Prologo

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In un tempo lontano gli dei hanno creato quello che noi oggi definiamo mondo. Un enorme sfera costituita interamente di acqua e terra.
Molti di noi, apparte un numero ristretto di persone, pensano che in origine fossero stati creati, giustamente, due esseri umani, un uomo e una donna.
Non è cosí. Tutto quello che noi pensiamo di vedere e conoscere in realtà è solo apparenza. Infatti, in principio, gli dei, hanno creato otto esseri umani, quattro uomini -Klaus, Jack, Nicolas e Brian- e quattro donne - Brunilde, Catherine, Noemi e Morgana-.
Questo territorio prospero, però, è destinato a diventare un inferno a causa dell'avidità di queste persone.

Brunilde

Ormai, è da giorni che siamo intrappolati in questo mondo, e io e i miei amici non ce la facciamo piú. So, che Noemi e Nicolas stanno pianificando qualcosa, ma non so cosa! Magari hanno trovato il modo per uscire di qui! Ma sono sicura che se ci fossero riusciti, di sicuro ce lo direbbero.
Mi alzo, perchè ormai è mattina, e cerco di svegliare gli altri, che come al solito, non decidono a destarsi. Ne mancano solo due: Noemi e Nicolas.... Ma dove sono?
Esco dalla fatiscente grotta e mi dirigo nel loro posto preferito. Ma quando mi avvicino alla ripida cascata che termina in una limpida pozza di acqua fredda, situata tra due enormi montagne ricche di vegetazione, noto due corpi stesi per terra e un oggetto che emette uno strano luccichio alla luce del sole. Corro verso di loro e li riconosco subito, che stupida che sono stata! Mentre loro soffrivano io pensavo solo a me stessa! Mi avvicino, mi inginocchio e prendo tra le braccia la ragazza, urlo il suo nome in preda alla disperazione e la scuoto fortemente, anche se, ormai, so già che per loro non c'è piú niente da fare. So che posso sembrare stupida facendo cosí, ma preferisco rimanere ancora insieme a lei prima di lasciarla...

Dopo averli seppelliti con cura, ritorno dai miei compagni e gli racconto l'accaduto.
Alcuni di loro si mettono a piangere, altri, invece, se ne stanno lí a fissare il vuoto con occhi sbarrati.
La verità e la consapevolezza, di quello che è appena successo, mi colpisce dritta allo stomaco e comincio a vomitare il poco che avevo mangiato.

Sono passati, ormai, molti giorni da quando i nostri due carissimi compagni, Noemi e Nicolas, sono morti. Mi mancano moltissimo! Erano gli unici del gruppo di cui veramente mi fidavo, apparte il mio amante Klaus, ovviamente!
Adesso, siamo divisi in coppie per cercare quel poco cibo commestibile rimasto e, ovviamente, sono in coppia con Klaus.
Questo posto non mi piace, è pieno di creature pericolose e, inoltre, questa zona attira molti fulmini.

Dopo quella che è sembrata un'eternità, io e Klaus ritorniamo indietro ma.... Con nostra enorme sfortuna ci perdiamo!
Questa non ci voleva, e adesso?!
Come facciamo a raggiungere il gruppo?
E questo suono cos'è? Oh oh, arriva un temporale. Siamo in una zona troppo esposta! Prima ancora di sentire il frastuono delle saette e dei fulmini, so già che la probabilità di restare in vita sono molto scarse.
Cosí, dopo tanto tempo, decido di baciare l'amore della mia vita.
Lui mi accarezza i capelli: «Ti amo» mi sussurra all'orecchio regalandomi un brivido lungo tutta la schiena.
Sorrido: «Ti amo anche io». E poi, ci abbracciamo.
Quando la speranza per un futuro migliore, si fa strada nel mio cuore accade l'inevitabile.
Cado a terra. Mi sento leggera, come se non pesassi niente. Non riesco né a muovermi né a parlare. Attorno a me non percepisco alcun suono e vedo solo un enorme e infinito buco nero. Alla fine, cado in un buio profondo e, solo in quel momento, realizzo di essere morta.

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