Emily. Capitolo 4

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È un atteggiamento prudente
non fidarsi mai di quelli che ci hanno
ingannato  anche solo una volta (Cartesio)

             EMILY

Ebbene sì, qualcuno lassù ce l'aveva con me

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Ebbene sì, qualcuno lassù ce l'aveva con me.
Ero furiosa, o meglio irritata, si irritata era la parola giusta. Ero salita di corsa in camera mia perché non avrei retto altri minuti in presenza di quel maschio alfa. Non ero riuscita neanche a farmi uno spuntino accidenti. E tutto per colpa sua! Mai e dico mai mi sarei immaginata di poterlo rincontrare e per di più scoprire che saremmo costretti a convivere insieme un anno nella stessa casa e per giunta al college.

Che qualcuno mi aiuti!

Quel ragazzo mi mandava fuori dai gangheri, un'egocentrico che adorava essere al centro dell'attenzione, delle donne soprattutto.
Voi sicuramente starete pensando ... -Emily lo hai visto due volte e pensi già di conoscerlo e poterlo giudicare?-

No, avete ragione non ero nessuno per farlo, ma raramente il mio sesto senso sbagliava e, vi prometto che se fosse stato cosi sareste i primi a saperlo in anteprima... ma diciamocela tutta e, di questo non potrete contraddirmi, era sicuramente il mio opposto.

""Sono una ragazza molto riservata, non amo stare al centro dell'attenzione, sono acqua e sapone e senza "grilli per la testa" ma, rispetto alle mie coetanee, non sono un'esperta in materia di ragazzi.

Ad oggi ho avuto solo una storia e per giunta finita male. Lui si chiamava Davide, (si chiama tutt'ora perché è sempre vivo) affettuoso, sempre molto premuroso, siamo stati insieme per circa due anni, (mi domando ancora come ho fatto, vabbè tralasciamo l'harakiri) non mi sono mai spinta con lui oltre i classici preliminari e ad oggi direi per fortuna, visto che l'ho scoperto durante una festa di compleanno a letto con Greta la mia ex migliore amica.

E chissà da quanto andavano avanti ... Dopo quest'episodio mi sono chiusa ancora di più in me stessa e non mi sono più fidata del genere maschile che ha continuato a deludermi. La cosa positiva? La mia verginità ancora intatta.

Sono partita con la consapevolezza di pensare solo a me stessa, ai miei studi, a quello che mi fa stare bene e sorridere, non voglio più assecondare le altre persone per renderle felici, perché ora voglio essere io felice.
Me lo merito, merito di essere amata e perché no, di trovare una persona che mi metta al primo posto nella sua vita e che mi dia quella sicurezza che ad oggi mi sono sempre dovuta sforzare di darmi da sola.
Ho bisogno di sognare due braccia da chiamare casa quando all'improvviso ti senti scoppiare.

Merito qualcuno con cui poter essere fragile senza paura di risultare debole, qualcuno a cui mostrare le mie paure, i miei difetti perché lo ammetto ne ho tanti.
Vorrei sentirmi speciale!""

Continuando a disfare le mie valigie e, una volta sistemati tutti i miei vestiti, naturalmente in ordine di colore (vi domanderete: - ha senso dividere per colore?- Assolutamente, in questo modo individuerete a colpo d'occhio ciò che vi serve!), accesi il mega stereo posizionato sopra la mia scrivania e, con la musica a tutto volume sulle note di "shake it off di Taylor Swift", mi fiondai nella mia cabina doccia.

Un amore inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora