sai chi sono

1

Mi chiamo Lana attualmente ho 19 anni,sono un adulta,ho dei lunghissimi capelli bruni e grandi occhi castani,nulla di speciale,ho un bel viso e un fisico perfetto,ringrazio la genetica perchè non ho idea di cosa sia la palestra,non ho nessun problema di sicurezza nei confronti di me stessa ma vedo una psicologa da anni .
Io stavo "bene" prima di Alex,ero così piccola ed ingenua avevo solo 15 anni e cercavo qualcuno da amare incondizionatamente,non avevo nemmeno dato il primo bacio.
Mi sentivo piccola per moltissime cose e non avevo fretta di crescere ed è stato proprio questo che ha portato una crepa enorme al mio rapporto con Alex, ma è stata tutta colpa sua.
La relazione con lui è stata favolosa fino agli ultimi due mesi,non mi trattava più bene ed io sentivo che c'era qualcosa che non andava e lo pregavo di amarmi e di parlarmi, ma nulla,tutto era inutile e con me era diventato un mostro, ha rovinato tutto ed io ho sofferto tantissimo al punto che quando ho saputo da sua cugina diversi mesi dopo che ero anche stata tradita da lui non piansi nemmeno perché avevo già dato tutte le lacrime che avevo alla consapevolezza di non averlo più nella mia vita.
Ma dopo questa scoperta ho ripreso le redini della mia vita,quando stavo con lui ero molto "bambina" e lui ha deciso di uccidere quella parte di me allora io ho iniziato a prendermi cura di me ,mi sono ri inventata e sono diventata davvero bella, così bella da far pentire Alex di tutto,sono diventata la ragazza che sognava semplicemente crescendo, ero spagnola da parte di mio papà ed ora abbracciavo la sua  cultura,parlavo spagnolo perfettamente e questo mi permetteva in un certo senso di avere tutti ai miei piedi perché ero latina e si sa che i ragazzi adorano le latine.
Sono la ragazza sulla quale tutti mettono gli occhi ovunque io vada.
Invidiata dalle ragazze e desiderata da tutti.
Dopo Alex ho avuto una relazione ma non era comparabile,certamente ero più grande,matura ma il sentimento non sarebbe stato mai più lo stesso e lo sapevo benissimo,in fondo credo lo sapesse anche il ragazzo con cui stavo.
Ad Alex non è bastato tradirmi.
Lui ha fatto di peggio.
Quando la nostra relazione è finita, ha dato di matto,nonostante la fine fosse stata una sua scelta.
Alex beveva ogni weekend da quando non ero più nella sua vita; non che io non facessi lo stesso ma questo non mi portava a nuocere a lui,quando ero ubriaca persa parlavo alle sconosciute nei bagni in discoteca di lui e basta, non gli avevo mai mandato un messaggio da ubriaca,non avevo mai fatto nulla che avrebbe compromesso il nostro "no contact".
Per lui era diverso.
Spesso nel weekend provava a chiamarmi dal telefono di qualcuno, che fosse numero sconosciuto o il telefono di uno dei suoi stupidi amici non contava nulla,lui mi chiamava,e durante queste chiamate si fingeva qualcun altro e per un motivo o l'altro riusciva a interpretare bene la parte di chi provava a fingersi quindi io gli credevo come una stupida, iniziava a farmi domande sulla nostra relazione  e io rispondevo pensando di parlare con un altra persona e non con lui direttamente,iniziavo a dire che mi faceva schifo e avrebbero dovuto tutti sputargli addosso e lui probabilmente si faceva due risate.
Quando ho realizzato non poteva essere chi diceva di essere ho iniziato a sentirmi profondamente in imbarazzo e anche a non rispondere più alle sue chiamate facendolo infuriare,iniziò a chiamare anche in settimana dal numero del suo migliore amico per insultarmi al telefono,dirmi che non meritavo nulla e sarei rimasta sola perché io facevo schifo e si vergognava di dire il mio nome, io puntualmente gli avrei staccato la chiamata.
Creó un account su instagram inizialmente solo per controllarmi perché odiava vivere con la mia assenza e sentiva il bisogno di vedermi, ma non gli bastava,allora decise di scrivermi e provare a incontrarmi ripetutamente da diversi account,alla fine per un motivo o l'altro lo scoprivo sempre prima di presentarmi all'appuntamento, lo pregai di bloccarmi da ogni account e lui un giorno finalmente decise di farlo,ora potevamo contattarci solo via mail ma non lo sentii più,spesso mi sbloccava e ribloccava per vedermi ma preferivo fare finta di nulla l'importante era che mi stesse lontano,iniziavo ad avere paura di quel che avrebbe potuto farmi se l'avessi incontrato dal vivo.
Avevo paura di andare al centro commerciale della città perché magari lo avrei trovato lì con una nuova ragazza o sua mamma,o ancora peggio da solo,dio solo sa quanta paura avessi di quel che avrebbe potuto farmi,non pensavo mi avrebbe aggredita fisicamente,ma ero terrorizzata dalla scenata che avrebbe potuto fare di fronte a tutti.
Lo incontravo in discoteca e ogni volta puntualmente mi nascondevo in privè dove non sarebbe potuto arrivare.
Alex era un personaggio controverso,mi odiava,almeno così diceva e poi trovavo sorprese nella buca delle lettere,una volta avevo trovato una rosa ed un biglietto con su scritto "ancora" un altra volta un peluche piuttosto grande con un secondo biglietto ed io sapevo perfettamente chi mandava quei "regalini" ma l'avrei continuato ad ignorare, non aveva minimamente l'intento di riconquistarmi o di tornare con me, lo faceva per prendermi in giro e divertirsi,questo era ciò che diceva a tutti ma nessuno in realtà sapeva quanto fosse malato nel suo modo di riapparire,solo io.
Ero l'unica ragazza per la quale impazziva,l'unica a conoscere ogni lato di lui e soprattutto a conoscere quello peggiore.
Pensavo di denunciarlo ma l'unica volta che ci provai,gli mandai un messaggio alla quale mi rispose suo fratello scusandosi da parte di tutti e pregandomi di non farlo.
Odiavo Alex e lo odiavo per davvero,l'aveva sempre vinta e non era giusto perché era da manicomio.
Io lo uccidevo ogni volta che lo ignoravo e avrei continuato ad ignorarlo da quel momento in poi,non reagii più alle sue provocazioni e lui capì che era tutto inutile,iniziò a farsi vivo molto più raramente,continuava a sentire la necessità di vedermi,ma ora non voleva farsi notare più di tanto,si era dato una svegliata.
La verità è che aveva iniziato a osservarmi in silenzio, cosa che facevo anche io e che avrei negato fino alla fine perché non gli avrei mai dato quella soddisfazione.