Brucerò il mondo per te.

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Ho aggiunto la canzone nella copertina e per una lettura più consapevole del capitolo, vi consiglio di ascoltarla e leggere la traduzione prima di cominciare la lettura.
A voi le belle cose 🌟

 A voi le belle cose 🌟

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Molti secoli or sono...

Si narra di tempi immemori, luoghi incantati, entità misteriose e trascendenti.

Nulla era materia ed ogni cosa sfidava le leggi della fisica. L'universo era regnato da esseri eterei, potenti, viziosi, narcisisti ma anche benevoli. I vizi venivano assecondati e la morale, un valore ad essi sconosciuto e mai agognato. Zeus, re e padre di tutti gli Dei, era disteso sulla lettiga mentre sorseggiava del vino prelibato, donatogli da uno dei suoi più fedeli sostenitori: Dioniso. Fissava il panorama che si erigeva imponente al di fuori della sua finestra e che raffigurava l'Olimpo in tutto il suo eterno splendore ma il suo ozio venne interrotto dall'arrivo della sua seducente ed autorevole moglie: Era, la quale abbassa il capo, in segno di riverenza nei confronti del marito e annuncia solennemente: "mio caro, ti chiedo solennemente perdono per aver interrotto un momento di così alto ozio", Zeus si ritrova ad alzare gli occhi al cielo e scoppiare a ridere rumorosamente: "oh mia Era, come potresti mai disturbarmi? Sei una visione celestiale ed il solo suono della tua voce, mi rende un dio potente e rilassato". La dolce Dea sorride con le gote arrossate ma immediatamente sospira e si inginocchia al cospetto del marito: "questa moglie sconsiderata, non è degna della tua clemenza o mio Dio. Non ho saputo darti un erede degno di rispetto e-" ma Zeus, immediatamente la interrompe, ben capendo il motivo di tanta amarezza: "di nuovo Ares, non è vero?". La povera ma ancora bella Dea, annuisce sconfitta, continuando a rimanere in posizione di pentimento e vergogna: "continua a rivangare il passato e non superare il suo amore giovanile. Si presenta continuamente presso le dimore di Afrodite e sfida a duello ogni suo pretendente ma adesso non c'è più nulla da fare, oh mio Dio, come faremo?". Zeus si alza dal letto e comincia a massaggiarsi le tempie doloranti: "a chi è stata promessa in sposa, Afrodite?", lei rialza lo sguardo e sussurra timorosa: "Efesto, Dio del fuoco. Abbiamo stipulato un contratto di pace con lui e la sua gente, non possiamo permetterci passi falsi". Zeus, ormai stanco, sospira ed annuncia: "daremo ad Ares ciò che vuole per distrarsi da quella Dea. Vuole la bellezza? Gliela daremo. Creerò solo per lui, degli esseri mortali che possano essere avvenenti, seducenti e peccatori. Gli faremo dimenticare di quella Dea che tanto lo ha amato, quanto distrutto", la Dea Era, finalmente si rialza dal pavimento e chiede curiosa al marito: "cosa vorresti fare?", Zeus alza le spalle e risponde: "creerò gli umani. Esseri mortali, deboli ma preda ad istinti carnali e primordiali. Saranno passionali, amorevoli ma anche spesso bellicosi. Nostro figlio avrà qualcosa con cui distrarsi". Era, poco convita annuisce: "ogni tuo desiderio, è un ordine, mio grande amore". Zeus la prese tra le sue braccia e la baciò sulla fronte, in segno di enorme rispetto ed amore.

Ed è da qui che tutto ha inizio, è da qui che gli umani nacquero, crebbero e si procrearono ed è da qui che, dopo secoli, gli umani si evolvevano a dismisura ma al contempo, si incattivirono sempre più. Ares, dopo i primi secoli a godersi il calore del corpo degli umani, finalmente trovò una degna compagna mortale che, immediatamente, fece divenire immortale e da quell'amore nacque un dolce bambino, al quale diedero il nome di Jungkook. Tuttavia, Ares, nonostante una vita di successi e amore, continuava a covare del rancore per colei che tanto amore gli aveva donato, per riprenderselo con amaro rimpianto e doloroso inganno.






I'd let the world burn of youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora