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MERCEDES

James era alla porta della villa di Mark. Quando qualche ora prima aveva avanzato quella particolare richiesta a Jeff, non confidava molto in un buon esito. In quel momento invece si gongolava soddisfatto. Jeff infatti, dopo essersi sentito con lui, aveva chiamato Chloè per testare quanto il piano fosse fattibile; lei a sua volta aveva poi contattato suo cugino Mark, riscuotendo il via libera.

James bussò un paio di volte. La porta gli venne aperta. Mark era in pantaloni corti, tenuti bassi a far intravedere la parte superiore dei boxer.

«Quindi ti serve la macchina, giusto?», gli chiese, invitandolo ad entrare.

James annuì, lievemente a disagio.

«Mi ha detto Chloè. Te la presto volentieri per stasera, basta che non me la distruggi», sghignazzò Mark. «Ah, ti lascio cancello e garage aperto, così al ritorno non devi suonare.»

James voleva arrivare alla festa scolastica catalizzando l'attenzione degli invitati. E la sua Ford Escort non era adatta al proposito. "Perché non provare a chiedere in prestito la cabrio di Mark?", si era detto fiducioso. Doveva accompagnare Grace, Jeff e Chloè. Secondo il suo film mentale sarebbero arrivati al parcheggio dell'highschool come delle star, destando l'invidia dei presenti. Ringraziò Mark, che gli consegnò le chiavi dell'auto e indicò il garage. Gliel'avrebbe riportata a serata finita.

«Andate alla festa scolastica, vero? Ci sarà da divertirsi, immagino», un lampo guizzò nel volto di Mark.

«Lo spero. Potresti unirti anche tu, no?»

«Nah, non è fatta per me. Troppi pischelli... preferisco fare altro.»

L'aura di mistero avvolse nuovamente Mark, suscitando la sua attenzione.

James non ebbe però il tempo per indagare di più. Il cugino di Chloè gli augurò buona serata, salutandolo definitivamente.

«Dai, ci vediamo», James si commiatò.

Mark di risposta gli fece un occhiolino.

~

James fece prima salire Grace, poi andò a prendere Chloè e Jeff.

Non appena la macchina dal tettuccio aperto apparve alla sua vista, Jeff urlò stupito: «È una vera bomba!»

James strombazzò il clacson. «Sbrigati, salta su!»

Anche il suo amico era in camicia. Non era il caso di portarsi via una giacca, dato che prevedeva che tanta gente assiepata in un salone avrebbe surriscaldato l'ambiente della festa.

Si erano vestiti tutti seguendo uno stile elegante, ma senza strafare. Grace e Chloè indossavano un vestitino corto e scollato. Grace al collo portava una graziosa collanina, Chloè ai capelli delle mollette colorate.

La Mercedes sgasò e partì rombando verso la scuola.

«Guidare un'auto del genere è orgasmo puro!», strillò James. Si sentiva il padrone della strada, soprattutto quando le altre macchine rallentavano per lasciarlo passare. Grace, al suo fianco, si indurì sul sedile.

Jeff gli ricordò: «Come ti ho già detto, sicuramente ci sarà quel coglione di Scott alla festa. Anche lui frequenta la mia scuola. Se riusciamo a dargli una lezione per come mi ha conciato, tanto meglio». Si indicò il naso gonfio e indolenzito.

Si intromise Chloè: «È odioso... se la meriterebbe. Cercate di non esagerare però, è sempre meglio non causare casini».

Grace approvò le sue parole. «Ho pure scoperto che Scott sta con la mia amica, Sarah. La vita riserva grandi sorprese...» Appurò. «Proprio per questo andateci piano. Sarah vi conosce e se succedesse qualcosa di grave al suo fidanzatino spocchioso se la prenderebbe anche con me. Con questo non voglio dire che non vi supporterò...»

Summer '98Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora