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Nobody's pov

Minho si stava dirigendo con la sua auto verso la discoteca scelta dai suoi amici, parcheggiò in mezzo ad altre due macchine e uscì.
Chan alzò il braccio verso di lui per notarlo e  salutarlo, il più piccolo sorrise ricambiando il saluto e chiuse l'auto, dopo aver controllato di aver preso tutto.

Hyunjin avvolse un braccio intorno al suo collo con fare amichevole, mentre si dirigevano all'entrata principale della discoteca.
Chan parlava della sua stressante giornata all'università, Hyunjin dei suoi adorabili bambini a cui insegnava danza e Changbin del suo nuovo studio per registrare.

Minho aveva ascoltato tutto quello che dicevano i suoi migliori amici ininterrottamente sorridendo alle volte.
Aveva raccontato anche la sua di giornata, ma tralasciando il dettaglio di Jisung, non che non volesse dirlo ai suoi amici, ma non voleva farsi venire un problemino lì sotto o arrossire fortemente, o i suoi amici se ne sarebbero accorti.

Avevano trovato fortunatamente un puccolo divanetto e un tavolino per sedersi e bere un po'.
Changbin fù il primo ad alzarsi per andare in pista a ballare seguito poi dagli altri due.
Minho rimase seduto per diversi minuti intento a decidere cosa bere quella sera, non voleva strafare ma neanche rimanere sobrio, desiderava divertirsi e allentare lo stress che l'università gli stava dando.

Si alzò diretto verso il banco dei drink per prendere un semplice Margarita, ma si bloccò all'istante.
Vuole farmi morire o cosa? pensò Minho
Han Jisung era a pochi metri da lui intento a ridere e guardare delle foto con un ragazzo dai capelli biondo platino.
Jisung sorrise alla vista della foto che gli fece vedere il suo amico, e Minho che era poco più dietro del biondo potè vedere una foto di Hyunjin

Ah

Decise di non ficcare più il naso nelle cose del ragazzino ma una voce gli fece cambiare idea.
Ora un ragazzo alto più o meno come lui era vicino Jisung, e codesto era immobile con gli occhi spalancati e il corpo tremante.
La conversazione non piacque per niente a Minho, e quando sentì che il ragazzo chiamò Jisung puttana non ci vide più.

Si avvicinò al ragazzo di corsa e prendendolo per il colletto della maglietta gli scaraventò un destro sul naso.
Ma forte, tanto forte.
Il ragazzo barcollò all'indietro ma non gli mancarono i riflessi per prendere Minho dai capelli tirargli anche lui alcuni pugni.
Continuarono per diversi minuti finche Jonghi non fu completamente sensa sensi.

Le nocche di Minho facevano male la testa gli pulsava e quando passo la lingua sul suo labbro inferiore potè sentire l'orribile sapore di ferro del suo sangue.

Jisung si affrettò a fronteggiarlo per vedere se stava male, senza guardarlo negli occhi.
Le mani del più piccolo si posizionarono sul suo viso mentre continuava a chiedergli se stesse bene.
Ma Minho in quel momento stava più che bene.
Le mani del ragazzino erano calde e confortanti ma dovette richiamarlo, vedendolo decisamente in panico.

Il minore posizionò i suoi occhioni nei suoi, rimanendo fermo alla vista di chi aveva picchiato di santa ragione il suo ex fidanzato.
Mandò giù con non poca difficoltà il groppo che gli si era creato in gola e si morse forte il labbro.
Minho avvolse leggermente i suoi stretti fianchi con le mani per cercare di confortarlo, ma non sapeva che questo mando il minore complemente in estasi.





angolino me
ciao persone belle, sono sempre qui, o almeno prima che inizi quella dannata scuola, ma comunque sempre qui, da scrittrice e lettrice.
Il prossimo capitolo non so quando potrebbe uscire, ma spero in settimana.
Bye bye🩷



Angy
19/08/2024

Message 2-MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora