CAPITOLO 3

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<<Rachel svegliati>> Sento dire da una voce, ancora mezza addormentata cerco di aprire gli occhi e ritrovo a due centimetri da me il viso di Ev.

Spaventata, tiro un urlo, non mi sarei mai immaginata appena svegliata di trovare una persona che mi fissa con occhi da psicopatico, come quando i miei gatti cercano di svegliarmi miagolando, ma non ci riescono.

Evelin allora subito si sposta ridendo

<<Comunque ero venuta per dirti che la colazione è pronta, tu non ti svegliavi ed allora ho deciso di lasciarti dormire un altro po'>> confessa lei.

Adesso non ho proprio voglia di mangiare, nonostante il tè caldo di ieri sera, ancora mi sta sullo stomaco ciò che ho bevuto alla festa; allora invece di rifiutare per l'ennesima volta, decido di inventarmi che i mei genitori mi hanno scritto un messaggio e devo correre a casa. << Mi dispiace davvero Ev>> mi scuso sinceramente.

<<Tranquilla, sarà sicuramente una cosa importante>> dice lei con un po' di delusione negli occhi.

<< Mi farò perdonare, promesso>> pronuncio queste parole sorridendo e subito dopo la abbraccio.

Poi mi incammino verso casa, ripensando al sogno che avevo fatto, forse dovrei iniziare a fare palestra, forse mangiare più sano, o forse iniziare a mangiare molto di meno.

La casa di Ev dista 5 minuti dalla mia, quindi subito mi ritrovo davanti la mia casetta, ma prima di entrare, decido di andare a salutare il mio adorato cavallo Thunder, un kwpn con il manto grigio pomellato. Lo adoro, è da ieri che non lo vedo e mi manca molto anche se è passato poco tempo.

Apro il recinto e lui mi viene in contro galoppando, felice lo accarezzo e vedo che è tutto sporco di terra, sicuramente si sarà rotolato come un matto, fa molto caldo in questo periodo.

Decido di levare un po' la terra con le mani, ma non mi interessa di sporcarmi, prima di montarlo gli do una mela che apprezza molto, poi, subito dopo, dato che si suda troppo decido di montarlo a pelo, a Thunder piace molto ed anche a me, penso che ci faccia sentire tutti e due più liberi.

Appena salita lo abbraccio e gli do delle pacche (che per lui sono carezze); ci dirigiamo verso il bosco perché è il suo posto preferito e iniziamo a fare una passeggiata, quando ad un tratto troviamo un fiume, allora decido di fermarci un attimo.

Lui beve ed io faccio lo stesso, l'acqua è freschissima allora decido anche di lavarmi un po' il viso e mentre lo faccio sento degli schizzi, allora mi giro e vedo Thunder che mi stava schizzando l'acqua con la zampa sinistra anteriore, allora faccio anche io lo stesso e così iniziamo una battaglia d'acqua che ovviamente ha vinto lui.

Così infine finimmo per farci un bagno gelato, il suo manto è diventato ancora più bello e lucido, dovremmo farlo molto più spesso, i mei genitori molto probabilmente si arrabbieranno per le condizioni nelle quali tornerò a casa, a non mi importa neanche di questo.

Dopo una mezzora decidiamo di uscire e Thunder mi cerca di far capire che devo risaltare in sella, in senso figurato, perché a dosso non portava nulla.

Allora salgo e continuiamo la passeggiata fin quando non troviamo un'immensa stesura di prato piena di fiori, non l'avevo mai vista perché non ero mai andata in questa direzione. è stupendo, ci sono centinaia di fiori, tulipani, margherite, girasoli, denti di leone, salvia e molti altri.

Thunder inizia ad aumentare un po' la velocità, era un segno che voleva partire al galoppo, allora lo assecondo e lui subito parte.

Mi sento spensierata quando sto con lui, non penso più a tutto ciò che mi fa stare male, ai miei genitori che mi urlano addosso, alle voci nella mia testa, e tutte le altre cose, quando salgo in groppa a lui tutto questo finisce, è come se il tempo si fermasse.

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