Salve lettori,
Il mio nome è Nick, sono il vincitore dei 34esimi Hunger Games e voglio raccontarvi la mia storia.
Sono nato e ho vissuto nel Distretto 9 fino al compimento dei miei 17 anni.
Il mio distretto si occupa della coltivazione dei cereali.È il 3 aprile, primavera inoltrata. Mi alzo presto svegliato dalle voci di mia madre e mio padre che mi fanno gli auguri, oggi compio 17 anni.
Come ogni mattina mi dirigo direttamente verso il bagno e mi posiziono davanti allo specchio per guardare la mia immagine riflessa per svariati minuti. In seguito decido che forse sarebbe l ora di prepararsi mi abbasso per guardare meglio il mio viso allo specchio e cerco di abbassare e mettere a posto i capelli castani tutti in disordine. Poi mi sciacquo il viso e mi metto a guardare nuovamente la mia immagine allo specchio (si, so che è una cosa stupida ma quando non ho niente da fare faccio cose insensate) mi guardo dritto negli occhi, castani anch'essi. Poi mi tiro su diritto per mettermi apposto i vestiti che indosso ventiquattr'ore su ventiquattro. Il mio viso scompare dallo specchio poiché sono troppo alto; mi aggiusto la camicia e la giacca, mi allaccio bene i pantaloni e decido di uscire.
Mi dirigo con passo veloce verso un prato vicino alla recinzione per cogliere dei fiori per i miei parenti passati ormai a miglior vita; attraverso i grandi quartieri del distretto cercando di non finire in mezzo al fango che ormai ricopre l asfalto crepato delle strade. Oggi non piove ma è molto nuvoloso e tutto intorno ci sono solo colori scuri e spenti che mi creano una strana sensazione di tristezza.
Ad un tratto il mio sguardo viene attirato da dei colori più accesi: alcuni ragazzi e ragazze indossano il loro vestito buono ma non capisco per quale evento quindi decido di fregarmene e di continuare per la mia strada.
Arrivo al Grande Prato e raccolgo diversi tipi di fiori quali primule, tulipani e margherite. Il Grande Prato si affaccia sul cimitero quindi ci metto davvero poco a raggiungere il campo di croci. Le croci, che vengono utilizzate come lapidi, sono di varie grandezze in base a quanti anni aveva il morto: se muori anziano o adulto la croce è grande, se muori da neonato la croce è piccola e se muori in età adolescenziale la croce è di grandezza media. Tra quest' ultime c'è anche la croce del mio fratellino morto a soli 10 anni negli Hunger Games dell'anno passato. Poso i fiori ma decido di non rimanere lì a pregare poiché devo sbrigarmi alcune faccende.
Per il ritorno decido di passare dal municipio ed è a quel punto che mi accorgo che c'è qualcosa che non va e capisco il perché di tutti i ragazzi con i vestiti buoni. Oggi è il giorno della mietitura! La piazza si trova davanti al municipio ed è circondata da vari palazzi di varie grandezze. Ha una pavimentazione liscia ed è tutta sporca, soprattutto di fango. Il perimetro della piazza circolare è tappezzato di pacificatori e alcuni giovani iniziano a prendere posto, i ragazzi a sinistra e le ragazze a destra. Mi dirigo verso casa ma incontro i miei genitori che veniva proprio da lì.
< Tesoro dove vai, è il giorno della mietitura devi partecipare anche tu> mi dice la mamma in lacrime.
< Scusa mamma ma me ne ero completamente scordato. Ma non ho il vestito buono!>
<Abbiamo dovuto vendere molte cose in questi mesi per sfamarci e tra quelle anche il tuo vestito> mi risponde papà poggiandomi la sua grande mano sulla spalla.
Ancora un po' perplesso mi accingo a salutare i miei ma vengo interrotto da un pacificatore (non molto pacifico) che mi tira dalla maglia dicendomi
<È ora di andare giovanotto, non abbiamo tutto il giorno!>.
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Panem Forever
RandomPanem. Uno degli stati più potenti al mondo. Capitol City governa il suo impero composto dai distretti, tredici distretti di cui un distrutto. Potrei passare ore a parlare di Panem ma non credo che riuscirei a intrattenervi, quindi andiamo avanti...