La lezione era appena terminata.
"Ok ragazzi potete andare..."
Ci dileguammo verso la porta
"Tutti tranne lei signorina Olivia"
Mi fermai e aspettai che uscissero tutti.
Il signor Smith mi si avvicinò
"Signorina Olivia come lei ben sa, ci sarebbe la possibilità per lei, di impersonare il cigno nero nello spettacolo di metà stagione"
Annuii lievemente.
"Ma lei sa anche, che tutto ha un prezzo"
Iniziò a toccarmi nei punti più intimi.
E lì capii. Quello era il compagno di mia madre.
Come aveva fatto ad arrivare lì? Lo aveva forse mandato per controllarmi?
Non riuscii ad oppormi.
Iniziò a toccarmi insistentemente.
Ero abituata al tocco di quelle mani sporche di chissà quanti altri cuori spezzati.
Iniziò a spingermi all'indietro verso il muro dove mi fece sbattere la testa.
Persi un battito.
Io ero immobilizzata. Dal tronde se solo avessi osato muovermi mi avrebbe dato pugni e schiaffi fino a che non sarei morta dal dolore.
Mi abbassò il body lasciando il mio seno scoperto.
I miei capezzale si tesero e la mia pelle fu attraversata da un brivido.
Iniziò a mordermi il collo in maniera aggressiva.
Abbassai lo sguardo e vidi che mi aveva lasciato un livido.
Avrei voluto toccarlo per vedere se mi facesse male.
No, ormai non mi faceva male più niente.
Slacciò il mio gonnellino con una facilità disarmante. Cadde sul pavimento, e in pochi secondi, fu raggiunto dal mio body.
Ormai non respiravo più.
Mi ero detta che se avessi trattenuto il respiro magari avrebbe fatto meno male.
No, ormai non mi faceva male più niente.
Mi prese per le scapole e mi fece voltare verso il pianoforte prima di spingermi e ritrovarmi a novanta su di esso.
Mi strappò i collant e il rumore mi fece gelare il sangue.
Sentii la sua cintura slacciarsi e i suoi pantaloni abbassarsi.
Mi irrigidii.
Non volevo che lo facesse, ma non avevo scelta.
Dovevo scegliere se morire ripetutamente o morire una volta per tutte.
Non era facile scegliere.
Anche se in quel momento sarei voluta morire una volta per tutte.
In meno di un secondo mi ritrovai completamente priva di vestiti sotto il suo sguardo da tiranna.
Iniziò a penetrare dentro e fuori di me con veemenza.
Non riuscivo a tenermi in piedi. Le mie gambe stavano per spezzarsi.
In quel momento avrei voluto solo urlare.
E non per il piacere, ma per il dolore.
Nonostante fossero passati più di 10 anni continuava a fare male.
Finalmente mi lasciò in pace.
Mentre si rivestiva iniziò a parlarmi con nonchalance.
"Complimenti signorina Olivia. Lei ha ottenuto il ruolo di cigno nero nello spettacolo di metà stagione"
Andò via sbattendo la porta alle sue spalle.
Non fiatai.
Mi abbassai per raccogliere i miei indumenti e rivestirmi.
Nel rimettermi il body mi graffiti le braccia con le unghie.
Non ne fuori uscì sangue, ma la mia carne si lacerò.
No, ormai non mi faceva male più niente.
Corsi fuori per andare a rinchiudermi in camera.
Non appena chiusi la porta fui colta da un conato di vomito improvviso.
Corsi in bagno e vomitai tutto ciò che mi tenevo dentro.
Le bugie, le urla, i graffi, il sangue, gli abusi, l'anoressia, l'ossessione, la danza.
E l'amore tossico.
E in quel momento capii.
Ero incinta.
Vomitai ancora una volta solo al pensiero di poter portare in grembo il figlio di un mostro.
Era successo tutto un mese prima, quando pensavo che quella forse sarebbe stata l'ultima volta.
Anche in quel caso volli urlare fino a svuotarmi l'anima.
Non potevo saperlo con certezza dato che non avevo più il ciclo da quasi tre anni ormai.
Non c'è l'avrei fatta.
Sarebbe morto subito.
Perciò era meglio che nessuno venisse a sapere niente.
Sentii la porta del bagno aprirsi.
Sulla soglia apparvero Jada e Lexie.
"Cos'è questa puzza di morto?"
"Scusatemi, e che...non mi sento tanto bene"
Non mi sentivo affatto bene.
"Adesso potete lasciarmi da sola?"
Indietregiarono e chiusero nuovamente la porta.
Ero di nuovo rimasta sola nel mio silenzio.
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Danza fino alla morte
HorrorOlivia è un ballerina di danza classica fin da bambina. Danzare e la sua più grande passione, ma con il tempo è diventata un ossessione, che la porta a stare sulle punte 24/24. Pensa che la sua scuola ormai non sia più adatta a lei e al suo talento...