CAPITOLO 2: RAGAZZE

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Arrivata la ricreazione, Simone si alza insieme a Matteo e Laura per uscire a fumare la solita sigaretta in cortile.

"tu vieni Manu?- chiede Matteo
"ehm sisi va bene"- risponde Manuel

erano fuori, Manuel si trovava vicino a Laura,Matteo e Chicca; Simone è un po' più distante.

Nel cortile ogni ragazza presente si fiondava letteralmente su di lui, aveva ragazze in ogni angolo, che gli parlavano, lo guardavano, lo stuzzicavano. sembrava il play boy di quella scuola cavolo. Manuel iniziò a capire che Simone era il più bello ma anche il più etero di tutta la scuola.

Aveva perso ogni tipo di speranza. Ma questo non gli impediva di levargli gli occhi di dosso, era troppo bello per essere lasciato lì, ci credeva che ogni ragazza moriva ai suoi piedi, anche se lui gli parve non considerarne nemmeno una, quindi probabilmente era il più bello, il più stronzo e il più etero di tutta la scuola.

In tutta la giornata Manuel aveva praticamente conosciuto e scambiato 4 chiacchiere con tutti i suoi nuovi compagni di classe, l'unico rimasto fuori era Simone, un ostacolo insormontabile, aveva quasi vergogna a parlarci, lo vedeva così "grande" per lui.
Pensava addirittura di non meritarselo.

Non gli era mai capitata una cosa così, aveva sempre avuto a che fare con ragazzi e ragazze nella sua vita,ma mai nessuno gli aveva provocato un imbarazzo simile, lui era Manuel e niente poteva scalfirlo; a lui non interessava di nessuno, quindi trovava strana quella voglia di approcciarsi a Simone, ma infondo era abituato a stare solo, era cresciuto così.

Ma poi perché gli doveva importare così tanto di Simone? in fondo doveva solo farci amicizia, mica sposarselo, quindi che aveva di diverso da tutti gli altri? Perché con lui era diverso? Era uguale a Matteo e a tutti i ragazzi conosciuti a scuola, pensava, ma forse non era esattamente così.

Usciti da scuola, vicino alla sua moto, Matteo ferma Manuel.
"te va stasera de venì co noi? Andiamo in un baretto nel centro"-
"si per me va bene" –
"va bene allora se sentemo dopo, te manno la posizione perché sta in una parte un po' nascosta"-
"okay" – esordisce Manuel

Lo avevano anche invitato ad uscire, non era mai successa a Manuel una cosa del genere. Di solito nessuno gli parlava, quindi figuriamoci se volevano uscire con lui, era felice e per la prima volta se ne stava rendendo conto.
Ma non lo dava a vedere.

In questo suo momento di stupore e felicità, in lontananza i suoi occhi notano una figura familiare, Simone, che stava salendo sulla sua vespa bianca e si stava dirigendo probabilmente verso casa.

Ancora una volta Manuel si blocca lì, immobile a fissarlo. Come poteva essere così tanto affascinante , aveva quel qualcosa che ti rapiva e ti trasportava nella sua vorticosa bellezza.

"ao chiudi a bocca che te entrano e mosche eh"- esordisce ridendo Chicca
"ma che stai a dì"- ribatte Manuel
"guarda che te vedo che nun molli Simone da stamattina eh, sei sgamabile Manuè"-
"cazzate"-
"vabbè io nun insisto, se vedemo stasera se ci sei"- Chicca se ne va

Anche Manuel sale sulla sua moto e torna verso casa. Si rende conto, abbastanza presto, che il pensiero di Simone si faceva sempre più fitto nei suoi pensieri, era una cosa ingestibile, lo aveva fulminato e doveva necessariamente scoprire se quella sera lo avrebbe rivisto.

 Si rende conto, abbastanza presto, che il pensiero di Simone si faceva sempre più fitto nei suoi pensieri, era una cosa ingestibile, lo aveva fulminato e doveva necessariamente scoprire se quella sera lo avrebbe rivisto

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Manuel si sentiva dannare al pensiero che quella sera non ci fosse Simone, doveva levarselo dalla testa, non poteva davvero essere così vulnerabile per una persona che nemmeno conosceva.

Si veste e sistema i suoi capelli ricci sfoggiando la faccia più da menefreghista che conosce, non doveva mostrare a nessuno che forse qualcuno gli mancava quella sera. Prese la moto e si avviò verso la sua destinazione, dove già i suoi compagni lo aspettavano seduti ad un tavolo.

"Manuuu benvenuto fratè"- urla Matteo
"ciao Manuel"- dicono in coro Laura e Chicca
"ao regà"- finisce lui

Tra risate,giochi,scherzi e qualche birra Manuel passa delle ore di spensieratezza inaspettata. Che sensazione meravigliosa avere qualcuno di fisico con cui passare le serate, visto che solitamente la sua forma di compagnia più grande era il cielo stellato.

Fu una bella serata ,passò talmente velocemente che Manuel non si rese nemmeno conto che fossero quasi le 3 del mattino.

"ah regà ma fate sempre sti orari anche se domani ce sta scola?"- chiede Manuel
"si ovvio tanto alla prima ora ce sta filosofia ed il prof è n'pezzo de pane"- risponde Chicca
"fratè il bello deve ancora venì, annamo a ballare mo"- dice Matteo

I ragazzi si spostano sulla pista per ballare, e in pochi minuti Manuel era circondato da ragazze che gli facevano il filo, non lo mollavano, ballavano con lui, gli toccavano i capelli, erano circa 4, tutte li per lui.

Aveva fatto colpo senza dubbio,ma non si sentiva assolutamente spinto nemmeno dal parlare con una sola di loro, in cuor suo si stava rendendo conto che non gli importava più di tanto nemmeno di divertirsi una sera, perché stranamente il suo unico pensiero era Simone.

Lo cercava con lo sguardo, sperava arrivasse da un momento all'altro in quel locale, ma niente, di Simone nessuna traccia.

Lui Era Luce | Simone&Manuel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora