Luna Park

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Mentre mi stavo piastrando i capelli, mio padre Son Gohan, entrò in camera senza bussare. Gli lanciai subito un'occhiataccia, mentre lui mi guardava con aria confusa. Con tutta la calma del mondo, gli ricordai per la centesima volta che doveva bussare prima di entrare. Lui sbuffò, tornò indietro e bussò alla porta, rientrando. Gli rivolsi un'altra occhiataccia.

Affranto, mi disse: "Che c'è? Ho bussato."

Trattenendo una risata, gli risposi: "Devi aspettare che io ti dia il permesso."

Lui borbottò qualcosa e ripeté il rituale. Bussò di nuovo e mi chiese "gentilmente" se poteva entrare. Avevo una gran voglia di rispondergli di no, ma non volevo provocarlo ulteriormente. Quando entrò, lo abbracciai. Non si aspettava quel gesto e mi guardò sorpreso: "Grazie per sopportarmi."

Mi sorrise e disse: "Ah, quindi lo capisci che sei insopportabile, piccola peste."

Stava per scompigliarmi i capelli, ma intuii il suo gesto e mi scansai. "Mi sono appena piastrata i capelli, non ti azzardare a scompigliarmeli!" gli dissi, allontanandomi. Papà sospirò e si sedette sul mio letto. Rimase in silenzio per qualche secondo, poi mi disse: "Pan, ascoltami bene. Tu resterai per sempre la mia bambina, ma capisco che stai crescendo e devo lasciarti i tuoi spazi."

Si avvicinò al mio orecchio: "Ma se scopro che ti sei trovata un ragazzo e ti stai facendo bella per lui, io lo ammazzo. Sei troppo piccola per averne uno." Arrossii: "Papà, ma che discorsi fai!" Lui sorrise dolcemente: "Vedi, tesoro, ho capito che ne combini una dopo l'altra e che è meglio se ti tengo d'occhio."

Gli feci una linguaccia e poi misi il broncio. Papà mi pizzicò una guancia e si chinò alla mia altezza, guardandomi negli occhi: "Puoi protestare quanto vuoi, ma il mio compito è proteggerti e essere anche un po' iperprotettivo. Ricorda che sono tuo padre e, anche se sei testarda come tua madre, devi ascoltarmi. Non voglio che ti accada nulla di male. Comunque, ora ti lascio preparare in pace."

Si diresse verso la porta, poi si fermò e mi disse: "Ah, tesoro, ricordati che se non sei a casa per le 11, ti verrò a prendere io." Mi fece l'occhiolino e chiuse la porta prima che potessi controbattere... quel suo occhiolino alludeva al fatto che mi avrebbe messo molto in imbarazzo .

Rassegnata, controllai l'orologio. Mancava un'ora al mio appuntamento con Bish. Bra mi chiamò, dicendo che lei e sua sorella maggiore, Sakura, erano pronte a fare le mie "stalker". Il loro compito era sorvegliarci ed evitare che combinassi guai. Bish mi aveva invitato al luna park subito dopo avergli insegnato a volare. Era la prima volta che qualcuno mi invitava ufficialmente a uscire; di solito ero io a fare il primo passo, per poi essere scaricata...😤 (Informazione che non deve mai arrivare alla mia famiglia, soprattutto a mio zio Goten.)

"Quindi mi sono detta, perché non accettare?"

E ora eccomi qui, con Bra al volante, Bish svenuto e Sakura travestita da orso... che non riesce più a togliersi il costume. E poi, abbiamo la polizia che ci insegue.... Ah, un'ultima cosa... NON HO RISPETTATO IL COPRIFUOCO. Potrebbe andare peggio di così? Lo scoprirete nel prossimo capitolo.

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Personaggi poco conosciuti:
Bish: personaggio apparso in DBGT
Sakura: personaggio immaginario, sorella maggiore di Bra inventato da una mia amica che ringrazio per avermi permesso di citarla❤️ @sideradragon

le avventure di Son PanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora