Ero per terra tremolante non riuscivo a muovermi vedevo tutto sfocato fino a che la visuale non mi si oscurò e non riuscii a vedere più niente, poco dopo mi risvegliai in infermeria con Venice seduta sulla sedia vicino al mio lettino.
<<Oddio sei vivo fratellone!>> mi disse prima di avvolgermi le braccia intorno al mio fragile corpo e piangermi sulla spalla. Le accarezzai i lusinghi capelli biondi che aveva
<<ehi ehi sono qui va tutto bene>> la rassicurai mentre continuavo ad accarezzarle i capelli
<<scusa scusa..e solo che sono felice che sei sveglio>> disse prima di allontanarsi e di asciugarsi le lacrime.
Mi sedetti sul lettino e la guardai
<<che è successo?>> mi chiese
<<quello stronzo di Xiaver mi ha colpito e credo che io sia svenuto per l'impatto troppo forte..>> dissi buttando lo sguardo a terra
<<quel coglione>> mi risponde incazzata
<<calmati e fatto così non possiamo farci nulla>> gli dissi
Dopo i controlli dell'infermiera io e Venice camminammo fuori dall'infermeria e ci dirigemmo verso casa
<<Ehi Venice>> gli dissi mentre camminavamo
<<Si? Dimmi?>> mi rispose con un sorriso
<<sta notte vado->> mi interruppe subito
<<Vai a vedere The black wings si lo so e non devo dire nulla a mamma e papà devo solo dire che sei andato a studiare da un amico>> mi disse
<<si esatto grazie sei la migliore..>> gli risposi prima di entrare in casa.
Corsi in camera e mi iniziai a preparare subito misi una maglia nera e dei semplici jeans larghi con delle stelle stampate sopra, misi dei bracciali e ovviamente il cappello che avevo preso allo stand lo scorso concerto che avevano fatto.
Andai alla finestra e l'aprì per poi arrampicarmi giù e correre verso il centro dove avrebbero fatto il concerto. Appena diedi il biglietto al controllore ed entrai vidi lui. Quella sua maschera da diavolo in faccia per non farsi riconoscere la sua chitarra blu elettrico nelle sue fantastiche mani erano così belle che le vene che spuntavano da esse si vedevano anche da lontano volevo baciarlo..farmelo..<<no! Non posso pensare a queste cose!>> pensai e mi godetti lo spettacolo. Alla fine di esso chiesi un autografo ma non da chiunque. Da lui. Il più sexy il più- okay no basta ho detto abbastanza
Mi feci fare l''autografo e andai a casa
Peccato però che lì mi aspetto una delle peggiori sorprese che potessi mai avere.
Entrai in casa come facevo sempre erano tutti a dormire ma non quella volta. Mi ritrovai mamma e papà davanti a me con un'aria incazzata a morte stampata sulla loro faccia..
<<Cosa pensi di fare eh!? Scappare ed andare a frequentare brutta gente!!!?>> mi urlò mio padre addosso
<<sei una delusione! Guarda che schifo! Tutto sporco puzzi di fumo ma ti rendi conto!?>> disse mia madre incazzata, video il foglietto che avevo in mano con l''autografo sopra e lo prese per poi strapparmelo davanti agli occhi..no..non era possibile ogni pezzo di carta che cadeva sul pavimento era una delle mie lacrime che cadeva sulla mia guancia rendendola bagnata..
<<Perché mi obbligate ad ascoltare musica che odio! Non voglio suonare il piano o altre cose del genere! Mi fa schifo! Non voglio due bastardi come voi come genitori!>> sbottai di fronte a loro prima che mio padre mi tirasse uno schiaffo che mi fece girare la testa dal lato opposto per poco non piangevo.
<<non ti azzardare mai più a parlarci in questo modo. Non sei nessuno sei solo un coglione una delusione. Vai in camera tua!>> mi grido contro e io corsi in camera più veloce che potevo per non sentire le voci di quei due bastardi.
Mi chiusi in camera e mi sedetti sul pavimento piangendo a dirotto..perché a me? Perché tutto a me? Mi chiesi prima che puntai lo sguardo sulla lametta che avevo in camera nascosta sotto il letto volevo prendermela volevo provare quella bellissima sensazione che non provavo da 5 anni..ma non potevo l'avevo promesso a Venice di non toccare una lametta per il resto della mia fottuta vita quindi mi rassegnai e mi alzai dal pavimento e andai vicino al cassetto dove avevo nascosto un pacchetto di Winston rosse ne presi una e la accesi con un accendino e iniziai a fumare seduto sulla finestra. Quando ebbi finito mi misi a letto e mi addormentai subito, ma dopo 4 ore mi risvegliai da un brutto sogno piangevo tremavo non sapevo perché non ricordavo nulla di quel sogno, stavo male volevo abbracciare qualcuno ma sfortunatamente non avevo nessuno nemmeno Venice che stava serenamente dormendo nella sua stanza. Cercai di calmarmi da solo, vidi l'orario 5:30 di mattina, merda era ancora così presto..? Avevo freddo mi sentivo come per morire ma per (s)fortuna non accadde.
Poche ore dopo mi alzai dal letto con le poche forze che mi rimanevano e mi iniziai a prepare per scuola, mi misi l'uniforme presi lo zaino e scesi le scale per dirigermi in cucina, ignorando lo sguardo dei miei feci colazione e prima che potessi andare via di casa vidi Venice camminare verso di me
<<oddio sembri distrutto e successo qualcosa?>> mi chiese preoccupata, io giocai il mio solito sorrisetto da coglione <<sto bene tranquilla>> gli risposi e lei mi abbracciò forte <<lo sai che con me puoi parlare>> gli occhi mi si riempiono di lacrime volevo piangere volevo essere sostenuto mentre lo facevo ma non potevo non davanti a lei. <<grazie ma davvero sto bene>> gli dissi prima di ricambiare l'abbraccio, dopo poco ci staccammo e ci incamminiamo verso la scuola.
Appena entrati vidi Xiaver che come sempre ci stava provando con Chanel una delle più popolari e ovviamente essa cadde ai suoi piedi si fece toccare prima che lui la portasse in bagno, che schifo
<<Che puttana e che stronzo>> disse Venice e io annuì alle sue parole aveva ragione per una volta. Dopo l'accaduto andai verso la mia classe e Venice verso la sua e mi sedetti al banco aspettando la lezione che iniziasse
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𝐍𝐨𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞:
𝐄𝐜𝐜𝐨𝐯𝐢 𝐢𝐥 𝟐 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐀𝐬𝐡! 𝐕𝐢 𝐬𝐭𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐞𝐧𝐝𝐨? 𝐃𝐢𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚!
𝐈𝐧𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐯𝐨𝐥𝐞𝐯𝐨 𝐝𝐢𝐫𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐚 𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 "𝐦𝐲 𝐥𝐢𝐭𝐭𝐥𝐞 𝐯𝐚𝐦𝐩𝐢𝐫𝐞" 𝐯𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐥𝐚! 💓
𝐀𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨, 𝐜𝐢𝐚𝐨𝐨🫶🏻
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Our love behind a mask
RomanceAsh, un povero ragazzino dagli occhi azzurri obbligato dai suoi genitori ad ascoltare i classici della musica. Con una famiglia rigida e severa, Un giorno decide di infrangere le regole e andare di notte al concerto dei "The black wings". Una band m...