Ti  sei mai sentito in colpa?

Ti sei mai sentito sbagliato?

Hai mai provato dentro di te quella sensazione che ti fa dire "cosa cazzo sto facendo? Cosa cazzo sto pensando?"

Un po' come se una linea retta, quella che hai cercato di mantenere per tutta la vita e che ti dava sicurezza e concretezza, venisse improvvisamente spezzata facendoti percepire che dentro di te si cela un qualcosa di inaspettato... Qualcosa a cui non eri minimamente preparato...

E ti lascia a terra questa sensazione perché per quanto vorresti solo correre e nasconderti da qualche parte, ignorando che quello che è avvenuto sia realmente avvenuto, sai che non puoi farlo e che ormai, come direbbe il mostro di fronte a lui, sei "fottuto"

Mostro...

A volte me lo sono chiesto sai? Chi fosse più mostro fra noi due.

Tra chi ha la faccia sconvolta dall'ira, in mezzo ad un corridoio pieno zeppo di gente ad osservare l'umiliazione e la rabbia sul viso di Izuku, oppure io che me ne sono rimasto rintanato nel mio angolo buio e...ed ho sorriso.

Perché è da quando ci siamo sfidati tra classi, con me come jolly per cercare di capire a quale classe fossi più "portato", che aspettavo un momento come questo

325 giorni...11 ore ... 27 minuti...

Il corpo di Izuku avvolto dalle fruste nere ed il panico che si mescolava alla paura per questo nuovo quirk così inatteso e così ingestibile

Uraraka al suo fianco che cerca di calmarlo, con ben poco successo, e Katsuki Bakugou che lo osserva dal basso con un misto di paura e di ,forse da quello che ho percepito, fastidio.

I professori che non sanno nemmeno da che parte iniziare per provare a calmarlo, con lui che urla sempre di più incapace di gestire quei serpenti di ebano, e la mia bocca che finalmente si apre come se non aspettasse altro

Il mio momento...

Il mio Start...

Il preciso istante in cui ho deciso di uscire dall'ombra dell'anonimato ed urlare a piena voce un nome

Il SUO nome...

E l'ho sentito sai?

Ho sentito dentro di me una scarica di adrenalina che non aveva nulla a che fare persino con quando ho rischiato la vita o con quando avrei voluto togliermela  la vita

Ho sentito il suo nome uscire fuori dalla mia gola e Dio...

Quando i suoi occhi si sono girati verso di me, di ME, e mi ha risposto...

Quando ho visto quel mezzo sorriso rivolto a me, ed a me soltanto, ho percepito con spietata precisione che ormai ero perso..

Perso per lui...perso IN lui...

E di nuovo oggi, proprio come allora, le mie labbra fremono per fermare quella scena e fargli capire che io ci sono, che io ci sarò SEMPRE a proteggerlo quando perderà il controllo di sé stesso

E non solo per questo...

Perché quando la mano di Katsuki Bakugou si alza, l'angolazione e l'espressione di chi vuole colpire e SA come farlo, non posso fare altro che fare un passo avanti e sussurrare di nuovo quel nome

"Midoriya..."

E sai...

Forse avrei dovuto dirtelo prima e forse, conoscendo questa cosa, non proverai più empatia verso di me e verso il mio dolore...

Ma io SAPEVO che sarebbe successo e lo sapevo perché è a causa MIA se è successo...

Ma io non ho fatto nient'altro che dare una spinta...una sola piccola, ed innocente, spinta...

Ed è stato fin troppo semplice far dimenticare a Kirishima Eijirou che quello che stava baciando, davanti agli occhi sconvolti di Izuku, era in realtà il suo migliore amico

Ma no...non date tutte le colpe a me perché sapete ...

Io forse ho davvero tirato via il freno dalla sua mente e l'ho costretto a fare quel gesto

Ma l'unica cosa diversa da ciò che fanno di solito, nel buio a strisciare proprio come me, è stato farlo davanti a tutti...davanti a LUI.

Ed ora che hanno perso entrambi il controllo, con Izuku che ha urlato fino a farsi mancare la voce e che ora resta in silenzio ad aspettare un colpo che io non permetterò che arrivi, sembra quasi poetico il momento in cui il cavaliere esce a spada sguainata e si prende cura della persona che ama...

"Midoriya..."

Una mano tesa...

Occhi carichi di lacrime, di rabbia e sgomento, e finalmente quei piedi che si muovono verso la direzione giusta...

Si...

Verso di me...

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