capitolo 6

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Sono ancora distesa e quegli esseri dicono di chiamarsi shizami.
Questi shizami stanno finalmente cominciando a capire che sono umana e stanno cominciando a parlarmi con la mia stessa lingua, anche se non so come facciano a conoscerla sono contenta di riuscire a capirli.
Quando iniziano a capire che non voglio farli a pezzi mi slegano e mi cominciano a guardare, anzi a osservati con diffidenza...proprio non li capisco io sono NORMALISSIMA sono loro quelli strani!! Però adesso che ci tra loro sono l' unica diversa.
Dopo un giorno intero passato a farmi toccare sono distrutta vorrei scappare ma prima di andarsene mi anno legato con delle catene a una casa, a quanto pare pensano che io sia fortissima ma purtroppo non faccio sollevamento pesi.
Ogni giorno mi mettevano in posti diversi legata a cose diverse e mi continuavano a toccare, così io avevo tutto il tempo del mondo per studiare loro e il loro mondo.
Le cose che ho scoperto fino ad adesso sono che ci sono piante che non conosco, che non c' è il cielo perché credo di essere sotto terra, non c'è la faccio più mi da troppo fastidio che mi tocchino e devo scappare.
Ormai passo i giorni a pensare in piano per scappare ma non sono riuscita a trovare nessuna soluzione.
Un giorno arriva il momento buono,beh forse non buonissimo: tutti si girano perché arriva lo stesso mostro che avevo visto nella stanza, rabbrividisco ormai nessuno è più interessato a me e io decido di nasconderimi dietro un albero.
Appena quell' essere schifoso si ferma davanti agli shizami, essi si inginocchiano, non so cosa pensare, devo scappare o devo guardare cosa sta per succedere?
Quel mostro sembra il dio dell' inferno anzi il diavolo in persona.
È una massa informe e così contro sole sembra fatto di sangue. Ha un cappuccio calato sulla faccia che a ricordarla mi fa venire i brividi.
Sto sudando freddo e mi tremano le gambe, cado a terra ma credo di aver fatto troppo rumore perché il diavolo si gira e vedo la sua faccia non è come me la ricordavo è peggio, è piena di sangue nero e rosso e...tolgo lo sguardo da quell' orribile bestia e con le ultime forze che mi sono rimaste comincio a correre più veloce che posso via da quell' incubo, non ho più fiato ma non mi interessa, non so dove sto andando ma non mi interessa, è tutto buio ma non mi interessa! Non mi interessa più niente, penso solo a scappare, quando sono veramente stravolta chiudo gli occhi, caso per terra li riapro un ultima volta e vedo la faccia del diavolo a due centimetri dalla mia lancio un urlo che non credevo fosse possibile fare e svengo.

~SPAZIO AUTRICE~
Mi dispiace veramente tantissimo, ma non sono riuscita a continuare la storia per tantissimo tempo vi chiedo di perdonarmi.
•tita

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