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DITE "CHEEEEESE"

James aprì la portiera della Escort e allungò una mano verso Grace, aiutandola a scendere.

L'ultimo pomeriggio in cui si erano visti le aveva proposto di uscire insieme. Era consapevole che la richiesta fosse un azzardo, ma ne aveva sostenuto il rischio. E aveva provato a sé stesso di aver fatto bene, perché Grace, dalla sua risposta, non aspettava altro. Si era arrovellato a lungo su dove portarla fuori, non voleva ricadere nella banalità. Dopo aver esaminato a lungo le idee più originali, che come fuochi d'artificio sparati in cielo si accendevano nella sua testa, aveva compiuto la sua scelta.

Quando Grace vide l'infinità di giostre che costellavano il campo, si stropicciò gli occhi estasiata. «Oh James, ma è bellissimo! Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere.»

«Ho pensato a qualcosa di diverso, come vedi. Questa fiera merita un sacco, ci sono venuto anche gli anni passati e ha regalato sempre grandi emozioni.»

«Sappi che ora che mi ci hai portato, non avrai via di scampo! Voglio salire su più giostre possibili. Andiamo!» Lo prese per mano e trotterellando lo trascinò verso la biglietteria all'ingresso.

Ogni anno tra fine giugno e inizio luglio si teneva la festa cittadina, con tanto di luna park. Era attesa con entusiasmo sia dai molti studenti della città sia dalle famiglie, che si recavano volentieri con i figli più piccoli al seguito. Cartelloni pubblicitari erano affissi dappertutto sulle vie principali e venivano distribuiti volantini con buoni omaggio per le giostre. Il luna park, montato nell'arco di un paio di settimane, occupava una vasta area verde in periferia ed era arricchito di bancarelle e food truck.

Quando varcarono la soglia del parco divertimenti, sormontata da una scritta a caratteri cubitali, si aprì davanti a loro un paradiso di festa. Le luci delle giostre lampeggiavano a intermittenza generando un connubio di effetti cromatici al neon, che inghiottiva le frotte di persone in movimento attorno alle attrazioni. Schiamazzi di bambini, un mormorio di sottofondo e musica al massimo componevano la parte acustica del luna park.

James avvampò. Scariche di dopamina gli fiammeggiavano da capo a piedi. Grace non lasciava più la mano dalla sua, conducendolo lungo i percorsi prestabiliti attraverso i quali si accedeva alle giostre. Quella sera la trovava ancora più bella, nei suoi jeans a sigaretta e camicia leggera. Ne era ammaliato. Si guardò intorno, sentendosi molto piccolo di fronte alle monumentali attrazioni che li circondavano, e notò diverse facce note: ragazzi dell'highschool o universitari della città.

Sarebbe stata una buona idea ritornarci con Jeff. "Sicuramente gli piacerà... le giostre lo divertono molto", ritenne. Improvvisamente si ricordò di Ellen. Pregò di non incontrarla: se per caso l'avesse visto insieme alla sua nuova fiamma, era sicuro che avrebbe fatto una scenata.

La giostra a seggiolini lo distolse da quei pensieri. Ruotava su sé stessa come una centrifuga e le lunghe catenelle a cui erano agganciati i seggiolini con sopra i partecipanti penzolavano nel vuoto. Nessuno era ancora riuscito a prendere la bandiera posizionata in alto.

«Facciamo un giro? Dobbiamo conquistare il trofeo!», gli disse Grace.

Finita la corsa, James si sedette dietro di lei, pronto a dare battaglia, e fu bloccato al posto tramite le barre di sicurezza. La giostra iniziò a girare, acquistando velocità. Risultava difficile afferrare la bandiera perché il giostraio la sollevava tirando una cordicella ogni volta che un concorrente ci si avvicinava notevolmente. Mentre turbinavano nell'aria, James urlò a Grace: «Ora la prendiamo! Provo a darti una spinta». Si appese al seggiolino di lei, posto davanti al suo, e gonfiò i muscoli. Quando con la rotazione della giostra si materializzò la bandiera, si preparò a lanciarla. Calciò con forza il seggiolino di Grace, dandogli slancio. Lei si proiettò in avanti, estese il braccio verso l'alto e, anche se la bandiera oscillava e fu alzata in quel preciso istante, riuscì ad afferrare il trofeo. Entrambi esultarono di gioia. Quella vittoria era un segnale importante. Ogni cosa con Grace al suo fianco sarebbe stata possibile.

Summer 98Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora