Cap 14

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Contrariamente alla credenza popolare, il morso del lupo mannaro in sé non provoca la trasformazione in lupo mannaro.

Era la saliva che trasmetteva quella capacità. Tuttavia, essere morso era il metodo più efficace ed efficiente per introdurre la saliva nel flusso sanguigno di un iniziato, specialmente se uno veniva morso vicino a una grande arteria.

Fenrir lo sapeva ed è per questo che Harry e tutti gli iniziati prima di lui venivano morsi al collo. Fenrir aveva visto alcuni casi in cui un babbano o un mago veniva morso al braccio o alla gamba. La trasformazione richiedeva molto più tempo in quel caso ed era un processo molto difficile.

Fenrir, tuttavia, non era molto preoccupato per la trasformazione di Harry. Sapevo che il corpo del ragazzo avrebbe accolto bene il cambiamento, a differenza di altri.

Se un mago o un babbano non volevano trasformarsi, il processo di solito durava molto più a lungo. Fenrir fece una smorfia di dolore ricordando il tempo in cui Remus era incosciente mentre combatteva contro la strana magia che entrava nelle sue vene.

Fenrir guardò Harry, che dormiva placidamente sul mucchio di pelli davanti a lui. Il ragazzo, tranquillo, non aveva lo stesso aspetto di Remus dopo che Fenrir lo ha morso. Fenrir ricordava chiaramente come Remus avesse passato la maggior parte della notte a combattere nemici invisibili. È stata un'esperienza orribile vedere il suo amico di lunga data con tanto dolore e sofferenza. Ora, guardando Harry che respirava dolcemente, Fenrir era molto felice di aver aspettato fino a trasformare il ragazzo.

Improvvisamente, Harry si voltò leggermente verso le sue coperte e lasciò uscire un piccolo gemito di dolore. Fenrir allungò immediatamente la mano per far passare le dita attraverso i capelli di Harry in modo confortante. Anche se non registrava alcun canto chiaramente visibile, Fenrir sapeva che il corpo di Harry stava subendo molti cambiamenti. Naturalmente era doloroso, ma Fenrir ha ringraziato che lo fosse meno che se Harry fosse un mago a pieno titolo.

Un attimo dopo Harry si calmò di nuovo, ma Fenrir continuò ad accarezzare distrattamente la testa del ragazzo.

Harry inconsciamente inclinò il viso verso la calda mano di Fenrir e la accarezzò leggermente, lasciando uscire un piccolo sospiro di soddisfazione.

Fenrir sentì il suo cuore che si stava fermando quando si voltò per guardare Harry che praticamente faceva le fusa nella sua mano. Di sua spontanea volontà, la mano di Fenrir cominciò a scendere per accarezzare l'attraente collo di Harry. Prima che entrasse in contatto, Fenrir ritirò la mano e si maledisse per il suo momento di debolezza.

Non aveva assicurato un attimo fa a Catherine che era in grado di controllarsi? Fenrir sapeva che sarebbe stato molto più difficile controllarsi vicino al ragazzo una volta diventato un lupo mannaro, ma sentire tali sentimenti vicino al cucciolo addormentato era semplicemente ridicolo!.

Sentendosi frustrato con se stesso, Fenrir si alzò e si allontanò diversi passi per sorvegliare Harry da lontano, sperando che la distanza gli liberasse un po' la mente.

Sapeva che se fosse incapace di controllarsi anche ora, in questa situazione relativamente tranquilla, sarebbe sicuramente tornata ai suoi istinti più bassi dopo il primo segno di stress. E in quel caso, Fenrir sapeva che avrebbe dovuto rinunciare al tutoraggio del ragazzo, poiché in nessun modo voleva andare contro le leggi e le tradizioni che i suoi stessi venerati antenati avevano stabilito.

L'idea che qualcun altro fosse il mentore di Harry, tuttavia, non piaceva nemmeno a Fenrir. Semplicemente, non era fiducioso che qualcun altro potesse proteggere e insegnare il ragazzo bene come lui.

Ma naturalmente sarebbe stato in grado di trattenersi, Fenrir si ricordò con sicurezza mentre cercava di bandire i suoi pensieri pessimisti. Aveva solo bisogno di rimanere attento alle sue azioni. Anche se accoppiarsi con il ragazzo non era contro le leggi del suo branco, Fenrir sapeva che l'ultima cosa di cui Harry aveva bisogno o voleva in quel momento era la sua attenzione amorosa.

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