Anni dopo l'arresto di Adele, nella vita degli ex studenti della Autumn High sembra regnare la pace.
E Cillian Preston, ormai studente della Hope University, cerca di tenersi il più possibile lontano dai guai. Ma c'è un chiodo fisso nella sua mente...
"Now I'm running with my dress unbuttoned Screaming "But Daddy I love him!" I'm having his baby" But Daddy i love him, Taylor Swift
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𝐸𝓋𝒶𝓃𝑔𝑒𝓁𝒾𝓃𝑒
«Stai bene?» la voce di Clara mi tuona ovattata nelle orecchie, mentre mi guardo intorno con un espressione inorridita sul viso.
«Si,» sospiro, tornando a guardarla, «No!» intercetto uno dei bagni del bar in cui siamo, e mi piego in due sulla tavoletta del wc per svuotare lo stomaco.
Svuotare lo stomaco, eh? Non ho mangiato niente.
«Ma cos'hai?» eccola ritornare tutta pimpante, e senza nausea.
Beata te, mi ritrovo a pensare.
«Si chiama virus intestinale, Clara.» indico la mia faccia probabilmente verde dalla nausea e riprendo a vomitare, maledicendomi da sola per essere uscita stasera.
«Forse è stato il drink che hai bevuto...» azzarda, e sbruffo esasperata.
«Ho bevuto solo un po' d'acqua con limone. Non c'era alcol.»
«Da quanto hai lo stomaco sottosopra?» si siede al mio fianco, mentre abbraccio la tazza del water come se fosse il mio migliore amico.
Penso per qualche secondo alla sua domanda, arrivando ad una terrificante consapevolezza. «Due settimane.» lei spalanca gli occhi, dandomi uno schiaffetto dietro la testa.
«Eva..scusami se sto per sembrarti inappropriata..» si guarda intorno per essere sicura che non ci sia nessun altro.
«Da quanto non..» gesticola fra me e lei, «Dai!» ammicca, indicandosi il ventre.
Ah, quello.
«Stamattina, onestamente.» se prima era sotto choc, ora è pallida.
«Devi vomitare? Trovati un altro cesso, questo è mio.» do' una piccola pacca al mio amico, che di tutta risposta fa partire uno scarico a spruzzo.
«Ci mancava solo questa, oggi. Tanto vale mettermi incinta.» ironizzo, alzandomi in piedi.
Ironia? Spero tanto lo sia.
«Clara?» la richiamo, ritrovandomela davanti il secondo dopo. Guarda attentamente fuori la porta, facendo avanti e indietro come una sentinella.
«Possiamo tornare al tavolo?» lei annuisce, aprendo la porta e continuando a guardarsi intorno fino a quando non ci sediamo entrambe.
