CAPITOLO 6

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MEG

Una secchiata di acqua gelata mi fa svegliare di soprassalto. Ho la vista annebbiata e la testa mi pulsa. Cerco di muovermi ma mi accorgo di avere le mani legate. E non solo quelle, anche il mio corpo è bloccato sopra una sedia. Ma dove mi trovo? Che è successo?

"sveglia sveglia bambolina!" riconosco la sagoma di un uomo. Quella cicatrice sull'occhio e la sua voce mi sembrano così familiari. Ma certo ora ricordo! È uno dei due uomini che mi hanno aggredita fuori dall'ospedale. Stavo per raggiungere il pub quando ho sentito un dolore lancinante alla nuca poi il buio più totale. Mi guardo intorno riacquistando sempre di più la vista e un altro uomo entra nella stanza. È più basso rispetto al primo ed ha una lunga barba ramata. Riconosco immediatamente anche lui.

"c-chi siete, cosa volete da me?"

L'uomo con la cicatrice si avvicina e mi afferra il mento con forza facendomi gemere.

"Da te? Nulla. È il tuo fidanzatino che cerchiamo." dice per poi lasciarmi andare.

"Non so di cosa state parlando!"
"Ah si? Io non credo proprio. Sappiamo che lo hai aiutato a nascondersi. Devi amarlo proprio tanto per esserti invischiata con i peaky blinders. Oh ma sta tranquilla anche lui ti ama e tu sarai l' esca perfetta per il nostro Romeo"
I due uomini si avvicinano alla porta.
"Vi sbagliate. Thomas non verrà mai a cercarmi e io non sono niente per lui" grido sperando di essere credibile.
"ah si? Questo lo vedremo" mi risponde l'uomo più basso prima di chiudersi la porta alle spalle lasciandomi sola al buio.

THOMAS
"Tutto chiaro?"
"Si fratello" mi risponde Arthur mentre Finn e Michael annuiscono. Corriamo fuori dal pub e saliamo in auto. Non c'è tempo da perdere.
Dopo esserci incontrati al pub ho spiegato a tutti la situazione e abbiamo subito cercato un modo per fare irruzione nella casa dove gli uomini di Changretta hanno portato Meg. Ho paura che possano farle qualcosa. Se la toccano anche solo con un dito sarà meglio per loro essere già morti quando li troverò.
Mi accendo un sigaro per cercare di calmarmi. Il fumo mi entra nei polmoni dandomi quel formicolio tanto piacevole quanto familiare.
Ci fermiamo davanti ad un grande edificio grigio che, a prima vista, sembrerebbe abbandonato e subito dopo arriva anche il resto dei peaky blinders. Scendiamo e ci prepariamo a mettere in atto il piano. Mentre loro insieme a Finn creeranno un diversivo facendo esplodere una bomba, Michael, Arthur e io entreremo nell'edificio. Afferro la pistola che mi passa mio fratello e la carico. Tutti mi guardano aspettando un mio cenno. Getto a terra il mozzicone di sigaro e mi sistemo il cappello.
"Signori...diamo inizio alle danze"

BROKEN HEARTS - THOMAS SHELBYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora