Vicini ma distanti

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Io ero la sua compagna di banco,ma lo sentivo assente e distante,noi eravamo vicini ma distanti dentro. Non capivo quale era il motivo ma non mi emanava emozioni positive. Così mi azzardai a chiedere:"Come stai?,è da un po' che non ci vediamo,ti vedo triste forse non ti piace stare vicino a me o cose simili?". Così lui rispose:"No,non è per te sono contentissimo di stare con te,però mi succedono molte cose brutte e se proprio devo dire la verità non riesco mai ad essere me stesso". Io ero contentissima che gli faceva piacere stare insieme al banco ma volevo che stesse meglio quindi mi chiesi:"Che cosa ti succede?,a me puoi raccontarlo" e lui sicurissimo di se rispose:"Mi piacerebbe parlarne con qualcuno se non mi giudicasse,in realtà io vengo preso in giro ogni giorno da dei bulli,e dopo la prima volta che è successo i non ho avuto più il coraggio di essere me stesso con nessuno". Lo capivo perfettamente perché ci sono passata,ormai penso che quasi tutti ci siamo passati. Così gli dissi:"Non c'è bisogno,tu devi essere te stesso non devi cambiare la tua personalità per piacere ad altre persone,l'importante è essere sempre se stessi". Dopo le mie parole lui si illuminò e si decise a dire che avevo ragione e che ce la faceva vedere lui a loro e mi abbracciò calorosamente guardandomi dolcemente.

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