CAPITOLO 5

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Mi svegliai la mattina seguente nel suo letto, ma di lui nemmeno l'ombra.

Ancora addormentata mi alzai lentamente e lo vidi seduto sul divano che si stava allacciando le scarpe.

- Cosa fai? - chiesi io stordita.

- Non mi chiamo Marquez o Rossi, il giovedì si va ad aiutare i meccanici nei box! - rispose.

- Ma che ore sono?! -

- Le 6:30! -

- No! Di nuovo!! - scattai subito e mi vestì in un attimo.

- Tranquilla ti accompagno prima di andare dal team! -

- Grazie Pol! -

Velocemente scesi dal suo motorino e lo salutai.

- Allora stasera ti passo a prendere, quando hai chiuso, e andiamo a mangiare nell'hospitality della Tech 3? - chiese con il suo solito sorriso.

- Sarà un po' tardi... -

- Saremo da soli. Mi lasciano le chiavi, però non possiamo usare la cucina, quindi... -

- Quindi?! -

- Ho già pronto un piano! Ci vediamo più tardi, ti passo a fare un saluto alla pausa pranzo! Ciao! -

Mi diede un bacio e se ne andò, mentre io entrai di corsa a lavoro.


Arrivò finalmente l'ora della pausa pranzo, il ritmo lo stavo riacquistando piano piano, io e Jill eravamo sedute ad un tavolino, quando vidi entrare Pol.

- Ciao! - gli dissi alzandomi e abbracciandolo.

- Ciao e buon appetito! - disse.

- Siediti pure - lo invitò Jill.

- No grazie, sono passato solo per un saluto veloce, abbiamo un sacco da fare al box! -

- Ah... ci vediamo dopo allora -

- Ciao ragazze! - mi appoggiò una mano sulla spalla e uscì.

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