3. Un nuovo ruolo

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Una volta L mi ha raccontato il fatto che non risolveva casi per giustizia, ma per intrattenimento. Mi basta fare 2+2 per capire che anche se ci sono casi molto importanti e complicati ma non significativi e intriganti per lui, non gliene interessava nulla e per lui quel caso poteva anche risolverlo qualcun altro. Mi ha raccontato inoltre che per lui essere un detective è come un "livello avanzato" di un gioco. Forse è per questo che non tocca mai quel puzzle da 100.000 pezzi tutto bianco, semplicemente, lo aveva già risolto 10 volte e ora lo trovava noioso.

Gridai da una parte lontana da L della stanza.

«Fratellone! È arrivata una richiesta per un caso di pluri omicidio per te!»

«eh? Avvicinati, fammi vedere.»

Mi avvicinai con il PC in mano all'unica Fonte di luce in tutta quella stanza immensa emanata dal computer di L.

«Per chi è la richiesta?»

«Eh? Per te fratellone non capi- ah giusto, i tuoi "tanti detective"... È per *****»

Girò la testa verso di me con la sua solita espressione seccata.

«Ah, quel caso... Si, non mi interessa. Manda un messaggio dicendo che non mi interessa e di chiedere a qualcun altro.»

Ma come non gli interessa? Io l'ho letto e l'ho trovato estremamente interessante e intrigante!

«Peró... Sembrava interessante quando ci ho dato un' occhiata...»

«allora risolvilo tu.»

Si girò subito dopo verso il computer lasciandomi lì impalata.

«I-io?...»

«Si, e già che ci sei, non mi piace più il ruolo di quel "quarto detective più bravo del mondo", tanto sono sempre io. Prendi anche il suo ruolo.»

Ha detto una cosa del genere senza espressione! Come fa a dire cose simili, a rinunciare a un ruolo importante nel mondo con quel tono? Ero scioccata, lo ha detto con un impassibilità estrema! Ricevevo una reazione maggiore quando gli rubavo l'ultima fetta di torta alle fragole...

«Ma... È il tuo ruolo! Perché proprio a me?»

«Non mi interessava più quel tipo.»

«Però...»

«Stai forse rinunciando ad essere solo un gradino in meno di me? Te lo concedo perché le probabilità che tu possa mantenere quel ruolo anche alla tua giovane età sono dell' 85%»

Ero a bocca aperta. Non mi sarei mai aspettata che potesse dire quelle parole con tanta tranquillità!

«Ma se tu sei il primo detective migliore del mondo...»

Faccio una scaletta con le mani.

«...e io ora sono il quarto... Sono tre gradini più in basso di te e ce ne sono due di differenza...»

L sospirò e mi raggiunse con la solita espressione seccata. Proprio non ne aveva voglia di spiegarmi cose così semplici ma a quanto pare gli toccava. Mi prese i polsi e mi posizionò le mani in una certa disposizione, poi mise le sue all'estremità.

«Vedi...»

Alzò la mano più in basso.

«Tu sei qui: la quarta...»

«Ma fratell-»

«Odio essere interrotto, sia da cellulari che da persone, lo sai meglio di chiunque altro.»

Abbasso lo sguardo e annuisco. Intanto rimette a posto la mano e alza quella più in alto.

«Qui ci sono io: il primo. Sposta le mani.»

Faccio come dice e rimetto le braccia nella posizione che a me piace chiamare "a T-rex".

«Quelle che hai appena tolto sono due individui inestenti, fanno parte del primo, solo, in luoghi diversi. Quindi è come se non esistessero. Inizi a capire?»

Ero sbalordita, per la prima volta per lui non ero né di compagnia né un aiutante, ma mi considera già detective. Per la prima volta uno come lui mi valorizza. Mi stupisce il fatto che non mi abbia detto come suo solito: "arrangiati e capiscilo da sola", ma si era alzato e aveva iniziato a spiegarmelo pazientemente.

«Si, ho afferrato il concetto...»

«Quindi dato che quei due gradini di differenza non esistono, anzi mi correggo, fanno parte del primo, non ci sono gradini di differenza, sei solo più sotto di uno.»

Rimise a posto le mani nelle tasche.

«sei solamente più in basso di uno, e resterà così a vita, chiaro?»

Probabilmente può sembrare che mi abbia sminuito del fatto che non sarei mai stata più brava di così, ma invece mi aveva solo alzato l'autostima. Non voleva dire che non sarei mai migliorata, ma che non sarei mai peggiorata. Tutti siamo consapevoli che nessuno al mondo avrebbe potuto superare il famosissimo L, ma ciò voleva anche dire che nessuno avrebbe superato me apparte lui.

Ho gli occhi lucidi. Non stavo per piangere, erano lucidi di ammirazione, la persona che più ammiravo al mondo mi aveva appena valorizzata come mai, anche se a modo suo. Mi appoggiò la sua mano sulla testa.

«Và a risolvere quel caso se ti interessa tanto. Fallo a nome mio, in segreto.»

Si girò e tornò a contemplare il computer lasciandomi di sasso dietro di lui.
Sorrisi e corsi nella mia stanza a risolvere quella cosa tanto intrigante, anche se in meno di un giorno avevo già capito tutto. "Ora sono ufficialmente una detective..." Pensai. Ero a un passo dal diventare come colui che ammiro. Da lì ogni caso che non gli interessava lo risolvevo io.

Grazie L, per questa preziosissima opportunità.




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Messaggio a dall'autrice:

(Scusate se lo sto scrivendo alla fine)

In pratica se vi ricordate, L ha diversi ruoli come detective, ovvero i tre più grandi detective del mondo. (Se avete visto l'anime, per ricordarvi bene, avete presente quando L regala l'ultima fragola in cambio di un segreto? Ecco, quello era il segreto)
Ho voluto cambiarlo in maniera che fossero quattro. Il quarto l'ho chiamato "*****" perché ero a corto di fantasia. Potete immaginarci il nome che volete.

Scene fuori dalle telecamere con LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora