Quando i due gemelli andarono dai genitori, Cloè chiese quando e come avrebbe appreso tutto quello che doveva studiare. "Ogni sera, ti incontrerai con un docente diverso e piano piano recupererai tutti gli argomenti." rispose il padre, tenendo la sua mano nella propria. "Ma prima, ti serve una bacchetta. Mentre Harry tornerà al castello per le lezioni, noi andremo a Diagon Alley e prenderemo quello che serve." aggiunse la madre, salutando poco dopo Harry che tornò al castello sentendo la mancanza della sorella. Cloè stretta al padre, si materializzò a quella stretta ma vivace stradina. Che lo shopping abbia inizio.
Intanto al castello, Harry aveva messo al corrente i suoi due amici di tutta la situazione, e i due non poterono che essere felici per l'amico. "Finalmente, vi siete riuniti." disse commossa Hermione, abbracciando l'amico. "Non permetterò più a nessuno di portarla via." disse Harry ai due amici, che gli sorrisero. Poi, andarono a lezione.A Diagon Alley, Cloè non finiva di sorridere, quel posto gli piaceva tanto. Il padre non finiva di raccontargli aneddoti divertenti della sua vita al castello e di come aveva rincorso per sette anni la madre. "Papà, quando posso conoscere i tuoi amici?" chiese la ragazza mentre mangiava un buon gelato. Il padre aveva raccontato dei suoi amici, e alla ragazza venne la curiosità. "Proprio ora." rispose una voce alle sue spalle, e quando si voltò vide due figure che le sorridevano. Si alzò e lì salutò con la mano "Tu devi essere Sirius" ed indicò l'uomo con i capelli e la barba, che annuì "E tu Remus" e l'uomo dai capelli castani e l'aria stanca, annuì. "Sai, Remus è...il tuo padrino" disse il padre alla ragazza, che sorrise all'uomo "Spero che ti piaccia la cioccolata...o non potremo andare d'accordo" disse, facendo ridere i presenti. "Si, sei la sua figlioccia." commentò Sirius, e poco dopo Cloè rise ai racconti dei due uomini. I genitori erano felici di vederla serena.
Dopo le compere, dovette tornare al castello, e i genitori la salutarono stringendola in un forte abbraccio. Quando poi andarono via, Cloè entrò nel castello e si fermò davanti a quattro grandi clessidre. Nella prima, c'erano gemme gialle, nella seconda rosse, nella terza blu, e nella quarta verdi. La clessidra con più gemme, era quella blu. "Tu devi essere la nuova arrivata" disse una voce dietro di lei. Cloè si voltò e si trovò davanti un ragazzo dai capelli biondi, occhi azzurri e pelle diafana. Sembrava uscito da un libro. "Uhm...si" rispose distogliendo lo sguardo. "Mi presento, Malfoy, Draco Malfoy" e allungò la mano. Cloè sorrise e la strinse "Cloè Potter" disse a sua volta, e vide il ragazzo guardarla curioso. "Sei la bambina scomparsa." disse e Cloè annuì. "Spero che ti troverai bene qui, all'inizio non sarà facile ambientarsi, ma non impossibile. Se hai qualche domanda, vieni pure da me." disse prima di andare via. Cloè seguì la sua figura e si trovò attratta da quel ragazzo dall'aria misteriosa.
"Hai fatto la conoscenza di Malfoy" disse una voce femminile accanto a lei. Si voltò -ancora una volta quella giornata- e vide una ragazza dai capelli rossi e lentiggini sul viso. "Io sono Ginny Weasley." si presentò "Cloè Potter....cosa mi sai dire su quel ragazzo?" chiese alla ragazza "Quello che posso dirti, è di stargli alla larga. Ama bullizzare le persone, soprattutto se non hai il sangue puro come lui e la sua stirpe." rispose e Cloè la guardò. "Che vuol dire?" "Nel mondo magico, ci sono i Purosangue, maghi e streghe con famiglie nobili, poi ci sono i nati babbani che sono maghi e streghe che non hanno nessun parente magico nella famiglia, e poi quelli che hanno uno dei due genitori nato babbano e mago. Malfoy disprezza i nati babbani e come li chiama lui, i mezzosangue." spiegò e Cloè si trovò disgustata dal ragazzo. Gli ricordava molto i ragazzi con cui aveva vissuto. "Non è una brava persona" disse e la rossa annuì.
