capitolo 6

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fares pov's

possiamo andare a casa tua?

caph: certamente

mi grattai il collo e alzai lo sguardo verso di lui che mi stava guardando dallo specchietto ma distolse lo sguardo appena mi vide riportandolo sulla guida. io mi affacciai al finestrino e mi morsi le labbra.

appena arrivati a casa entrammo e andammo nella sua camera. lui si avvicinò all'armadio dandomi una sua felpa e prendendone una per sè. me la misi e andammo in cucina. mi sedetti sulla sedia e prese due birre

- che facciamo?

caph: parliamo

- di che?

caph: di tutto

detto ciò parlammo per un bel po' di tutto in generale e mi stetti spensierato per un po'

-dobbiamo andare al bunker oggi?

caph: bello sono le 17 passate ormai è tardi in ogni caso. cosa facciamo?

- ci vediamo un film?

caph: certo

ci sedemmo davanti alla tv e prese il telecomando

mi imbabolai a fissare il vuoto ripensando a una cosa: pino dov'era andato? se ora fosse a casa mia? porca puttana no!

- caph devo andare a casa

caph: in che senso devi?

- torno subito

caph: devi prendere qualcosa?

- ho dimenticato il telefono

caph: ti accompagno io

arrivati a casa mia lui rimase giù io salii subito sopra e entrai lentamente in casa, menomale sembra vuota quindi lui non ce, mi avvicinai alla mia camera per prendere il telefono quando sentii un rumore e mi sentii morire

x: sei tornato

- me ne sto andando, che cazzo fai in casa mia?

pino: mi mancavi

si avvicinò accarezzandomi il viso e sentii il cuore battere fortissimo dall'ansia

mi baciò e si staccò

pino: io ti manco..

pino: ti manco?

io aprii leggermente la bocca per parlare ma le parole mi morirono in gola

pino: sei un bastardo. mi hai fottutamente fatto cacciare

- tu mi hai violentato

pino: in realtà ti è piaciuto lo so

mi tirò un leggero schiaffo e io mi allontanai

- merda devi andartene da casa mia

mi toccai la guancia

- mi devi lasciare stare c'è altra gente con cui puoi stare io voglio star da solo

dissi scostandolo per prendere il telefono ma mi prese per la maglietta e mi avvicinò al muro

pino: la devi finire di fare tanto il santarellino o giuro che ti tiro un pugno

- sei un coglione

mi tirò un pugno e glielo tirai anche io. probabilmente non se l'aspettava ma si incazzò tirandomi un altro, io gliene diedi uno ma lui fu pronto e mi prese il braccio spingendomi a terra e mettendosi sopra di me.

- devi toglierti

gli tirai un pugno e me ne diede uno

- smettila pino

pino: tu devi smetterla di essere rompipalle

- ma se sei in casa mia!

pino: dove cazzo sei stato?!

- ero col mio amico

pino: amico!

- scollati di dosso

pino: e se non lo facessi?

x: lo faccio io

appena notai la figura di caph appoggiata alla porta, emisi un sospiro di sollievo e pino si levò guardandolo male

pino: che cazzo vuoi tu, ancora!

caph: cosa vuoi tu caso mai

si avvicinò a lui lentamente, io nel frattempo guardavo ancora la situazione dal basso essendo letteralmente a terra.

- non...

mi sollevai leggermente

caph: forse una cosa non ti è chiara...

caph: ...lui non è tuo

si avvicinò fino a stare più vicino a lui

pino: allora non è nemmeno tuo!

caph: infatti non è mio cazzo

pino sembrava essere sul punto di tirargli un pugno ma caph sembrò capire il suo intento infatti gli tenne il braccio e glielo tirò lui un pugno (-3000 punti aura per pino)

caph: ti do 3 secondi per andartene prima che ti picchio

mentre pino se ne andava caph aggiunse un ultima cosa

caph: se lo provi a toccare un altra volta, sarò io a toccare te e non in senso come pensi tu, ma nel senso che ti ammazzo, coglione.

detto ciò chiuse la porta alle sue spalle e in casa calò il silenzio.

non potrei provare a fare cambiare le cose? ~ faresxcaphDove le storie prendono vita. Scoprilo ora