Emily - Samuel. Capitolo 3

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"La rabbia è solo una codarda estensione
della tristezza.
E' molto più facile essere arrabbiato con qualcuno
piuttosto che dirgli che sei addolorato"
(Alanis Morisette)

EMILY

                                          EMILY

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""Che mi prenda un colpo!""

Questa sarebbe la casa di Carlo? Il mio taxi aveva impiegato circa 3 minuti a percorrere un lungo vialetto alberato per arrivare alla stratosferica villa, immersa completamente nella natura che mi avrebbe ospitato quest'anno.

""Solo per darvi un'idea, avete presente la villa di proprietà del professor Charles Xavier degli X-Men? Bene, allora immaginatevi di trovarvi proprio davanti al suo ingresso, solo che ad attendervi all'esterno del vialetto non c'è Logan (apro parentesi sono una fan della Marvel ed ogni riferimento e' puramente casuale), bensì un uomo di mezza età, vestito come un pinguino che credo proprio sia il maggiordomo o qualcosa del genere. Più tardi giuro che vi aggiornerò. Questa sembra proprio una candid camera questa! (Ho sempre sognato poterlo dire.""

Apparte questi piccoli, non tanto piccoli dettagli, arrivata si palesò sulla soglia d'ingresso una bellissima donna bionda, capelli lunghi appena acconciati, occhi azzurri, corporatura minuta, vestita di tutto punto che sembrava uscita dal catalogo di Vogue, Amanda, che si slanciò verso di me in un caloroso abbraccio come se mi conoscesse da una vita, iniziando a parlare a raffica senza darmi neanche il tempo di rispondere:

«Tesoro, benvenuta, come è andato il viaggio? Hai fame? Sei stanca? Ma guardati, sei identica a tuo padre, avete gli stessi occhi, lo stesso nasino all'insù, sei proprio diventata una bella signorina.
Forza accomodati, non fare la timida, questa è anche casa tua, Lussy e' nella sua cameretta e non vede l'ora di abbracciarti e finalmente conoscere sua sorella, tuo padre sarà di ritorno a breve e la testa calda di mio nipote sarà qui a momenti.»

Una volta che avevo varcato la soglia, Amanda da buon Cicerone, comincio' a mostrarmi la villa ed io dallo stupore non avevo più aperto la bocca.
Che si entrasse dal portone principale o dalla zona cucina si aveva l'impatto su un grande ambiente aperto composto da una cucina moderna molto ben attrezzata e da una zona living arredata con divani super alla moda, questo grande ambiente era stato diviso al centro da un camino in stile moderno e, grandi vetrate sostituivano completamente i muri mettendo in contatto diretto l'interno con lo spettacolare esterno della proprietà.

Non avevo mai visto dal vivo tutto questo lusso, solo nei miei romanzi e film preferiti, e adesso la mia curiosità mi stava uccidendo perché volevo proprio vedere la mia camera, e, mentre dalla zona living ci eravamo avviate verso un piccolo corridoio che pensavo portasse alla zona notte, sentii euforicamente gridare il mio nome ... "Emilyyyyyyyyyyy" ...

Ed eccola lì, la mia Lussy. Bellissima, una ragazzina minuta, capelli lunghi e neri, lentiggini e occhi verdi, praticamente la mia fotocopia solo che io portavo i capelli a caschetto ed ero bionda, tinta per la precisione. Neanche il tempo di salutarla, che, si attaccò al mio collo come un piccolo koala, iniziando a parlare e a farmi una miriade di domande con gli occhietti lucidi:

Un amore inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora