1:Potrei vendere un rene

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Vivendo in tre in un appartamento costruito per una persona, a mala pena due se si sta stretti, si impara a capire in maniera profonda e significativa il vero e ultimo concetto della parola privacy.
Una parola molto importante se chiedete a Chuuya.

Nella sua vita attualmente questo concetto manca.

Si impara anche a sentirsi claustrofobici, ma questo è un altro dettaglio...

Tachihara, Gin, e Chuuya, vivono assieme in questo suddetto appartamento (definirlo appartamento non è molto appropriato, il termine più adatto secondo Chuuya è "cazzo di sottospecie di cantina per ratti") da esattamente 6 mesi e 4 giorni, e nessuno di loro riesce o vuole restistere anche solo un giorno di più in quella gabbia di matti.

Erano giunti alla soluzione di vivere insieme per risparmiare ed aiutarsi a vicenda, e dato il fatto che erano amici da anni, che tutti e tre lavoravano nello stesso posto, e soprattutto che tutti e tre erano, e sono tuttora, miseramente poveri, sembrava davvero la soluzione migliore... quindi quando Gin e Tachi si erano trasferiti in quel luogo obbrobrioso, Chuuya si era unito a loro.
Ora però tutti e tre hanno imparato che c'è qualcosa di molto più importante dei soldi e del risparmio. Qualcosa chiamato spazio vitale, che ormai ognuno di loro anela più dell'aria.

Ad essere più precisi in realtà il problema non si estende esattamente a tutti e tre allo stesso modo, o meglio, tutti avevano chiaramente bisogno di più spazio vitale, ma chi più e chi meno, considerando il fatto che Tachihara e Gin sono una coppia, e beh...Chuuya non ne fa parte ovviamente.

Per queste ragioni poco meno di una settimana fa si è giunti alla conclusione che è arrivato il momento di trasferirsi.

Non tutti insieme ovviamente.

Tachihara e Gin si sarebbero trovati un appartamento tutto per loro, e Chuuya anche a sua volta.
Ci sarebbe l'opzione in cui o Chuuya o la coppia restasse nel loro attuale "appartamento"e che solo uno si trasferisse, ma siamo onesti, piuttosto sarebbe meglio dormire sotto un ponte o su delle panchine... e questo non è sarcasmo purtroppo.

Tutta questa concatenazione di eventi dunque, ci porta all'attuale presente, in cui Chuuya esasperato da un cliente, sente che sta per perdere i nervi e compiere un omicidio. Uno violento. Molto violento.

Questo purtroppo a Chuuya capita abitualmente ormai.
Nel locale, se così lo vogliamo chiamare, in cui Chuuya lavora, è pieno di tizi loschi e pervertiti di qualsiasi età e in cerca di svago.
Svago che in genere trovano si, ma nelle belle ragazze e ragazzi che si trovano al centro del locale, nelle loro postazioni, che ballano, facendo il loro lavoro.

Non in Chuuya. Che si trova al bancone, non balla, e certamente non ha voglia o intenzione di intrattenere nessuno.

Certe persone tuttavia non sembrano possedere abbastanza neuroni per capire una cosa tanto semplice e ovvia; resa ovvia oltre che dalla pura logica, anche dall'espressione che Chuuya porta ogni volta che ciò succede in volto.
Ecco, quella si che è una cosa ovvia. Perché allora nessuno sembra capire niente in ogni caso?
Davvero non lo capisce... cosa pensano, che voglia fare il difficile?? Beh no, quell'espressione omicida e allo stesso tempo disinteressata e annoiata è assolutamente autentica. Mano sul cuore, può giurarlo su qualsiasi cosa, persino sul suo cane se solo ne avesse uno.

"Andiamo tesoro, ti sto offrendo un drink, sei così timido da neanche guardarmi? Tranquillo, io non mordo mica!" Il vecchio bavoso qui presente ha provato ad offrirgli qualcosa per gli ultimi 3 minuti circa, e Chuuya già si sente il crimine salirgli nelle vene. Pace, calma, e tranquillità. Non può fare di nuovo una scenata.

Finalmente, all'ennesimo richiamo dell' uomo, si degna di rispondergli senza neanche guardarlo, mentre si mette ad asciugare dei bicchieri.
"Mh, buon per lei, io si invece" sta cercando con tutte le sue forze di non mostrare la sua irritazione e continuare a fare il suo lavoro in tranquillità.

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