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Le letture di questo libro e anche degli altri stanno calando drasticamente perché Wattpad è un pochino morto... Giusto un po'.

Però, comunque, questa storia non verrà abbandonata, anzi, la scriverò lo stesso e cercherò di traumatizzarvi lo stesso.

Ringrazio la mia ragazza crazypersonUwU perché mi ha dato un sacco di idee per scrivere di questa famigerata notte all'inferno e niente.

Mitsu's pov perché altrimenti mi apre la gola

«Ricapitolando...» dice Daisy, controllando un blocco per gli appunti dove ha annotato le varie idee che ci sono venute per possibili posti dove andare questa sera.

«HAHAH! Se vuoi chiedi aiuto a me, che dell'inferno sono il re, guarda che recensioni ho qui su Yelp!» esclama Lizzy, imitando alla perfezione il Dio delle Paperelle di Gomma.

«Neh, le recensioni dovevano darle a me per aver creato la paperella che spara i fuochi d'artificio» commenta Ace.

«Ma giuro» concorda Amane, mentre guarda per terra.

«FATE ATTENZIONE, CAZZO!» esclama  la migliore amica di colei che - purtroppo - ha creato Irony, sollevando il suo block notes come per farsi vedere.

Ci giriamo tutti verso di lei, e poi inizia a elencare tutte le idee che abbiamo raccolto: andare alla fumetteria degli hentai, ascoltare un concerto heavy metal in un bar a caso, stalkerare Life e Winston, andare a infastidire Winston, suonare in mezzo alla strada, fare esplodere demoni random, provare a fare fuori Valentino, entrare in una libreria random, guardare Death e Husk che sono appena usciti...

No, un attimo, loro cosa ci fanno qui?

«Ma che...» mormora Calipso, scioccata dalla loro improvvisa apparizione sulla porta dell'Hotel.

«Porco Vox, è mezzanotte e mezza, cazzo avete da uscire e sbraitare?» chiede la demone, osservandoci.

«Stavamo giocando a poker e vi abbiamo sentiti mentre cercavate di scannarvi....comunque, io avrei un'idea» dice il gatto, con fare vagamente disinteressato.

«Ovvero?» indaga Ryan.

«È quello che penso io?» chiede Death, mentre delle catene attorno a lei disegnano quattro carte da gioco raffiguranti i semi, quindi: cuori, quadri, picche e fiori.

Husker annuisce.

Non faccio nemmeno in tempo a chiedere cosa intendessero che delle catene nere mi afferrano i piedi e mi trascinano sotto la strada.

Riappariamo dopo pochi secondi davanti ad un edificio nero, che sulla parete frontale riporta un'insegna luminosa con scritto "Casinò", attorno alla quale ci sono le carte da gioco sopra citate.

Mentre impiego qualche secondo per realizzare quello che è successo - ovvero, Death ha cercato di teletrasportarci davanti al casinò, riuscendoci, ma provocando un senso di terrore e angoscia dentro di noi - c'è Lizzy che sta urlando.

«Ogni tanto succede che ci siano reazioni del genere dovute al mio potere, ma non vi preoccupate, basta una cosa del genere» spiega le demone, appoggiando una mano sulla spalla della nostra amica «e tutto ritorna come dovrebbe essere. Non ringraziarmi.»

Lizzy si limita ad alzare le spalle, a mormorare qualcosa che suona vagamente come "Figo, me lo ricorderò" e poi si unisce al resto del gruppo, che sta entrando nell'edificio, seguendo le nostre guide, che sembrano conoscerlo molto bene.

Il suddetto casinò è strutturato in un'unica stanza, dove c'è di tutto: intanto, un bar che in confronto a quello di Husk è enorme, slot machine, tavolate dove la gente gioca a carte, roulette russe, e addirittura un dj set dove sparano musica J-Pop con il volume a mille.

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