L'ultimo sospiro

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Calde gocce di pioggia, come lacrime ardenti, rigavano il suo viso pallido, che un tempo era stato candido e radioso. Il cielo, in un'ironica complicità, aveva deciso di piangere con lei, unendosi al suo dolore in un muto addio. Ora, solo un vuoto profondo e implacabile si dilatava dentro di lei, un abisso senza fondo che la divorava lentamente, come un morbo oscuro che non lasciava scampo. Ogni respiro era un peso, ogni pensiero una spina conficcata nel cuore, devastato e sanguinante per le ferite mai rimarginate. Implorava pietà, sperando che qualcuno, o qualcosa, rispondesse a quel grido silenzioso che echeggiava nelle profondità della sua anima, ma l'unica risposta era un silenzio opprimente, quasi beffardo.

Il suo cervello, stremato dall'incessante battaglia tra la ragione e la disperazione, si aggrappava o una farsa di normalità, comandandole di sorridere, come una marionetta tirata da fili invisibili. "Va tutto bene", le sussurrava con voce melliflua, ma era una menzogna tanto fragile quanto crudele, un filo di seta pronto a spezzarsi al minimo tocco. E lei lo sapeva. Ogni cosa andava a pezzi, frantumandosi in mille schegge taglienti, e il mondo che un tempo le apparteneva si stava lentamente dissolvendo, avvolto da un manto di silenzio impenetrabile.

Non rimaneva più nulla della ragazza solare e piena di vita che tutti avevano conosciuto e amato. I suoi occhi cerulei, un tempo luminosi come il cielo estivo, erano ora spenti, avvolti in un'ombra eterna, una notte senza stelle. Le risate, i sogni, le speranze, tutto era svanito, ridotto a un ricordo distante, quasi irraggiungibile. Era stanca, esausta di una vita che si trascinava in un monotono grigiore, di un'anima ormai consumata e logorata, come un vecchio tessuto che cede sotto il peso del tempo. L'umanità stessa, che un tempo l'aveva circondata di affetto, le appariva ora distante e crudele, quasi irriconoscibile, come se un velo oscuro fosse ceduto su tutto ciò che conosceva.

E così, in quel mare di disperazione, presa una decisione definitiva. Decise di porre fine a tutto, di spezzare le catene invisibili che la tenevano prigioniera in una vita che non le apparteneva più. Ma non lo avrebbe fatto in un giorno qualunque. No, avrebbe scelto il momento più bello, l'unico in cui aveva trovato un po' di pace.

Avrebbe lasciato questo mondo quando il cielo fosse stato sereno, con la luna piena a illuminarlo, in quella che doveva essere la notte più bella della sua vita. Amava la luna, unica compagna della sua solitudine, l'unica che riuscisse ancora a darla sentire viva, anche se solo per un attimo. Quella luce argentea, che sembrava comprendere il suo dolore senza giudicare, era la sua unica consolazione, il suo ultimo rifugio. E desiderava salutarla, una volta ancora, prima di abbandonarla per sempre.

I giorni passavano lenti, pesanti come macigni, e con essi, ogni speranza che qualcosa potesse cambiare si dissolveva come nebbia al sole. Le cose peggioravano, ogni giorno aggiungeva nuove ferite alle vecchie, come lame affilate che affondavano sempre più in profondità. Ma non c'era più dolore, solo un torpore che la avvolgeva, come un mantello oscuro che la proteggeva dalla sofferenza, mentre attendeva che arrivasse il suo momento.

Finalmente, quella notte giunse. Era la notte più luminosa e chiara che avesse mai visto, con la luna piena che troneggiava nel cielo come una regina, splendida e distante. Il cielo sembrava quasi festeggiare il suo ultimo atto, una danza silenziosa di stelle che brillavano solo per lei. Il mondo era immerso in una quiete surreale, e per un istante, tutto sembrò perfetto, come se l'universo stesso avesse cospirato per regalarle quel momento di bellezza prima dell'inevitabile.

Si ritrovò lì, sola sotto la luce argentea della sua amata luna, il viso rivolto verso il cielo, come per abbracciarla un'ultima volta. Con una fluidità che non sapeva di possedere, scavalcò la ringhiera del palazzo, lasciando che il vento accarezzasse il suo corpo. Ogni secondo si dilatava, rallentando in una specie di dolce eternità, mentre il mondo sotto di lei si faceva distante, quasi irreale. La paura era svanita, insieme al dolore, sostituita da una calma profonda, una quiete che da tempo non aveva più conosciuto.

All'improvviso, si lasciò andare nel vuoto. Sentì il vuoto sotto di sé, ma non c'era ansia o paura, c'era solo una sensazione di libertà assoluta, come se stesse volando. L'aria gelida le sferzava il volto mentre la terra si avvicinava rapidamente, e la sua ultima visione fu quella della luna che la osservava dall'alto, distante e serena, testimone silenziosa del suo ultimo atto.

Il sorriso che affiorò sulle sue labbra non era più una maschera, ma un ultimo gesto sincero, il primo dopo tanto tempo. Ogni peso che aveva portato con sé, ogni dolore, ogni sofferenza, sembrava svanire in quell'istante, dissolvendosi come fumo nel vento. Con un ultimo e profondo respiro, si liberò di tutto ciò che l'aveva tenuta legata a quel mondo.

La pace che tanto aveva cercato, finalmente la avvolse come un caldo abbraccio, dolce e rassicurante. Mentre la sua anima scivolava dolcemente nell'oblio, scomparendo come un sussurro nel vento, la luna continuava a splendere, testimone silenziosa del suo ultimo addio. Il mondo rimase immobile, come in un incantesimo, mentre lei, finalmente libera, trovava la quiete tanto desiderata.

E così, in quella notte luminosa, si chiuse l'ultimo capitolo della sua vita, un libro scritto con lacrime e dolore, ma che si concluse con una nota di pace, la pace che tanto aveva anelato. Mentre la luna, dall'alto, continuava a guardare il mondo con il suo sguardo eterno, lei, ormai parte di quell'infinito, si dileguò, un ultimo sussurro portato via dal vento.

***
Ciao a tutti, finalmente ho completato la revisione della storia che pubblicai qualche anno fa. Spero che la versione definitiva vi piaccia e riesca a trasmettervi tutte le emozioni che ho cercato di esprimere.

Inoltre, sono felice di annunciarvi che sto iniziando a scrivere il mio primo libro! È un progetto a cui tengo molto e sono entusiasta di condividerlo con voi. Quando sarò arrivata almeno a metà dell'opera, inizierò a pubblicarla, così potrete seguire il mio viaggio letterario se non piccolo esperimento.

A breve, pubblicherò il titolo e la trama del libro, per darvi un assaggio di ciò che sto creando. Non vedo l'ora di condividere questa nuova avventura con tutti voi!

Grazie mille per il vostro supporto!

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