Capitolo 5

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Pov's Nemesi

È quasi il mio compleanno, e si sta avvicinando pure halloween, in più dall'ultima volta non ho più visto Ares ed Elisa, apparte a scuola. Quando quest'ultimi venivano a casa mia, io sono sempre stata chiusa in camera oppure non mi facevo trovare.
Voglio stare per le mie, non ho bisogno di altre persone nella mia vita, in più quel ragazzo mi sta sui nervi. La ragazza è sopportabile.

Suona la campanella per andare a mangiare, esco fuori e vado a sedermi nel nostro solito tavolo mentre aspetto gli altri, cioè va bene ma non sono così chiusa in me stessa.

l- <<ho una brutta notizia per te, vi>>lo dice con uno tono preoccupato, la sprono a parlare guardandola
<<è tornata Olivia>> rimango ferma 2 secondi per metabolizzare cos'ho appena sentito
n- <<la PUTTANA di turno è tornata, rido, vabbè dai almeno c'è qualcosa da fare>> marco per bene la seconda parola che mi è uscita dalla bocca, rido istericamente
e- <<quindi se è tornata lei..>>
n- <<sono tornati tutti gli altri>> iniziamo bene, ultimo anno e non li vedrò più, più o meno, devo trovare il modo per tirarmeli via dal mio cammino

a- <<come mai cosi tante parole oggi, le hai comprate?>> ride sarcasticamente, riferendosi a me
el- <<ci potete spiegare, per favore, chi è Olivia?>>
n- <<solamente la puta che si è scopata tutta la scuola, apparte Ares a quanto sappiamo, non si è manco risparmiata Enea>> mi guardano in modo confuso, ma non capisco mai un cazzo questi?
e- <<oh ma che vuoi, una scopata facile e poi non è stato così divertente come credevo, dopo che ha finito ho vomitato.>> Lilith si accorge che non stanno capendo
l- <<vi sta dicendo di stare attenti, fate come se non esistesse, perché appena vi prende sotto mirino, difficile che vi lasci stare>>
a- <<ma a cosa dobbiamo questa attenzione verso di noi, cos'è successo alla regina dei cuori spezzati?>> sarcastico di merda
n- <<non è cosa che ti riguarda e ora se permettete io mi vado a fare un giro>> dico alzandomi, faccio segno ad Enea di passarmi una cartina, un filtro e uno 0.5 .
Per fortuna che capisce al volo e me li passa nascondendoli. Anche se è un imbranato

Pov's Ares

Io seriamente non capisco cos'ha quella ragazza che vuole nascondere così tanto da evitare persino Enea e Lilith, perché di me ed Elisa non me ne frega più di tanto, poi perché mai ci dovrebbe avvisare di Olivia e quell'altra gente, ci faccio quello che voglio. Sicuramente non mi ferma assolutamente una bambina capricciosa.

Voglio scoprire cosa nasconde, ed usare il sarcasmo è a mio favore, ma in questo caso è a mio sfavore, però continuo ad insistere fin quando non cede.

Non sapevo neanche che fumasse canne, Enea gliene ha appena passata una, e NON SAPEVO neanche che Enea spacciasse. Io scioccato.

a- <<non sapevo che spacciassi>> indico da dove se n'è andata Nemesi
e- <<bro non sai praticamente niente di noi, non mi stupirei per della semplice droga>> ride, e sua sorella gli tira una gomitata, per intimidirlo a starsene zitto, questi nascondono qualcosa di grosso. Per ora lascio perdere.

Stasera ho un incontro importante con l'organizzazione, a quanto pare devo vederli pure io perché sono il "successore", dell'impero di mio padre e mi vorrebbero mettere alla prova. In questo momento non posso pensare ad altro. Non so manco cosa mi faranno fare, se per questo manco mio padre lo sa.

In più domani, cioè il 30, abbiamo un gala e sinceramente non ci vorrei andare, però mi tocca, una stanza piena di vecchi che bevono e si fumano il sigaro? dai che pena.

Arrivo a casa, sto per andare in camera, quando quel coglione di mio padre mi dice che dobbiamo parlare, strano direi questo ha sempre da dir qualcosa. Lo raggiungo in ufficio

-<<non so cosa ti faranno fare in quel magazzino" dice -"spero soltanto che non ci sia quella ragazza insolente>> continua con un tono di voce che va sempre a scalare, ma quale ragazza?

-<<quindi non sono tutti vecchi decrepiti>>rido
-<<finiscila coglione, vi avrei dovuto picchiare di più>>dopo questa affermazione sento la rabbia salire, mi sta pregando di uscire.
Ma non glielo permetto, è proprio quello che vuole lui
-<<forse dovevo farlo di più con tua sorella, senza il forse>> continua a ridere
-<<senti sai cosa vaffanculo>> subito dopo mi lancia un bicchiere, di 2 millimetri e mi beccava, il bicchiere becca il muro e si rompe in mille pezzi.

A questo punto non riuscivo più a controllare le mie azioni, non uso mai la violenza ma se c'è ne bisogno lo faccio e non mi trattengo. Manco il tempo di girarmi che quest'ultimo mi tirò un pugno nell'occhio. Manco il tempo di reagire che nell'ufficio entrò mia madre. E sinceramente meglio così che è entrata, se no non so cosa gli avrei fatto o forse sì.

Dopo tutto sto bordello, per un alcolizzato di merda, me ne vado in camera. Intanto l'occhio pulsava, so per certo che mi si stava formando il livido. Entro stasera lo ho sicuro, mi prendo un canottiera bianca, il giubbotto di pelle, jeans neri e le mutande nere di dsquared2. Vado in bagno per lavarmi, mi lavo i capelli il corpo, esco dalla doccia mi vesto.

Mi metto sul letto a cazzeggiare fin quando mi accordo che è il momento di andare. Prendo le chiavi della moto e il casco, esco e mi dirigo verso il magazzino.

Appena entro mi trovo due sagome una un po' più minuta dell'altra, mi avvicino ancora di più, per vedere di più siccome è praticamente tutto buio. Cazzo riconoscerei quei occhi da un 1km di distanza, ha gli occhi azzurri con qualche sfumatura di grigio e allungato. Sono stupendi cazzo, li guarderei per ore.

SPAZIO AUTORE📚🖤
Ciao bellezze, scusate il ritardo del capitolo. Ricordo che qualsiasi cosa di scrivermi🙏🏼, abbiate pazienza è la mia prima storia. Anche se è la terza volta che la scrivo.🖤🍯

Ma chi sono le due sagome?👀

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