3)ERRORI

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<<Sei molto bella oggi>>
Ero uscita con Jackson ed ero molto felice
Arrossii,poi lo guardai mentre finiva lo zucchero filato sul suo bastoncino.

Lo guardai con aria di sfida,
<<Montagne russe>>

<<Come scusa?>>

<<Si beh perché no?
Facciamoci un giro!>>gli proposi.

<<Tutto per te principessa>>

<<Ah...>>
Ci fu silenzio...poi io aggiunsi

<<Addirittura Principessa?.>>

<<Hai ragione,infatti non lo sei...>>disse lui
<<Non hai sangue reale,ma sei la mia principessa>>
Aggiunse,poi mi lasciò un bacio zuccherato sulle labbra,facendomi arrossire da quel suo gesto cosí inaspettato.

<<Montagne russe?>> Ripropose lui
E io mi alzai prendendolo per mano verso le giostre.
Si magari era una cosa da bambini,ma era una cosa meravigliosa.
E mentre tra me e Jackson le cose andavano per il meglio,io e Mike avevamo ancora qualcosa da risolvere.

<<E quindi fammi capire bene>>mi disse Taylor
<<Sei andata sulle montagne russe con Jackson>>
<<Si riesci a crederci?>> Gli chiesi,accorgendomi poco dopo lo sguardo invidioso che Charlotte mi stava facendo.
Charlotte era una ragazza che si era aggiunta da poco al nostro gruppetto,aveva i capelli rossi naturali,portati a caschetto,con una graziosa frangia che gli ricadeva sugli occhi verde smeraldo.
Taylor andò avanti
<<E con Michael ancora nemici?>>
Arrossìi un pò,e non seppi neanche io perché...
<<Beh io non lo so,secondo me é solo un pò timido...e permaloso...>>
Scoppiò una risatina tra le ragazze,poi cambiarono discorso,finendo su quanto fosse bello il professore di fisica.

Cacchio fisica!! Avevo il compito domani!
<<O mio dio ragazze é tardi!! Devo andare a studiare per domani ho il compito di fisica.>>
<<Su vai che sei fortunata domani stai con quel bellissimo professore>>finí per me Taylor e io me ne andai cercando di sbrigarmi.
Passando davanti ai corridoi dei dormitori, mi accorsi che Michael aveva lasciato la porta del suo aperta,coriosa come sono,entrai chiedendo permesso.
Aprii la porta e me lo ritrovai davanti,per terra,appoggiato al muro,non del tutto cosciente,gli occhi azzurri cosí penetranti erano socchiusi,e i capelli mossi dai ricci indomabili che gli oscillavano davanti agli occhi, gli ricadevano sulla fronte.
Ma soprattutto pieno di lividi e sporco di sangue in faccia.
Chiusi la porta e mi avvicinai a lui in fretta,preoccupata.
<<Mike!>>
Non mi rispose.
<<Michael,cosa hai fatto?>> Chiesi terrorizzata.
Lui stavolta si girò verso di me e mi riconobbe.
<<Violet vattene>>riuscì a dire tra un colpo di tosse e l'altro.
<<Oh no,non esiste. Michael, cosa é successo?>> Chiesi impaziente.
Lui abbassò lo sguardo,poi si asciugò il sangue che gli stava colando dalla bocca con il dorso della mano.
<<Beh, direi che le ho prese.>> Disse lui sorridendo.
Andai in cucina e presi il kit medico. Sapevo che era lì perché ogni dormitorio ne ha uno.
<<Ok adesso facciamo una cosa,mentre io ti medico tu mi spieghi cosa é successo.>>
Lui buttò gli occhi di lato.
<<Non credo propr- ahia!>>
Disse lui mentre cercavo di disnfettagli la ferita sullo zigomo.
<<Stronza!>>mi disse.
<<Da chi le hai prese?>>dissi mentre gli passavo il ghiaccio da mettere sui lividi.
<<Direi che é stato un pareggio...>>
<<Mike!>>lo sgridai.
<<Potrebbe essere stato Miles...>>
Non risposi, sembrava una gran cavolata.
<<Ok é stato lui...e altre sei persone...>>
Sgranai gli occhi.
<<E sei ancora vivo?>>
<<Eih! Ma per chi mi hai preso?>>rispose lui offeso.
Io ridacchiai e cominciai a fasciargli le mani con tutta la delicatezza che avevo.
Ma guarda tu questo,ci mancava il combattente.
<<Mike, perché ti hanno picchiato?>> Chiesi...avevo tremendamente paura della risposta.
<<Non posso dirtelo...>>
E il mondo mi crollò addosso,sentii il mio cuore spezzarsi e tutto intorno a me svanire.
Una lacrima mi rigò la guancia.
<<Violet?>>Mi richiamò lui accorgendosene.
<<Loro...lo hanno fatto per me..é stata colpa mia...>>Dissi con voce tremante.
<<No ma che stai dicendo su.>> Rispose lui ma non mi distrasse per niente,ormai avevo capito che era colpa mia.
<<Se solo non gli avessi dato palo,se gli avessi chiesto scusa,se ti avessi impedito di intrometterti,mi disp->>
Mi abbracciò,all'improvviso.
Mi persi tra i pensieri, se solo qualcuno mi avesse abbracciato cosí mentre i miei genitori litigavano,mentre io piangevo in camera mia. Se solo qualcuno mi fosse stato accanto magari adesso riuscirei a sopportarlo e riuscirei a guardare in faccia i miei. Magari riuscirei a non provare rabbia o tristezza per il fatto di non aver mai provato la sensazione di avere due genitori che si amano,che non discutono davanti a una bambina di sei anni.
Piansi e lui mi strinse a se.
<<Dispiace a me trottolina>>
Disse lui dopo un pò.

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