? Avresti potuto continuare a fare la puttanella giusto? Avresti potuto scoparti chi volevi senza dover pensare che a casa ci saremmo stati noi, la tua famiglia ad aspettarti? -

Le mani della ragazza si poggiarono istintivamente sul grembo e, trattenendo le lacrime, ripensó a quel maledetto giorno di novembre.

Shay è sempre stata una ragazza iperattiva, che non si stancava mai e per questo fu sorpresa quando, da ormai settimane, si ritrovava spesso affaticata.

E, quando si trovó davanti il risultato del test di gravidanza la paura si fece strada in lei. Non voleva un figlio, o almeno non adesso.

Stava con Luke da solo un anno e di certo non erano pronti a fare i genitori e fu proprio questo a spingerla a fissare un appuntamento per abortire.

Lei avrebbe ucciso la vita che cresceva dentro il suo corpo. Un figlio che non avrebbe mai visto la luce, che non avrebbe mai pianto, riso, che non avrebbe mai amato.
Suo figlio. Lei stava uccidendo suo figlio credendo di fare un favore a se stessa e al suo compagno.

E mentre l'infermiere le iniettava l'anestetizzante nel braccio il suo ultimo pensiero fu quello di Luke con in braccio il suo bambino, ma lei non amava più quel ragazzo e non voleva avere più nessun legame con lui.

- Tu hai ucciso nostro figlio ancora prima che io ne sapessi l'esistenza. Tu hai ucciso una parte di me e mentre io morivo nel dolore tu te la facevi con il mio migliore amico. Tu mi hai ucciso tre volte - le parole di Luke la risvegliarono dai suoi pensieri.

Per la prima volta Shay si sentì davvero in colpa per quello che aveva fatto, ma, molto probabilmente, non avrebbe avuto il tempo di redimersi.
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CIAO RAGAZZUOLEE.
Scusate per la lunghissima attesa e grazie mille per i commenti che mi avete lasciato.
Sono ufficialmente tornata🌸💕
Adesso vorrei chiedervi di lasciare qualche commento con su scritto se vi piace il capitolo e cosa pensate possa accadere nel prossimo.
A presto vi voglio bene🙈💞
-Fran

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 08, 2015 ⏰

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