𝒪1- The show it's always the same

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𝒜𝒶𝓇ℴ𝓃

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Anche se a volte è inevitabile pensarlo, nessuno è realmente solo. Esiste la percezione della solitudine, quella sensazione che come se fosse un parassita approfitta dei nostri momenti di debolezza.
Ma sta' a noi non ammalarci. Sta' a noi non farci prendere.

Sta' a noi non perderci nel tunnel buio, dobbiamo continuare a correre, correre, fin quando non ci comparirà davanti uno spiraglio di luce.

Per quanto possa essere difficile non fermarsi, per quanto i polmoni possano bruciare dopo quell'interminabile corsa, non bisogna darla vinta al tunnel.

Tutti siamo stati almeno una volta in quel tunnel. Tutti ci siamo fermati almeno una volta.

Tutti meritiamo di uscirne.

Mi piace immaginare quel lungo percorso come se fosse una fase della vita stessa. Quella fase in cui tutto ti sembra spento, in bianco e nero, e non c'è volontà o desiderio di vedere i colori.

Quella fase in cui il bianco e nero ci basta, per quanto possa diventare accecante. Quella fase in cui vaghiamo senza meta alla ricerca di un interruttore per provare qualcosa, qualsiasi cosa.

Che sia felicità, disgusto, rabbia o dolore.

Quando vedi tutto in bianco e nero, dopotutto, ti sembra tutto uguale, monotono, deciso.

La luce alla fine del tunnel esiste. Ed è appagante sentir bruciare la pelle al contatto con il sole.

«Pronto?» alzo gli occhiali da sole sulla fronte, ritrovandomi a qualche passo di distanza una Evangeline indaffarata con tre valigie.

«Io si, non ti sembra di aver esagerato?» le scruto dall'alto in basso, sperando che nel condominio ci sia un ascensore.

«Sono cose indispensabili..» mormora, carezzando il suo cuscino da viaggio a forma di cane.

«Mi chiedo perché tu non mi abbia infilato lì dentro, allora. Ci sarei entrato di sicuro.» le sfilo un borsone dalla spalla, sentendola sospirare di sollievo.

«Hai portato via mezza Londra, cazzo.» Will ci passa di fianco, con gli occhi spalancati.

«Ma i tuoi bagagli?» domando, e lui si blocca all'istante. Guarda il tassista salire in auto, prima di corrergli incontro.

«Aspetti! I miei bagagli!» batte con un palmo sul cofano, mentre l'uomo suona il clacson ferocemente.

«Iniziamo bene..» commenta Clara, avvicinandosi a loro.

Burning Pages- Burning Series Vol. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora