1. I wanna be your lover I don't wanna be your friend

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Wintershady,
27/10/2023


C A M I L A ☀️




Vi siete mai chiesti che cosa ci sia dopo la morte?

Io sì, sempre.

Me lo domando ogni volta prima di addormentarmi, prima di alzarmi dal letto, prima di prendere coraggio e guardare in faccia i volti familiari delle persone che amo.

Mi domando che cosa sia capitato a mia sorella Arabella, mi domando quali siano stati i suoi pensieri, le sue emozioni.

Era spaventata? Serena? Triste?

Si è sentita sola in quel momento?

Mi ha pensata?

Pensava che sarei corsa a salvarla? O almeno, lo sperava?

Queste domande mi perseguitano come un infinito loop. Mia sorella Arabella è morta e io mi sento come se la colpa fosse la mia, come se la sua assassina fossi proprio io, la sua dolce sorellina.

Ma la realtà è ben altra: l'unica assassina in questa storia è Arabella stessa, lei ha posto fine alla sua vita. Lei ha deciso di farla finita, o almeno è quello che si dice.

Il caso di mia sorella è stato chiuso da un sacco di tempo come un presunto suicidio, ma nel profondo del mio cuore so che una verità non detta si cela dietro a qualcosa di più grande di noi.

Arabella era un'anima vivace, amava il mondo e amava vivere; la famiglia era la cosa più preziosa alla quale tenesse, il fine settimana era il momento più atteso delle sue giornate perché si elettrizzava al pensiero di fare festa dalla mattina alla sera. A scuola, non era altro che la ragazza più bella e dolce di tutti gli alunni, ma nonostante ciò era un'adolescente e si sa che noi ragazzi cresciamo con pane e nemici tra i denti. Che mia sorella fosse molto invidiata da un sacco di ragazze, era più che evidente, il suo era un carattere solare ma bastava anche un piccolo dispetto per farla scattare e poteva diventare la persona più temuta al mondo. Pensare che qualcuno di loro l'abbia uccisa è da folli, ma io ho perso mia sorella, la mia ragione di vita e quindi non posso escludere nessuna opzione.

Vorrei far un grosso casino, urlare come una matta e cercare incessantemente la persona che ha eliminato dalla mia vita la mia sorellona.

Ma non posso.

Sin da bambina mi hanno insegnato che fare scenate non porta a nulla. Faccio parte della famiglia più aristocratica di Wintershady e questo per me vuol dire rimanere sempre in riga e obbedire a qualsiasi ordine dettato dai miei genitori.

E uno di questi ordini è: non proferire mai più parola sul caso di Arabella.

Inizialmente mi infischiavo delle loro leggi, ero convinta, e lo sono tuttora, che Arabella non si fosse suicidata. Questa mia fede ha creato perplessità intorno ai cittadini di Wintershady, credevano che fossi una stupida bambina traumatizzata che parlasse a vanvera.

Per questo i miei genitori mi hanno dovuto tacere e hanno severamente proibito la parola "Arabella" dalle nostre bocche.

A volte penso fermamente che a loro non gliene importi nulla della loro stessa figlia, sono più concentrati sulla fama e sui guadagni. Li vedo sempre sorridenti e pacifici come se nulla fosse successo, come se non avessero perso una figlia.

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