(Un'ora prima)
VioletLa campanella.
Quel suono assordante che riempí l'intero corridoio della struttura in cui ci trovavamo.
Prima di allontanarmi da Victoria,mi scambiai uno sguardo con quest'ultima.
Ci conoscevamo da quando eravamo piccole,quando i miei genitori vennero a mancare passai l'estate con lei e i suoi genitori.
Eravamo come sorelle conoscevamo ognuna i punti vulnerabile dell'altra.
E appena i miei occhi incontrarono quelli della mia amica capii che stava per affrontare uno dei suoi punti più vulnerabili e lo confermai quando iniziò a intrecciate le sue dita esili lungo la collanina che portava sempre al collo,la stesa che portavo anche io,ce la regalammo da bambine,con la promessa di non togliercele finché ognuna di noi sarebbe giunta a uno stato di piena indipendenza,senza aver bisogno di nessun altro,a parte noi.
I miei pensieri vennero infranti quando,dopo aver iniziato a camminare,il mio volto si scontrò contro qualcosa.
Un ragazzo.
L'impatto tra me e il ragazzo fu così forte che per il dolore caddi a terra.
Dio mio cosa starà pensando questo tizio di me.
Quando il mio fondoschiena si schiantò contro il pavimento freddo dell'università,mi concessi del tempo per poter alzare gli occhi e scambiare uno sguardo con il ragazzo.
Appena trovai il suo sguardo notato che mi stava fissando,avevo due smeraldi puntato addosso.
Oddio
Nel cadere mi si era alzata la gonna della divisa di qualche centimetro.
Non così tanto da intravedere le mie mutandine,ma non così poco.
Che figura
Un ragazzo alto,biondo e capelli color miele mu stava fissando dall'alto mentre io avevo la gonellina alzata
Appoggiai i palmi al pavimento freddo e sporco di Harvard e mi alzai.
E in tutto questo il ragazzo era sempre lì,e mi fissava.
Era bello.
Era parecchio bello.
E mentre io contemplavo il suo fisico scolpita,che si poteva benissimo intravedere dalla sua canottiera,questo si avvicinò a me.
Tutto intorno a me inizio a prendere il suo odore.
«Attenzione a dove cammini,ragazzina»
La sua voce.
Era divina
Menta.
Il suo alito.
Sapeva di menta.
Dio.
***
(Presente)
Victoria«Victoria,cazzo ma sei impazzita,ci ho messo una vita a fartele!!»imprecò Violet,seduta vicino a me in mensa, facendo cenno con il capo in direzione delle mie mani.
Oh cazzo...mi ero morsa tutte le unghie in preda all'ansia,fino a quel momento non avevo fatto caso a niente.Tra un'ora sarebbero usciti i risultati del provino,che avevo fatto giusto un'ora prima.Ero immersa nei miei pensieri fino a quando delle urla di alcune ragazze,probabilmente in preda ai loro ormoni,mi distrassero.Mi voltai e notai che lo sguardo di tutti i presenti era rivolta verso un determinato punto della mensa.
Cinque ragazzi alti e muscolosi si erano piazzati nel tavolo più grande e centrale della mensa,uno di loro in particolare,con una ragazza dai capelli biondi cenere avvinghiata al petto,mi stava fissando,e a quanto pare da non poco .
«Chi sono quelli?»chiesi di sfuggita alle altre due nostre amiche che ci facevano compagnia a tavola.
Emily mi ignorò,come al suo solito,e continuo ad addentare il suo panino,condito con quello che sembrava essere tonno.
«Loro sono i 5 dannati di Harvard» mi spiega Grace,anche se io continuo a non capire,e a quanto pare neanche Violet,visto come guardava la nostra amica.
Dannati?
«Perché dannati?»domanda la mia amica.
Le altre due si scambiano un'occhiata di complice intesa,ma stavolta,straniero tutte le componenti della tavola,a rispondere è Emily.
«Belli ma dannati,vicini ma irraggiungibili,parla con uno di loro e sarà come stringere un patto con il diavolo».dice come una cantilena,come se fosse una cosa da ricordare e mai dimenticare.
Un patto con il diavolo?
Mi guardo con Violet e capisco che non solo io non ci stavo capendo un cazzo,ma Emily non si preucopò di farsi capire,anzi dal suo sguardo compiaciuto capii che il suo obbiettivo era propio quello di confonderci ancora un po' le idee.
Vedendoci in difficoltà Grace decise di intervenire.
«Loro sono i 5 dannati di Harvard»inizia la ragazza spostando i suoi lunghi ricci per poter indicare il tavolo si cui,un attimo prima,la mensa aveva gli occhi incollati.
«Quello li è Chris Olson»ci dice grace«Se non vuoi trovarti in una scena del crimine stacci lontano»dice indicando il giocatore di rugby con i capelli color miele dagli occhi marroni come il cacao.
Ma il suo sguardo si sposta da Chris a un altro ragazzo altrettanto biondo,ma stavolta munito di un paio di Kili di muscoli in più e un paio di occhiali.
«Lui è Jacob Brown» inizia la nostra amica,dal primo momento in cui l'avevo visto ho associato il fatto che avesse tanti capelli al fatto che ogni sua ciocca di capelli nascondesse un segreto,e a quanto pare non mi ero sbagliata.«Una noia mortale,passa le sue giornate o in palestra o in giardino a scrivere poesie, si dice che non sia mai stato con una ragazza in tutta la sua vita.»dice facendo di nuovo riferimento al biondino,che rispetto all'altra parte del suo gruppo se ne stava in disparte con un paio di auricolari alle orecchie e un foglio e una matita fra le mani.Mentre Grace continuava a soffermarci ogni segreto di quel bizzarro gruppo, riuscì a notare, gli occhi di Emily posizionarsi sul corpo di Jacob,il quale ricambiò lo sguardo in modo seducente ,in quell'esatto momento vidi le guance di Emily avvampare e prendere un colore paragonabile a quello di un pomodoro maturo.
«Loro sono i gemelli Miller.»continua Grace,sempre frizzante«Eric e Adam»dice facendo riferimento ai duo ragazzi,che apparentemente non scambieresti mai per gemelli,visto le loro evidenti differenze fisiche.Uno di loro continuava a parlare ,inconscio del fatto che nessuno lo stesse ascoltando,agitava la testa per rendere il discorso e più vivo e insieme a lui i suoi capelli continuavano ad ondeggiare invadendo la visuale di quello accanto a lui,che capii essere il gemello,lui a differenza dell'altro portava i capelli in un taglio corto,sembrava essere anche abbastanza silenzioso.«Compostezza e spensieratezza,ognuno l'opposto dell'altro,uno capelli corti e sempre curati,l'altro capelli lunghi e disordinati,ma entrambi dannatamente belli»racconta la nostra compagna.
Ma il mio pensiero continuava ad andare a quel ragazzo,che potrebbe benissimo essere un pazzo visto che mi aveva continuato a fissare per un paio di minuti.
«E-e..lui?» chiesi ingenuamente indicando il ragazzo che fino a qualche minuto fa aveva gli occhi puntati su di me.
«Lui..lui é il diavolo.»Spazio Autrice
Bene siamo giunti alla fine del capitolo,che Ve ne pare???
Chi sarà questo diavolo?
E perché questi ragazzi vengono chiamati i dannati?
Vi siete fatti qualche idea?
Buonanotte 🌼
Tiktok: cecigog1
Have a happy life 🌼In aggiornamento 🌼
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SOTTO LA PIOGGIA DELLA VERITÀ - ombre nel cuore della tempesta
RomanceVictoria si é appena trasferita ad Harvard ma non sa che lì incontrerà il diavolo