Ginny, poi la portò in sala grande, dove le fece conoscere gli altri fratelli. "Loro sono Fred e George, gemelli come te ed Harry." disse indicando due ragazzi identici. "Ti sbagli sorellina, io sono Gred" disse uno "Ed io Forge" concluse l'altro, Cloè sorrise divertita. "Molto piacere, Cloè. Sono la sorella di Harry" si presentò e gli strinse le mani. "Siediti, tra poco inizia il pranzo." disse Ginny facendola sedere accanto. "Anche tu Grifone come tuo fratello, è una cosa di famiglia" disse Fred guardando la divisa della ragazza "Anche voi...no?" chiese e i due annuirono. Poco dopo, vide entrare il fratello, con accanto altri due ragazzi -un ragazzo dai capelli rossi e una ragazza dai capelli ricci castani-. "Cloè" la salutò il fratello lasciandogli un bacio sulla guancia "Ti voglio presentare Ron ed Hermione. Sono i miei amici e compagni di avventura" disse e Cloè si presentò anche ai due, che sembravano simpatici.
Durante il pranzo, fece conoscenza con altri ragazzi e ragazze, e dovette ammettere che erano molto calorosi e la fecero sentire a suo agio. "Quindi il tuo nome è francese" disse Hermione "Si, ho vissuto in Francia fino a pochi giorni fa." "Io ho una casa in Francia, ci vado con i miei genitori, di tanto in tanto. E' bella, vero?" chiese e Cloè annuì "Si, anche se qui mi piace di più" rispose sorridendo al fratello. "Sai, si è parlato tanto di te in tutti questi anni." prese parola Angelina "Tutti eravamo speranzosi che un giorni saresti tornata." aggiunse e Cloè le sorrise "Sono contenta di esser tornata, mi sento a casa" rispose mentre la mano del fratello stringeva la sua. "Ed io sono ancora più felice, di avere mia sorella con me" disse il corvino, stringendola. Gli era mancata tanto.
Dopo pranzo, Cloè fu accompagnata nell'aula di Trasfigurazione, dove incontrò la professoressa McGranitt. "Io ti insegnerò Trasfigurazione" e passò a spiegare la sua materia, Cloè seguiva le parole della docente, rapita. "Vedo, che hai prestato attenzione. Bacchetta alla mano, voglio insegnarti una trasfigurazione base" e Cloè si mise d'impegno. Trasfigurò il pezzettino di paglia in un ago solo dopo cinque tentativi falliti. "Non male, allenamento e vedrai che non avrai difficoltà. Ora, ti accompagno nell'aula di Pozioni, per la seconda lezione." e così fu, Cloè si trovò dai piani superiori, ai sotterranei, freddi e bui. "Il professor Piton ti aspetta" e poi andò via. Cloè bussò alla porta, e dopo aver avuto il permesso di entrare, entrò e notò che l'aula di Pozioni era molto cupa, se non per qualche candela qui e là.
"Sono il professor Piton, prendi posto e presta attenzione." e anche con il docente, prese appunti e poi ci fu una dimostrazione pratica. Alla fine di quella lezione, il docente la guardò "Non male, per essere la prima volta. Più impegno, e non avrai difficoltà. Ora, vai al quinto piano, ti aspetta il docente di Incantesimi." e così, dai sotterranei, salì al quinto piano e presenziò alla lezione di Incantesimi. Alla fine, si trovò con un lieve mal di testa, e stanca. Salutò il docente e uscì dall'aula. Lì fuori, incontrò Malfoy. "Lezioni private?" chiese il ragazzo fermandosi "Si..devo recuperare quello che non so" rispose appoggiandosi al muro. "Hai bisogno di una mano?" chiese pochi secondi dopo il ragazzo. "Uhm...non lo so...ho mal di testa...cosa prendete qui per il mal di testa?" chiese e il ragazzo l'accompagnò in Infermeria, e poi andò via. "Prendi questa pozione, cinque minuti e starai meglio" gli disse l'infermiera e poi la fece stendere su uno dei tanti lettini, Cloè poté riposare.
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L'arma segreta: Cloè Lily Potter. [Harry Potter Fan Fiction]
FanfictionQuinto anno, il Mondo Magico contro Albus Silente ed Harry Potter. Mangiamorte in fuga, ritorno del Signore Oscuro. Il Mondo Magico non se la passava bene, proprio no. Chi avrebbe mai potuto mettere fine a quelle disgrazie? Harry Potter? L'Ordine d...