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Erano le sette e trenta di mattina di domenica,quando il mio telefono inizió a squillare. Tastai il comodino con il palmo della mano,e appena trovai il telefono,accettai la chiamata,portandomi infine il telefono vicino all'orecchio sinistro.
-Pronto...-sussurrai,stropicciandomi gli occhi,che imploravano un'altra ora di riposo.
-Ciao Alice-
Ci vollero un paio di secondi,per capire che si trattava della mia migliore amica. Così,contenta di sentirla,mi alzai di botto con la schiena.
-Gemma-sussurrai contenta,anche se ancora assonnata.
Era passato solamente un mese da quando stavo in questo college,e avevo dimenticato la classica abitudine della mia migliore amica di svegliarsi così presto la mattina. Parlammo di tutti i nostri cambiamenti,delle nostre nuove amicizie e poi,infine,di ragazzi.
"Come va con i ragazzi?"chiese speranzosa,mordendosi il labbro.
"Intendi dire con questi drogati che si fanno sei o di più canne al giorno,e che fumano dalla mattina alla sera?No,grazie."chiusi subito il discorso,aprendone un altro. "Tu?" chiesi sorridendo.
"Uhm...niente male fumare e farsi le canne dalla mattina alla sera..."disse,facendo intendere che anche lei era entrata in quel circolo di pervertiti e drogati. Sgranai gli occhi.
"Aspetta,aspetta -la richiamai e la sentii sospirare- Ge' tu...ti sei data alla droga?"
"Cazzo,Ali,ho diciannove anni. Quanto altro dovrei aspettare?" quasi urlò e allontanai il telefono dall'orecchio,giusto quel poco per non diventare sorda.
Ridacchiai sottovoce,ma allo stesso tempo ero stupita. Io e Gemma eravamo sempre le tipe tranquille,classiche e senza problemi,con pochi amici,ma i necessari. Ci bastava quello per essere felici.
"Come va a te con quel...Z-z-" non le veniva in mente il nome,e quindi scherzai.
"Con la zanzara? Ah si mi ha punto la gamba due o tre volte" Risi,immaginando la sua faccia in quel momento,cercando di contenersi dalle risate.
"Squallida" sussurró.
"Comunque il suo nome é Zayn...e con lui...tutto bene,almeno credo. É uno stronzo come tutti gli altri." concludo in fretta,fermando i suoi filmini mentali di quel momento tra me e Zayn. Cadde la linea e mi sembrava un miracolo che cadde in quel preciso istante,proprio in quel discorso. Diventavo nervosa quando si parlava di ragazzi.
Sospirai,rimettendomi sotto le coperte. Zayn non era in camera,e due erano le opzioni: o era andato a letto con qualche ragazza tutte curve e forme, o era andato a correre per corteggiare qualche bella ragazza atletica e in forma.
Sentii la porta spalancarsi,ed entrò Zayn,mentre correva sul posto,tutto sudato sulla fronte. In quel momento compresi che fosse andato a correre per corteggiare qualche ragazza. Sorrise e mi salutò con un cenno del capo. "Giorno" disse correndo sul posto,andando poi verso un frigo della stanza,aprendolo. "Giorno" risposi assonnata stropicciandomi gli occhi e giocando con le punte dei miei capelli.
Prese una bottiglia d'acqua fresca e bevve tutto d'un sorso.
"Come mai già sveglia?" si sedette al mio fianco, lanciandomi la bottiglia,che poi posai sul comodino di fronte al letto. "Chiamata di prima mattina delle sette e mezza. Tu quante conquiste hai fatto,Malik?"chiesi divertita e alzando un sopracciglio.
"Una delle mie prime conquiste devi essere tu."sussurró,posando la mano vicino al mio fianco,fino a far sfiorare le nostre fronti. Lo allontanai con le mani sul petto,velocemente. Quanto odiavo quando faceva così.
"Stronzo,era meglio se andavi a letto con qualcuna,almeno saresti tornato più tardi."dissi con tono scherzoso e acido allo stesso tempo.
"Sarei tornato a quest'ora pur di averti vicina piccola."sorrise stuzzicandomi e dandomi un bacio sulla fronte. Scossi il capo e lui si alzò,andando in bagno per farsi una doccia.
"Una delle mie prime conquiste devi essere tu" Questa frase,sussurrata da lui,quel suo tono dolce,rilassante e seducente allo stesso tempo,mi mandó in confusione.

107||Zayn Malik||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora