Sono venuta qui a New York solo per stare con James soprattutto per cercare di chiarire la situazione perchè si ho sbagliato ma ognuno fa i suoi sbagli e io lo amo troppo per lasciarlo andare così. Mi hanno iscritta in questa scuola i miei genitori quando hanno saputo che volevo trasferirmi qui per stare con James. Ormai lui è uno di famiglia. Ormai lui è parte del mio cuore.
Oggi è stato il primo giorno di scuola e l'unica cosa che volevo sapere era quella che non ero capitata nella sua classe. Non appena ero arrivata a scuola mi sono fiondata sulla porta della sua classe per parlargli appena sarebbe passato ma nulla, mi ha sorpassata ignorandomi come se ormai per lui non sono nulla. E se fosse veramente così? Avrebbe motivo per lasciarmi il visualizzato e non guardarmi di striscio se li passo di fianco?
<Allora JJ, sei riuscita a parlargli?> La voce acuta della mia migliore amica dall'altro campo del telefono mi risveglia dai miei pensieri.
<No, mi ha addirittura ignorata per tutto il giorno.> Mentre dicevo quelle esatte parole mi rientrarono in testa le immagini di stamattina,il suo sguardo spento e vuoto. Scossi la testa per togliermi dalla mente quelle immagini il più velocemente possibile. Non volevo pensare a cosa potrebbero avergli fatto.
<Jennifer ma ci sei?> Oddio mi ero dimenticata che ero in chiamata.
<Si, si scusami> Mi alzai dal letto per andare a prendere da bere.<Ho chiesto lo spostamento nella sua classe.> Sono felice di aver chiesto di andare nella sua classe almeno avrò più possibilità per stare con lui.
<Speriamo chiarite e ritornate come ai tempi amica mia> Joy sapeva sempre cosa dire sia nei momenti belli che momenti no.
<Devo chiudere ci sentiamo domani JJ avvisami per nuovi gossip!> Appena staccò la chiamata tirai un sospiro di sollievo, sono sicura che domani riuscirò a scambiarci due chiacchere.
Metto in carica il telefono e vedo una notifica che non avrei dovuto vedere.
-sei stata aggiunta al gruppo classe 4bk-
Oh cazzo no, perchè mi hanno aggiunta non è bastato minacciare il professore stamattina per far capire a tutti quelli di quella classe che mi devono stare lontani? Sbuffai mentre agguantai il cellulare per abbandonare quel maledetto gruppo. Tanto domani non mi ci vedranno nemmeno in quella classe.
<Jennifer! Vieni giù c'è una persona che ti vuole!>
Una persona che mi vuole? Non ho fatto amicizia con nessuno oggi e poi non conosco nessuno qui. Decisi di scendere di giù e a metà scale incontrai mia madre che mi bloccò sul posto.
<E' la famiglia Cooper stanno passando per tutto il vicinato per salutare, vestiti per bene e non farci fare brutte figure.> Mia madre non è mai stata così agitata in vita sua, e perchè questa famiglia passa per tutto il vicinato?
<Che famiglia è? E' così importante?> Non stavo veramente capendo la situazione stavo andando in tilt.
<La famiglia Cooper è una delle famiglie piu ricche del mondo e la loro figlia viene proprio nella tua scuola quindi vedi di non farci fare brutte figure.>
Ecco chi era quella biondina a scuola, la bella Sophia Cooper di cui mi ha parlato Alex in classe. Doveva farmi fare il giro della scuola e dirmi le varie cose che fanno durante l'anno e si è trovato a discorso per dirmi che dentro la scuola c'era la figlia prestigiosa a cui dovevamo portare rispetto. Scossi la testa e tornai alla realtà, così scesi al piano di sotto e raggiunsi mio padre.
<Oh salve signorina, piacere sono la signora Cooper> Una donna snella, abbastanza alta mi porge la sua mano. Rimasi a guardarla per pochi minuti che potevano sembrare un'eternità. Ha un caschetto nero di un liscio perfetto, degli occhi così scuri che sembrano dei buchi profondi e un vestito lungo a mo' di gonna beige con delle sfumature nere, è bella.
Le strinsi la mano e sorrisi davanti ai loro sguardi e subito dopo guardai l'uomo al suo fianco, alto, con una camicia che gli allinea tutti i muscoli del petto e delle braccia. Il mio sguardo all'ultimo secondo passò alla figlia.
Sophia Cooper.
La biondina dagli occhi cerulei che mi guardò con un sorriso gigante in faccia. Potrebbe essere anche simpatica ma io oggi l'ho beccata a fissare James nei corridoi. E non lo dimentico.
<Piacere di conoscerti Jennifer, spero che andremo d'accordo a scuola> Sorzai un sorriso sentendola parlare, ci tenevo a non far fare brutte figure a mia madre e mio padre.
<Grazie per l'ospitazione e scusate se vi abbiamo tolto del tempo> Il padre di Sophia ha una voce calma ma nello stesso tempo si notano delle note di durezza.
<Non vi preoccuate per ogni cosa potete tranquillamente contare su di noi!>
Mia madre può risultare fastidiosa a volte con la sua voce squillante che tra poco mi ammazzerà i timpani. Appena uscirono da casa mi affacciai alla finestra per essere sicura che se ne fossero andati invece...
<Tesoro il disinfettante> Sentii udire quelle parole dalla donna dal caschetto nero.
Disinfettante? Ma che cazzo.
Appena l'uomo mise il disinfettante sulle mani della moglie vidi Sophia alzare gli occhi al cielo.
Si stavano veramente disinfettando le mani dopo che sono entrati a casa nostra? Mi allontanai dalla finestra di scatto furiosa e andai a chiudermi in camera. Non ci posso credere solo perchè non siamo famiglia ricca come a loro? In tutto il vicinato ogni volta che sono usciti da una casa si sono disinfettati le mani?
Lanciai il cellulare sulla sedia piena zeppa di vestiti davanti alla scrivania e mi stesi sul letto iniziando a guardare il soffitto.
Vedremo se andremo d'accordo 'signorina Cooper'
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Don't listen to them
ChickLitJames il nuovo ragazzo nella città, una persona dal passato oscuro protetto dalla sua ''maschera'', non sa niente nessuno nè di lui nè della tragica fine dei suoi genitori. Sophia, la popolare della scuola,figlia dei più grandi billionari del mondo...