Primo Contatto

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È la primavera del 2163, cento anni dopo il primo contatto con i vulcaniani, un evento che ha avviato una nuova era di esplorazione e cooperazione interplanetaria. Oggi, la Federazione Interplanetaria di Scienze e Arti è un vivace crocevia di conoscenze e innovazioni, e Alex Kane ne è entusiasta. Camminando lungo i corridoi del campus, con lo zaino carico di libri e strumenti scientifici, Alex si sente immerso nella fresca luce del mattino. I raggi del sole, filtrati attraverso le vetrate, illuminano i corridoi con una brillantezza rinvigorente, e Alex non può fare a meno di sentirsi ispirato.

Il peso dello zaino sui suoi solidi stivali lo riporta a terra, ma non spegne il suo entusiasmo. Ogni passo è accompagnato dal leggero fruscio dei pantaloni cargo, scelti per la loro praticità e per la miriade di tasche che contengono piccoli attrezzi e gadget tecnologici. La giacca leggera, con il logo della Federazione Interplanetaria sul petto, gli dà un'aria di appartenenza e di orgoglio per essere parte di qualcosa di più grande.

Mentre si muove tra gli studenti, alcuni con uniformi ufficiali e altri con abiti casual, la sua figura risalta non tanto per l'abbigliamento, quanto per la combinazione di praticità e dettagli personali. Un piccolo emblema con un pianeta e una stella brilla discretamente dal suo zaino, un ricordo del suo sogno di esplorare l'universo. Il suo passo è sicuro, ma non arrogante, e il modo in cui saluta gli altri studenti, con un cenno del capo o un sorriso, riflette la sua natura amichevole e aperta.

Mentre Alex si dirige verso la sua prossima lezione, un rumore improvviso lo fa sobbalzare. Un'ombra scura appare di fronte a lui, e, con un'espressione da comico professionista, Mark Thompson emerge da dietro l'angolo con un grande sorriso e le braccia allargate come se stesse per abbracciarlo.

"BOOH!" esclama Mark con un'espressione esagerata e un tono che non lascia dubbi sulla sua intenzione di spaventarlo.

Alex scoppia a ridere, recitando un'espressione di sorpresa per l'occasione. "Mark, sei incredibile. Proprio non me l'aspettavo! Mi hai spaventato a morte!"

Mark ride, con il suo volto luminoso di divertimento. "Senza di me, la vita sarebbe decisamente più noiosa, non credi? Ah, aspetta! Voglio farti vedere l'ultimo aggiornamento sui droni da esplorazione!"
Alex scuote la testa, incuriosito. "sono tutt'orecchi!"
L'entusiasmo di Mark era simile a quello di un bambino mentre tirava fuori dallo zaino  un grosso quaderno, con i suoi studi, grafici e complesse formule matematiche: "guarda, ho perfezionato il sistema di accumulo solare e ottimizzato i sensori. I droni ora possono esplorare aree più ampie senza interruzioni. È una vera rivoluzione!"

Alex esamina i suoi calcoli ascoltandolo con attenzione: quegli appunti sono di facile lettura per lui dal momento che i due condividono parte delle materie dei loro rispettivi corsi di studi. Affascinato esclama: "Eccellente, vecchio mio! Hai reindirizzato la matrice di  distribuzione dell'energia e l'efficienza del tuo algoritmo di navigazione è... singolare! Non ci sarei mai arrivato!"

Mark fa un espressione lusingata. Ma poi Alex si lascia andare a un pensiero più profondo. "Sai, Mark, penso che noi stiamo scrivendo una parte importante della storia. Non una storia che si legge sui libri, ma una storia viva, che stiamo vivendo in tempo reale. Ogni giorno, con le nostre scoperte e le nostre innovazioni, stiamo tracciando una nuova rotta nell'universo. È magnifico pensare che siamo protagonisti di questa era di esplorazione e di scoperta."

Mark ride, scuotendo la testa con un sorriso complice. "Quanta passione! Se ci mettessi lo stesso sentimento che hai anche con le ragazze saresti lo studente più corteggiato dell'istituto. A proposito: hai visto la biondina della classe di xenobiologia?"

Alex sorride con una calma misurata. "In questa fase della mia vita non c'è spazio per pensare alle donne. Ho altre cose per la testa."

Mark fa una smorfia e gli dà un veloce solletico al fianco, ridendo. "Ah, già, prima il dovere, eh? Sei sempre il solito secchione! Eppure sei strano, sai? Non conosco persona più romantica di te, che trovi poesia persino nei numeri ma cosi disinteressato alle relazioni sentimentali.  Non riesci mai a pensare a nulla che non sia il tuo percorso di studi."

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