Capitolo 1

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Ci sono storie che iniziano con uno schema specifico, altre con la classica frase "c'era una volta" ma non questa, perché questa è la mia storia

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Ci sono storie che iniziano con uno schema specifico, altre con la classica frase "c'era una volta" ma non questa, perché questa è la mia storia.
Mi chiamo Ellen Miller e per volere dei miei genitori mi sono dovuta trasferire a Boston, ma
come al solito non conosco il motivo dell'ennesimo trasferimento.
Ed eccomi qui. Nuova casa, nuovo liceo, nuovi amici (forse) e tante altre cose.
Fisso la divisa scolastica stesa sul letto della mia nuova camera, quasi non mi viene un infarto.
Odio le divise così, con questa camicetta e questa gonna corta con giacca e cravatta. Pensano che sia un fottuto matrimonio?!
Entro in bagno e mi tolgo il pigiama, perdo 5 minuti a fissare il mio riflesso, guardo quei segni sottili rossi sparsi su di me. Decido di non pensarci e metto la divisa, metto anche gli stivali, zaino in spalla e scendo le scale.
<<Buongiorno>> mi dice mia madre, <<Ciao>> rispondo mentre prendo le chiavi della macchina, ed esco di casa.
Il tragitto per andare a scuola non è molto lungo, infatti tra una paranoia e l'altra eccomi arrivata.
Guardo le scale con ancora qualche studente sparso lì sopra, esco dalla macchina e mi avvio per le scale.
Ho gli occhi di tutti addosso e il vociferare "È quella nuova" non è che mi faccia rilassare molto.
Entro e vengo sopraffatta da voci alte e passi su passi.

E io regina delle sfortune potevo mai fare una bella figura appena entrata? No, sbatto contro qualcuno e cado a terra con lo zaino in faccia e quasi mezza nuda per la gonna alzata sulle cosce.
Porca puttana! dico tra me e me, quando mi tolgo lo zaino vedo una mano davanti a me.
Mi stavano porgendo la mano? Alzo la testa e vedo una chioma rossa. Gli prendo la mano e mi alzo da terra, <<Grazie>> dico aggiustandomi la gonna sulle gambe.
<<Figurati, io sono Megan>> si presenta sorridendomi. <<Ellen>> dico sorridendo.

<<Sei nuova? non ti ho mai vista qui>>
<<Si! sono appena arrivata. Bella figura vero?>> Dico ridacchiando, <<Si direi>> ride anche lei.
<<Stavo cercando la classe di storia, sai dov'è?>>
<<Si, vieni con me sono diretta anch'io li>> almeno una gioia stamattina.

Ci incamminiamo verso la classe di storia, <<Come mai sei qui?>> mi chiede Megan, ecco vorrei saperlo anch'io. <<Per volere dei miei genitori>> <<Ah ok>>. Tra una chiacchiera e l'altra arriviamo davanti ad una classe, <<Eccoci arrivate>> esclama Megan.

Entriamo e prendiamo posto, doveva essere una scuola per bene, sarà la classe di storia ma a me sembrano tutti drogati. Entrano altri studenti e prendono posto.

Fin quando non entra un gruppo di tre ragazzi, e la situazione inizia a scaldarsi, iniziano ad urlare, le ragazze a gonfiare i petti, ma che cazzo!

Sembra essersi trasformato in uno zoo con un branco di scimmie. Quando entra la prof la situazione si calma ed inizia con l'appello.

Appena arriva al mio nome, ovviamente tutta la classe mi guarda come se mi fosse spuntata una seconda testa. <<Ellen, sei nuova giusto?>> mi chiede la prof, <<Si>> rispondo semplicemente.
<<Che ne dici di dirci qualcosa su di te?>> porca troia lo sapevo, ovviamente non ho voglia di fare la solita presentazione ridicola, ma non ho scelta.

<<Mi chiamo Ellen, ho 17 anni e mi sono appena trasferita>> parlando francamente non so che dire, odio le presentazioni. <<Cosa ti piace fare nel tempo libero?>> <<Mi piace leggere>>
dico <<Mh! bene, ora che ti sei presentata direi di iniziare la lezione>> menomale.

La lezione di storia prosegue bene, la prof mi sta simpatica e dopo un'ora e l'altra le lezioni finiscono.

<<Come ti è sembrato il primo giorno?>> mi chiede Megan sorridendo, <<Bene, anche se non me lo aspettavo ma tutto bene>> dico nonchalance <<Mi fa piacere!>>
<<Anche se non ti nascondo sono felice di averti incontrata>> gli sorrido. <<Anche io ne sono felice>>.

***

Parcheggio nel garage di casa per poi scendere,
<<Sono arrivata>> silenzio tombale, mi guardo intorno e sono sola, bene. Lascio lo zaino in un angolo e corro al piano di sopra. Mi spoglio dalla divisa ed entro in doccia.

Metto il pigiama e mi stendo sul letto, quando mi arriva un messaggio. È Megan! guardo il messaggio dove c'è scritto

Ehi El! che fai?
          
                                           Ehi Meg! niente, tu?

Nemmeno io. Volevo dirti una cosa

                                                              Dimmi

Dopodomani c'è una festa alla confraternita, ti va di venire? ci saranno anche delle mie amiche.

Una festa? non che mi piacciano molto ma sarà un opportunità per conoscere nuove persone.

                                              Va bene, a che ora?

Alle 23, ti va di prepararci insieme?

                         Certo che mi va, vieni da me?

Va bene, a domani

                                          A domani! Notte Meg

Notteee

Dopo aver parlato con Megan poso il telefono sul comodino accanto al letto e cado in un sonno profondo.

SPAZIO AUTRICE

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SPAZIO AUTRICE...🥀

Ciao bellezze!, non me ne vogliate è la prima storia che scrivo. Fatemi sapere se vi è piaciuto il primo capitolo.

Ci vediamo bellezze❤️

La Rosa PerdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora